Capitolo 14

2K 108 5
                                    

-Messaggio da: CAMZ❤️
<Ti prego vieni a prendermi.>
Scatto in piedi e faccio partire la chiamata, nel frattempo mi rivesto di fretta. Tre squilli, finalmente risponde.
"L-Lau.. Lauren" sta piangendo.
"Che succede? Dove sei?"
"A.. a una festa, ma n-non mi piace, conti-nuano a guardarmi e.. e non lo so che.. che Suc-cede, fai presto ti s-supplico."
"Sono già giù in moto, condividi la posizione e arrivo" metto giù subito, apro la chat con Camila e guardo dove si trova. Conosco il posto, vicino alla scuola.

Sono arrivata, la musica è alta e ovviamente sono tutti ubriachi e strafatti. Faccio il giro un paio di volte, ma di Camila nessuna traccia, la richiamo.
"Lauren!"
"Dove sei?"
"N-non lo so, m-mi sono chiusa i-in un bagno, ho paura."
"Sto arrivando."
Entro in bagno, e appena la chiamo, vedo una porta aprirsi di poco, dev'essere lei. Apro tutta la porta e la trovo rannicchiata a terra, con i jeans bianchi sporchi e bagnati, il top nero fradicio e macchiato di qualcosa di bianco, con quel suo inconfondibile fiocco in testa. Mi abbasso alla sua altezza e la guardo per qualche secondo, sposto il mio sguardo vagando sul suo corpo fino ad arrivare ai suoi occhi. Chiudo la porta e mi siedo accanto a lei, facendola accomodare sulle mie gambe.
"Ei, Camz. Che succede, che ti è successo?"
"N-non lo so" tira su col naso, mentre una lacrima le scende dall'occhio sinistro rigando la sua guancia "stava a-andando tutto così b-bene, per..per una volta mi stavo divertendo e.."
"E?? Che è successo?"
"E.. e poi sono arrivati dei tipi in moto, le hanno lasciate qui nel giardino e hanno iniziato a fare casino, era una festa tranquilla, solo per pochi."
"E tu che ci fai qui? Sei da sola? Con chi sei? Perché sei venuta? Che è successo ai tuoi vestiti?" Mille domande mi attraversano la mente e non riesco a trattenerle, non riesco a tenere a freno la lingua, mi escono tutte insieme.
"Calma Lo!"
"Rispondi."
"Si, okay, t-tranquilla però.. sono venuta qui con Dinah e Normani, ma si stavano annoiando quindi hanno deciso di andare al pub qui dietro a bere qualcosa." Dice in tono calmo
"E poi? Con chi sei rimasta? Perché non sei andata con loro? E come conosci chi abita qui? L'ultimo che ha abitato qui era Trev, ma è andato via almeno 2 anni fa, chi ci abita?"
"Stai calma ti prego, ho la testa che mi esplode, co-comunque.. sono rimasta con Shawn, un amico. E non sono andata con loro per rimanere con Shawn, è casa sua."
"Ho perso la parte dove mi spieghi come lo conosci." Dico duramente, ma che mi prende?
"A scuola, sai che io sono un anno avanti, lui è un anno più piccolo ed è in terza, anche lui è un anno avanti."
"Chi erano quelli in moto che dicevi?"
"Il fratello più grande, Cameron è una ragazza, ma non ricordo il nome, con loro c'erano anche altri." Aspetta.. Cameron.. dove l'ho sentito?
"QUESTA È CASA DI QUELLI NUOVI? I FRATELLI UGUALI CON PADRI DIVERSI? IL GENIO E LO STUPIDO? IL BABBO E LA TESTA DI CAZZO? DIO CAMILA, COME TI SALTA IN MENTE DI RESTARE DA SOLA QUI?" Urlo. Non vorrei, ma non voglio che le accada qualcosa e poi, che ci faceva con quello? Perché è rimasta qui per lui?
"N-non urlare t-ti..ti prego"
"Si, scusa. Chi è stato a farti questo?" Indico i suoi vestiti e di riflesso abbassa la testa.
"Ca-Cameron e l-la ragazza che c'era c-con.." singhiozza un paio di volte, sta per riprendere a piangere come prima "con lui." Conclude la frase e decido di averne abbastanza, la porto via di qui, ma mentre passiamo per la sala, noto una persona che conosco bene e che avevo visto solo un paio di ore fa alla 'pista', mi fermo di scatto e Camila non può evitare di sbattermi contro, non do molta importanza alla cosa è mi giro verso di lei, indicando la ragazza e chiedendole se si trattasse di lei. "Camz. È lei?"
"S-si.. mi ma ti prego, andiamocene.."
"No, non se ne parla, ora la sistemo per bene."
"No Lauren! Aspetta! Ha.. Ha detto che se mi vede ancora con te questo sarà solo l'inizio.." COSA? MA DAVVERO? Bene. Questa me la paga.
"Vieni con me." Afferrò la piccola cubana dal polso e la trascino per tutta la stanza, fino ad arrivare tra lei e il suo amico imbecille. Mi metto in mezzo a loro, tenendo Camila stretta a me, punto Niki negli occhi, le porgo la mano e mentre lei pensa che voglia i soldi della gara, che sta per darmi, le tiro uno schiaffo in pieno volto così forte da farla cadere di culo a terra. Mi avvicino ancora, abbassandomi e mettendo il mio volto praticamente attaccato al suo, lei mi guarda con occhi spaventati, ma sa bene che non sono tipa che sopporta queste cose. O almeno credo, ma non mi interessa. Mentre lei cerca di indietreggiare io mi avvicino sempre di più, con fare QUASI tenero le afferro il mento con pollice e indice, la squadro per bene e con denti stretti per la rabbia le dico "Non ti permettere mai più o fai la fine di Trev." Spalanca gli occhi, ora il suo viso è pallido, sta iniziando a sudare ed è visibilmente spaventata, ma non mi interessa. Lei come ogni altro soggetto su questo pianeta, non ha il diritto di fare cose del genere e di scombussolare la vita degli altri in questo modo. È inaccettabile.
Sono tutti girati verso di noi, decido di uscire in fretta, stando sempre attenta che 'il motivo' per cui sono qui mi segua.

