Capitolo 3- He's pretty handsome.

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Nella mia scuola, c'erano molti strani ragazzi, ma Michael Clifford li superava tutti.
A parte essere uno dei ragazzi più popolari della scuola, era anche uno dei più simpatici.

Non c'erano molte persone come lui.
Non trattava male nessuno, rispettava quasiasi ragazzo, e soprattutto, non giudicava.
Beh, rimaneva zitto quando io e Calum subivamo, ma almeno non fomentava le voci.

Certo, in una scuola dannatamente razzista e pronta ad incolpare, lui era probabilmente uno dei pochi salvabili.
In più, anche se aveva stuoli di ragazze ai suoi piedi, la maggior parte troie, lui non si interessava a nessuna di loro.

Il che lo rendeva affascinante agli occhi di tutti.
Tranne che ai miei.

Nutrivo un profondo odio verso di lui, che seppur infondato, lo rendeva una persona cattiva ai miei occhi.

Lo odiavo tanto, in modo spropositato, e forse questa era una delle poche cose su cui io e Calum ci trovavamo in disaccordo.
Al moro, Michael stava simpatico, anche se lui non gli aveva mai parlato.

E quando entrammo in mensa, scoprii che Luke era dalla parte di Calum.

"Pensa di essere chissà cosa, solo perché si tinge i capelli, ma in realtà lui guarda e resta in silenzio. Toglietemelo dalla vista."

"Io non riesco davvero a capire il tuo odio infondato verso di lui. Sembra un bravo ragazzo."

"Calum, non gli hai mai parlato! E poi dai, quei capelli blu sono un pugno nell'occhio."

"A me piacciono." Luke si intromise nella conversazione, guardandomi.

"Okay, sono piuttosto fighi, ma ciò non toglie che lui faccia schifo."

"Povero, non ti ha mai insultata, perché diavolo lo odi così tanto?"

"Potrebbe anche difenderci, anziché stare zitto a guardarci. È uno sbruffone, e poi guardalo, non è niente di così particolare."

"Quindi lui è il popolare della scuola? Strano, non sembra."

Calum annuì, guardando Luke, poi io iniziai a mangiare il mio hamburger.

"Devo capire perché lo odi così tanto."

"Luke, lo odio e basta. Non credo che ci sia nulla da aggiungere."

"Dai, è un figo della madonna, e quei capelli gli stanno da dio. O sei invidiosa oppure ti piace."

"Certo, Luke. Mi sta sul cazzo. Accettalo."

Luke sbuffò, iniziando a parlare con Calum, mentre io mi estraniavo dalla conversazione.

~~~~~~~~~

"Io adesso vado a scuola, tuo padre è a lavoro, prenditi cura di Holly, potrebbe avere bisogno di aiuto con i compiti."

"Anche io ho bisogno di aiuto con i compiti, ma nessuno mi ha mai aiutata, mamma."

"Tu puoi cavartela da sola. Ciao."

Sbuffai rumorosamente e presi un libro dallo scaffale.
Il mio mondo erano i libri.
Leggevo tanto, cercando di isolarmi dal mondo, e ascoltavo decisamente troppa musica.

Quando Holly mi chiamò, quasi non la sentii, a causa della mia immersione totale nel libro.

"Lauren, vuoi rispondere?"

"Cosa vuoi, Holly?"

"Bel modo di trattare tua sorella." La bionda si affacciò alla mia camera, restando sullo stipite.

"Ho bisogno di una mano con scienze."

"E io ho bisogno di leggere. Cavatela da sola."

"Tu sei mia sorella maggiore, sei praticamente obbligata ad aiutarmi."

"Io ho sempre fatto tutto da sola. Vai via."

"Lo dirò a mamma, quando tornerà."

"Non preoccuparti, lo fai sempre."

Lei uscì dalla camera, ed io ripresi a leggere.
Non era una novità.

How To Be(come) A Happy Person: Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora