(Narrato dalla parte di Calum, non vedo l'ora.)
Quel pomeriggio avevo un'altra seduta con il dottor Irwin.
Ashton era sempre disponibile e sincero con me, in più, era veramente un bell'uomo, di pochi anni più vecchio di me.
No, non avevo intenzione di provarci, con lui. Anche perché sapevo che lo avrebbe detto a mia madre, e lei mi avrebbe mandato da un altro psicologo.
Il mio non era un problema, ma lei ne parlava come se fosse una tragedia.
Essere gay non era qualcosa di orribile.
Mi piacevano i ragazzi. Non ci trovavo nulla di male.Peccato che per i miei genitori non fosse così.
Avevano cercato di cambiarmi, da quando lo avevo detto loro, ma io non mi ero dato per vinto, e avevo continuato ad andare per la mia strada.
Avevo avuto solo una piccola relazione, ma nulla di così importante.
Lauren invece, mi aveva aiutato ad accettarmi per quello che ero, e Ashton non faceva nulla per cambiarmi.
La maggior parte delle volte in cui andavo allo studio, rimanevamo a parlare per tutta l'ora, visto che lui non aveva nulla contro gli omosessuali.
Quel giorno, salutai velocemente Malia e mi diressi in studio.
Lei era una nostra coetanea, che cercava di arrotondare facendo la segretaria in uno studio.
Qualche volta era uscita con me e Lauren, e ci eravamo trovati piuttosto bene.Entrai nella stanza, e mi sedetti sul lettino, salutando velocemente Ashton.
"Ho della sprite, se hai sete."
"No, tranquillo."
"Tua madre mi ha detto che pensa che tu stia peggiorando con la tua 'malattia'."
Sbuffai, e mi sdraiai sul lettino.
"Non è una cazzo di malattia. Mi piacciono i ragazzi, perché si ostina a non capirlo?"
"Calum, ti ho già spiegato che lei pensa che lo sia. E poi, a me non dispiace passare un'ora la settimana con te. In più, chi ti darebbe la sprite se non ci fossi io?"
"La comprerei al supermercato."
"Mi rendi triste."
Ashton ridacchiò, girando sulla sedia.
"Comunque, non mi hai detto perché lei pensa che io stia peggiorando."
"Dice che negli ultimi giorni passi molto tempo con un ragazzo, e ha paura che ti piaccia."
"Come amico mi piace sicuramente. E poi, è un bravo ragazzo. Non tutte le persone con cui parlo sono gay, dannazione."
"Ne sono consapevole. Penso che tu debba farglielo capire."
"Una parola..."
Sbuffai, passandomi una mano tra i capelli.
"Com'è questo nuovo ragazzo?"
"Si chiama Luke. È veramente simpatico, ma molto probabilmente è etero. Non che mi interessi, visto che non è il mio tipo."
"Uhm, capisco."
"Ha un piercing al labbro piuttosto figo, e lo rende veramente bello. Dovresti vedere come tutte le ragazze della scuola gli sbavino dietro."
"Anche Lauren?"
"No, per lei è solo un buon amico. E poi, penso che Lauren non sia il tipo da innamorarsi. A volte ho pensato che fosse lesbica, non l'ho mai vista flirtare con i ragazzi."
"Non credo che sia lesbica, probabilmente i suoi problemi le impediscono di parlare normalmente con le persone."
"Lo credo anche io."
Annuii, guardando l'orario sul cellulare.
"È tardi, sarei dovuto uscire dieci minuti fa..." Risi, dando la mano ad Ashton.
"Alla prossima settimana, allora. Ciao Calum."
Rispose vigorosamente alla stretta di mano, e giurai di aver sentito una scossa elettrica propagarsi per il mio corpo.
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How To Be(come) A Happy Person: Michael Clifford
Fanfiction"Ansia, depressione, attacchi di panico, crisi isteriche..." "Ashton, credo che non ci siano soluzioni al mio problema." "Io penso di sì. E il paziente a cui voglio accoppiarti ha i tuoi stessi identici sintomi." "Come si chiama il paziente?" "Micha...