Siamo finalmente davanti a casa sua, per fare 10 minuti di strada, ce ne abbiamo messi 25, forse 30 come ogni volta che sono in moto e c'è anche lei.
"Allora, stai bene? Come ti senti?"
"N-non lo so, ma ho paura di dormire a casa da sola.. buonanotte Lauren." Si gira e con la testa china entra nel vialetto di casa, ci metto un po' a capire, ma sono veloce a reagire. Tolgo il casco, scendo dalla moto e la rincorro, la fermo mentre sta per infilare le chiavi nella toppa.
"Fermati. Dormi da me." Non le do il tempo di rispondere, la carico in spalla e la porto verso la moto, facendo in modo che ci si sieda sopra.
"Ferma, ma che fai?" Quanto è bella quando si imbarazza? Dio.. potrei stare ore ed ore a guardarla.
"Ti porto a dormire a casa mia, stai seduta lì e goditi il viaggio, non hai neanche bisogno del casco."
"Come no? Cosa fai, lamporti a piedi? No aspetta, come fai? Non peso troppo?"
"No Camila, la moto è pesante che arriva quasi 300 kg, non i tuoi 12 grammi"
"Simpatica.."
"Erano 21? Scusa, sai.. ogni tanto scambio i numeri."
"Ah ah ah. Spiritosa."
"Okay, okay, ora puoi scendere, siamo arrivate."

"Vieni, ho due camere libere, questa o questa, scegli tu. Lo c'è il bagno, ti lascio il cambio sul mobiletto accanto e poi vado io. Non ho un accappatoio, gli asciugamani sono li, accanto alla vasca, sono tutti puliti. Io vado nel bagno giù, così mi lavo e mi cambio anche io. A dopo Camz."
Entra in bagno e faccio come le ho detto, le lascio i vestiti di ricambio su mobiletto accanto alla porta e scendo a farmi la doccia.

Sono sempre stata lenta in queste cose, minspoglio lentamente, apro l'acqua, tolgo tutti i braccialetti, le collane e tutte quelle cose che potrebbero rovinarsi, mi sciolgo i capelli dallo chignon che avevo fatto e poi entro in doccia. Ci metto circa 45 minuti, esco, mi asciugo (SEMPRE CON CALMA), rimetto tutto ciò che avevo tolto precedentemente, metto l'intimo, poi mi pettino i capelli, mi lavo i denti e finisco di vestirmi.
Torno su, la porta del bagno è aperta e la finestra chiusa, non c'è neanche un po' di vapore, segno che Camila ha finito già da un pezzo. Non voglio disturbarla, quindi decido di andare direttamente in camera.
Apro la porta e quello che vedo, lo vedo il slow-motion. Credo che in questo momento la mia mandibola stia facendo il filo al pavimento. Non ci posso credere.

TROUBLEMAKERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora