Scesi velocemente le scale, andando verso la porta.
<< Zoey aspetta.>> Annabelle si posizionò davanti a me, sbarrandomi la strada.
<< Scusa nonna ho da fare.>> la superai uscendo di casa, sbattendo la porta.Mi fermai un attimo.
Ma perché deve fare così caldo proprio oggi?
"Ti ricordo che sei essatamente in culo al tropico del capricorno. E poi è mezzogiorno." Disse una vocina nella mia testa.
"Ah, ah... che simpatica"
<< Zoey.>>
Ripresi a camminare.Voce nella mia testa dimmi che sei tu.
<< Nonna lasciami stare, sono in ritardo!>> apri il cancello, e mi allontanai praticamente correndo da quella casa.Risi per la mia affermazione.
Sembravamo Alice e il coniglio bianco, con la sola differenza che mia nonna non si drogava.Penso le farebbe bene, intendo drogarsi, anzi probabilmente non basterebbe per farla diventare normale.
"Si, perché drogarsi fa diventare normali." L'ironia della voce nella mia testa tornò a farmi compagnia, che bella cosa, grazie a lei non mi sento mai sola.
Io mi chiedo da quando ho iniziato a sentire queste voci."Grazie voce nella mia testa per essere sempre presente, ma ora puoi anche dileguarti."
"Tutto quello che vuoi ma ti ricordo che non conosci la città, e mi cara avventuriera il tuo senso dell'orientamento è pari a quello di Dora l'esploratrice, quindi non allontanarti da casa."
<< Oh, ma la vuoi smettere di darmi ordini, poi io so orientarmi meglio di un turista tedesco quindi lasciami stare per favore.>>
Una signora che prima stava annaffiando dei fiori mi guardava dal suo giardino impaurita.
Le sorrisi debolmente.
In primo momento, la donna sembrò prima meravigliata poi si fece velocemente il segno della croce con aria preoccupata.Solo ora mi accorgò che stavo praticamente urlando.
<< No scusi, e che...>> mi fermo, raggionando su quello che dovrei dire, insicura se continuare a parlare o prendermi a schiaffi.Guardai la signora che continuava a versare acqua sul suo vaso allagandolo .
<< Ascolti lasci stare. Comunque che belli questi fiori che...>>
<< Stammi lontano!>> ordinò spaventata senza smettere di guardarmi.<< Si, forse è meglio. Saprebbe dirmi dov'è la spiaggia. ...>> dissi osservando l'acqua che scendeva dal vaso.
La vecchietta segui il mio sguardo, per poi corrugare la fronte.
<< Dio mio, guarda che hai fatto alle mie rose brutta ragazzina impertinente.>>Cosa avrei fatto io?
Mi allontanai frettolosamente, prima di combinare qualche altro guaio, dicendo cose che non dovrei dire.
"E prima di essere denunciata per disturbo della quiete pubblica."
<< Si e anche per quello.>>
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Brown Eyes
General FictionPer chi non ha mai amato è difficile iniziare a farlo. Dopo aver passato un'infanzia difficile a Boston, Zoe Andrès 17 anni si trasferisce a Sidney. Vorrebbe lasciarsi il passatto alle spalle e ricominciare da capo. Desidera cambiare, allontanare...