<< Ti ho sentito.>>
<< Ci si vede.>> lo salutai scappando via.
Miguel...
Perché qualcosa mi fa pensare che ti rivedrò molto presto?"Oh guarda c'è ne uno proprio lì. "
Andai verso il lampione grigio e mi ci appoggiai, mentre cercavo di togliermi la sabbia dalle scarpe.<< Stupide pietre sgretolate. >> dissi rimettendomi la scarpa dopo averla svuotata dalla sabbia, con una mano mentre con l'altra mi tenevo al lampione per non cadere.
Persi l'equilibrio per un momento cadendo a terra.<< Dannazione! >>impeccai seduta per terra.
Mi alzai, guardandomi attorno.
Nessuno mi stava guardando
Per fortuna.Ripresi a camminare sul marciapiede, alla ricerca di un qualche posto in cui potessi trovare del cibo commestibile.
<< Hey tu aspetta.>> urlò qualcuno.
Mi fermai per un attimo.Aspettando il momento giusto per attraversare la strada.
C'era una pizzeria dall'altra parte della strada, e io stavo morendo di fame.<< Aspetta!>> ma perché la gente a Sydney urlava sempre.
Ashley correva nella mia direzione.
" Ignorala Zoe, hai bisogno di assumere zuccheri, vai verso quella pizzeria vai. "Guarda Ashley che in modo un po' goffo correva verso di me
Le rivolsi un sorriso.
Povera ragazza, un po' mi dispiaceva per lei, insomma era una ragazza molto carina, innamorata di quel cavernicolo.
<< Si.>> dissi.
<< Io volevo solo...>> non fini di parlare che inciampò, cadendo a terra.<< Oh mio dio!>> esclamai correndo verso di lei.
" Quindi è proprio vero, sfiga eterna a chi prova ad avvicinarsi all'aura buia e solitaria di Zoe Andres. Sei proprio destinata a rimanere per sempre sola mia cara mia. Non vorrei avertelo detto ma io te l'avevo detto, se avessi seguito il mio consiglio lei non si sarebbe fatta male."
"Ah, ah. Sei proprio in vena di scherzare oggi, eh?"
<< Stai bene?>> Le chiesi, inginocchiandomi accanto a lei.
<< Si.>>
<< Penso di si.>> disse pulendosi la lingua dalla sabbia.Probabilmente se fosse stata una situazione diversa sarei scoppiata a ridere.
Mi morsi l'interno della guancia cercando di rimanere impassibile.
<< Quindi...>> iniziai, insicura su cosa dire.
<< Hai un po' di sabbia qui.>> dissi pulendole la guancia.<< Oh che scena romantica, ma ora potresti ridarci la palla?>> chiese qualcuno.
Ci girammo entrambe verso la voce che aveva parlato.
<< Scusami?>>
<< Oh detto, che rivoglio la mia palla.>> disse prepotente.
<< Quindi è per colpa tua, se lei è caduta.>>
Mi guardo per qualche secondo seccato.
<< Pensala come vuoi, l'importante è che mi ridai la mia palla. >> disse avvicinando di qualche metro, e facendomi segno con le mani di passarli il pallone.<< Ash per caso conosci questa svitata? >> domando il ragazzo ad Ashley camminando verso di noi.
<< Brutto idiota, non osare darmi della svitata!>> sbottai arrabbiata.
<< Poi sai io che ne faccio della tua stupida palla?>> mi inginocchia a raccoglierla.
<< Per lo più dalla fantasia molto brutta.>> osservai, ridando mela fra le mani.<< Ehy, ma che succede qui?>> domandò qualcun altro.
Mi girai e calciai la palla il più lontano possibile.
<< Ecco ora vai riprenditi la tua stupida palla.>>
<< Idiota.>> sussurrai alla fine incrociando le braccia al petto.
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Brown Eyes
General FictionPer chi non ha mai amato è difficile iniziare a farlo. Dopo aver passato un'infanzia difficile a Boston, Zoe Andrès 17 anni si trasferisce a Sidney. Vorrebbe lasciarsi il passatto alle spalle e ricominciare da capo. Desidera cambiare, allontanare...