Capitolo 3

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11.23 P.M.

-Messaggio da MANI

<Lo, domani non ho per niente voglia di andare a scuola>

-Messaggio a MANI

<Neanche io, ma sinceramente non ho voglia di rifarmi l'anno.. ANCORA>

-Messaggio da MANI

<Quindi ci vai?>

-Messaggio a MANI

<Si. Per forza, magari faccio qualche pausa nei bagni durante qualche lezione, ma devo andarci.>

-Messaggio da MANI

<Mh.. Va bene, allora ci vediamo domani a scuola. AH.. Dinah mi ha parlato di una ragazza, domani ti dico, notte stronza, a domani>

-Messaggio a MANI

<Va bene negra, notte, a domani>

Continuo a girarmi nel letto da quando mi sono svegliata per il telefono e nonostante stia morendo di sonno, non riesco più ad addormentarmi.

Sono le 3.30 e avendo già dormito cinque ore abbondanti -grande traguardo per me- qualcosa mi dice che non riuscirò più a chiudere occhio, quindi mi alzo, mi infilo un pantaloncino da calcio e vado giù nella palestra di casa.

Mi alleno per un paio d'ore, prima sul tapis roulant e poi faccio un po' di pesi sia per gambe che per braccia.

Torno su, facendomi una doccia veloce e tornando nel letto per provare a dormire.

Come ogni mattina, di regola, mi sveglio di soprassalto e salto giù dal letto prima che la sveglia inizi a suonare.

Deduco di aver urlato perchè vedo Chris e Tay apparire in camera mia dopo un secondo.

Mi chiedono se sto bene e ovviamente, da brava sorella maggiore quale sono, annuisco e li mando a fare colazione.

Faccio un'altra doccia, dato che ogni mattina mi sveglio ricoperta di sudore grazie al movimento causato dagli incubi.

finito di prepararmi, scendo giù e con mia grande sorpresa, vedo mia mamma davanti ai fornelli a preparare la colazione.

"Quando sei tornata?" Dico ancora senza voce.

"Poco fa, ma riparto domani sera per andare a Los Angeles."

"Okay, papà?" Chiedo speranzosa di sentire quello che vorrei.

"Dovrebbe tornare settimana prossima e fermarsi per un paio di settimane." Mi dice sorridendo, ho gli occhi che brillano e ora sorrido anche io, corro ad abbracciare mia mamma e capisce che mi è mancata, perchè non faccio mai queste 'cose'.

"E' successo ancora?" mi chiede, ma rimango zitta non capendo a cosa si riferisca.

"Sei senza voce, è successo ancora?" Mi ripete, guardandomi un po' triste.

"Ah.. uhm.. si, ma sto bene, è tutto okay, ora scappo o arriverò in ritardo."

La saluto, raccolgo zaino, chiavi, telefono e giacca, correndo fuori a prendere la moto per poter andare a scuola.

Arrivo davanti al cancello e vedo già centinaia di studenti, e credo di odiarne, se non tutti, la buona parte.

Parcheggio la moto e mentre la lego "LOOOO! Come stai?" Ed eccola, mi sembrava strano che non fosse ancora arrivata ad urlarmi in un orecchio, prima o poi le strappo le corde vocali.

"NORMANI! Dio santo, ti sembra il modo?"

"Scusa, ma è davvero troppo divertente." Dice ridendo e poi tornando seria subito dopo "comunque, come stai?" ripete.

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