Ed ecco un altro giorno di scuola, fortunatamente sono già passate due ore e dopo pranzo posso liberamente tornare a casa. Mi dirigo verso il giardino, mi accomodo su una panchina e mi accendo una sigaretta. Chiudo gli occhi piano, la paura che quelle scene ripassino nella mia mente è tanta, ma sorprendentemente quello che vedo nella mia testa è altro.
Capelli lunghi, lisci, morbidi.
Lunghe gambe, magre, forse troppo.
Una gonna nera, un po' lunga, arriva quasi al ginocchio.
Un fondoschiena da paura, uno di quelli che non si dimenticano facilmente.
Eppure.. sono sicura di averlo già visto, forme così sono inconfondibili, non si può non ricordare un corpo del genere.
Poi, un cerchietto. Si, uno di quelli un po' strambi, con un fiocco sopra, sono più che sicura di averne visto uno recentemente da qualche parte, ma non ricordo dove.
La mia memoria a volte fa brutti scherzi, colpa dei miei incidenti, mi hanno causato molti problemi.
Finisco di fumare e lancio il mozzicone lontano da me tornando dentro per raggiungere la classe dell'ora successiva.
Sono in ritardo di un bel po', ma la prof mi fa comunque entrare, vado subito al mio posto, fermandomi però a metà strada, tra un banco e l'altro quando mi accorgo della presenza in classe di gente che non conosco.
'Saranno stati divisi' penso e riprendo a camminare verso il mio banco.
Capisco che al banco accanto al mio ci si è messo qualcuno dato che c'è uno zaino, uno libro con le sembianze di un mattone e.. oddio.. questo cerchietto.
Aspetto con (im)pazienza che la proprietaria torni, ma i minuti passano e ancora non arriva.
Resto distratta per tutta la lezione a giocare con quell'accessorio che ho tra le mani e senza nemmeno accorgermene la lezione finisce.
Guardo quello che è rimasto accanto a me e decido di tirare su tutto e cercare la ragazza misteriosa.
Vado direttamente verso la mensa, così posso incontrare Mani e gli altri per mangiare con loro, ma appena arrivo, la scena che mi si presenta davanti, non è esattamente quello che mi aspettavo di vedere.
Sono tutti in mezzo alla stanza, messi a cerchio e si sentono alcune voci dire "picchiala" o "falla nera" altri ancora urlano "RISSA", capisco subito di cosa si tratta, lancio tutto sul primo tavolo e corro verso di loro, facendomi spazio con i gomiti tra un corpo e l'altro. Arrivo al centro e la prima cosa che vedo sono capelli lunghi e gonna nera.
Vedo Mahone avvicinarsi a lei e urlarle "Sei solo una troia, tanto volevo solo scoparti, quindi sono io a lasciarti dato che hai deciso di fare la santarellina, vaffanculo Cabello. Vaffanculo." Le molla uno schiaffo in faccia e sta per alzarle la gonna, ma inizio a correre, lanciandomi addosso a lui e facendolo cadere di schiena a terra, sferro il primo pugno, proprio sotto al suo zigomo, poi arriva il secondo, che contorna bene il suo occhio sinistro, azzurro, accerchiato dal nero/viola del livido. parte il terzo pugno, poi il quarto, il quinto.. fino a quando sento una piccola voce che trema, spezzata dal pianto "s-smettila, ti.. ti p-prego." Ancora non so come abbia fatto a sentirla. Mi mi fermo all'istante, mi alzo dal corpo di quel coglione e vado verso di lei.
Mi piego sulle ginocchia, arrivando così alla sua altezza, ma sono costretta a mettermi in ginocchio per riuscire a vederla bene.
Ha lo sguardo abbassato e si fissa le mani, che non smettono un secondo di tremare, quindi decido di appoggiare le mie sulle sue. Non ne sono sicura, ma credo abbia smesso di respirare per un paio di secondi e poi.. ha alzato la testa.
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TROUBLEMAKER
FanfictionLauren Michelle Jauregui Morgado. 19. La badgirl tanto temuta. Spaventosamente bella, ribelle e 'terribile' a primo impatto, tanto da tenere lontano tutti, o almeno.. tutte le persone superficiali. La ragazza che nessuno capisce e che nessuno ha il...