Capitolo 6

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-2 Weeks later

Sono due settimane che Camila mi evita, anche lei come gli altri, non capisce cosa ci sia dietro alle mie risse. Eppure, era li.

Ha visto tutto, non sono stata io ad iniziare, ma quella che senza alcun motivo ha cercato di colpirmi e io non ho fatto altro che difendermi. Non le avrei colpite se non avessero usato una spranga di ferro.

E la colpa era tutta della mora che c'era in bagno, quella ubriaca e strafatta che mi aveva assicurato di non avere una ragazza o che comunque, non ci sarebbe stato nessuno che si fosse incazzato.

Ma ormai è passato, non importa. Vorrei solo far capire a 'miss. ho un fiocco in testa' che non era colpa mia. Anche se, ancora non ne capisco il motivo. Non mi è mai importato del giudizio delle persone, ma il suo si.

E' strano, lo so.

Neanche la conosco, so il suo nome per miracolo grazie a DJ.

Ma di lei mi importa.

So anche che ha ragione e che è vero che dovrebbe stare lontana da me, ma non perchè io sia cattiva.

Non mi permetterei mai di farle del male, come non lo farei ad altri senza un motivo valido.

Il problema è che sono sempre nei guai.

Non vorrei, è ovvio, ma credo di essere peggio di una calamita per questo genere di cose e dopo 19 anni quasi fatti, ci ho fatto l'abitudine.

Il mio problema è che non so controllarmi, non sto mai al centro. O da una parte o dall'altra.

O bianco o nero.

Non conosco sfumature, ne mezzi termini.

E ogni volta che perdo il controllo è semplicemente perchè mi sto cacciando in un altro guaio, che di solito comprendono: Alcolici. Non sono illegali, lo so, ma non avendo 21 anni, non potrei ancora bere anche se sinceramente.. Me ne sbatto; Risse. Non sono mai io a iniziare una rissa, cerco solo di difendermi, ma se vedo qualcuno in difficoltà, di certo non sto a guardare e, se questa 'difficoltà' è una rissa, beh.. che se la prendano con chi sa lottare; Fidanzate gelose. Si, è successo più volte e non solo due settimane fa. Dovrei imparare a sceglierle meno ubriache e soprattutto non fatte;E in fine, le gare in moto. Ebbene si, amo le moto e a volte capita che scenda in piazza a scommetterci su. Corro anche io ogni tanto e facciamo sempre la stessa 'pista', una strada abbandonata che parte dall'inizio di Little Haiti, arriva alla fine di El Portal e costeggia la Biscayne Boulevard. Sono circa 5km, bisogna fare andata e ritorno, ovviamente per vincere devi arrivare primo, ma per prenderti tutti i soldi che ci sono in ballo, devi metterci meno di 12 minuti.

Sono le 3.45 AM e sto tornando a casa in moto da quella strada.

E' tutto buio, i lampioni non sono molti e la luna è coperta da qualche nuvola di passaggio, l'unica luce è quella della mia Ducati che fortunatamente non mi ha ancora abbandonata, dato che non la cambio da un po'.

Arrivo finalmente a Liberty City, il mio quartiere che viene letteralmente diviso da Little Haiti dalla Novantacinquesima.

Parcheggio in box e vado direttamente in doccia, per poi infilarmi nel letto e sperare di riuscire a dormire.

"Lauren.. Lauren svegliati, è solo un sogno! Andiamo Chris, sbrigati."

"Ci sono, sono qui, tieni il secchio" Sento delle voci confondersi con il sogno, ma non riesco a svegliarmi.

"Dammi, dai." E' mia sorella, la riconosco, ma non riesco comunque ad aprire gli occhi e ad uscire del tutto da questo incubo, fino a quando una secchiata di acqua gelida non mi arriva addosso e mi fa saltare giù dal letto.

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