TELL ME WILL BE FOREVER||STYDIA

CAPITOLO 21

<<< Cccccosa?>>
Non riuscivo a respirare, sentivo il cuore scoppiare per la paura , non poteva essere successo a me.
<< Non posso essere incinta, ho avuto il ciclo in questi mesi>>
<< Signorina James , quelle che lei ha scambiato per ciclo mestruale in realtà sono delle normali perdite che si hanno i primi mesi di gravidanza >>
Ditemi che è un incubo vi prego
<<Ascolti, per caso negli ultimi mesi ha riscontrato nausee mattutine e aumento di peso?>>
Porca troia
<< Si>>
<< Non ho altro da aggiungere, la dimetteremo non appena avremo fatto un'ecografia>>
Il medico uscì dalla stanza salutandoci con un cenno della mano. Non appena la porta si chiuse Linsdey iniziò a girare per la stanza come una pazza nevrotica.
<< Come cazzo hai fatto a farti mettere incinta Ella James?>> iniziò ad urlare senza freni.
<< e poi chi sarebbe il padre?>>
La risposta era piuttosto ovvia, c'era stato solo lui. Non potevo immaginare di stare con altri.
<< Dylan >> la voce mi uscì come un sussurro, dopo quello che era successo pronunciare il suo nome faceva male da morire.
<< Perfetto, non solo sei incinta, ma il padre è un coglione bugiardo>>
Le parole di Linsdey furono come uno schiaffo in faccia, iniziai a rendermi conto della grave situazione in cui mi ero ficcata, ero incinta a 17 anni di uno che mi aveva definita "solo una scopata". Che cavolo avevo combinato ?
Sentii le fredde lacrime rigarmi il viso, oramai era una sensazione a cui ero abituata e la cosa mi intristì ancora di più.
Maledetto il giorno in cui ti ho incontrato Dylan O'Brien.
<< Che cosa farai>> mi chiese Linsdey << lo terrai o no?>>
Bella domanda
<< Abortire è escluso >>
Abortire
Solo il pronunciare quella parola mi fece venire i brividi.
Non avrei mai ucciso mio figlio...giusto?
Il rumore della porta che si aprì mi risvegliò dai miei pensieri, ad entrare stavolta non era stato il medico di prima  ma una dottoressa mai vista .
<< Lei è la signorina James?>>
Annuii in senso di conferma.
<< Bene signorina James>> iniziò a dire lei spalmandomi un gel freddo  sulla pancia
<< sa dirmi  esattamente la data del concepimento?>>
<< Il 15 giugno >>la risposta mi uscì così velocemente che non ero sicura nemmeno di averla pensata prima di dirla, quella data era impressa nella mia mente e lo sarebbe stata per sempre.
<< Bene, questo vuol dire che sta per entrare nel terzo mese>> la ginecologa non faceva altro che muovere un macchinario sulla pancia e guardare lo schermo, come se io le fossi di intralcio.
<< Mi scusi dottoressa>> iniziò a chiedere Linsdey <<è ancora in tempo per...abortire?>>
Cosa? Assolutamente no, forse
<< Si sarebbe ancora in tempo se vuole ma non ancora per molto quindi dovrebbe decidere in fretta >>
Decidere in fretta
Sin da piccola ero sempre stata convinta che abortire è sbagliato, che è da egoisti, ma adesso non sono più sicura di niente. Se non avessi abortito avrei  rovinato la mia vita ,diventando probabilmente come Jenna ,e di conseguenza quella di mio figlio, però se lo avessi fatto avrei avuto la vita che volevo ma mio figlio non avrebbe avuto una vita.
<< Vi dispiacerebbe uscire dalla stanza?>>
Sia Linsdey che la dottoressa mi guardarono come se fossi pazza ma alla fine uscirono entrambe lasciandomi sola.
Finalmente
Avevo chiesto loro di uscire per fare una cosa in santa pace, una cosa che non facevo sempre ma solo nei momenti di crisi.
Parlare con mio padre.
Non ero mai stata una gran frequentatrice della chiesa, andavo a messa solo quando dovevo e ogni volta l'idea mi annoiava molto, ma non ho mai smesso di credere. Così nei momenti di crisi gli parlavo, quando ero piccola parlavo solo con  Dio ma dopo la morte di mio padre ho iniziato a parlare direttamente con lui.
Mi guardai intorno per controllare che non ci fosse nessuno e iniziai.
<< Ciao papà, sono io, Ella. Probabilmente tu non mi stai ascoltando ed io sto solo facendo la figura della scema che parla da sola ma non mi interessa, in questo momento ho bisogno di credere che tu mi senta.
Sai, ho conosciuto un ragazzo, si chiama Dylan, frequenta la mia scuola ma non siamo mai stati amici. L'ho conosciuto ad una festa, in una situazione non proprio delle migliori e mi ha subito colpito. Dovresti vederlo, lui è così bello,ma non soltanto fisicamente anche interiormente, è buono,dolce ed anche altruista,
o almeno così pensavo. Quando l'ho incontrato mi aveva salvato la vita da morte certa e non so forse questo mi ha portato a farmi delle aspettative su di lui che sono state deluse dopo pochi giorni. Mi ha usata e poi mi ha spezzato il cuore, ed ora io sono qui,incinta di suo figlio.
Cazzo quanto vorrei che tu fossi qui ad urlarmi quanto sono stata scema a concedermi ad un coglione del genere e che poi mi abbracciassi dicendomi che andrà tutto bene. Tu però non ci sei ed io sono completamente sola . Se tenessi il bambino questo sarebbe sempre il ricordo delle mie scelte sbagliate , ma non posso uccidere mio figlio, anche se ancora non lo conosco mi sento già responsabile per lui. Ho bisogno che tu mi aiuti a decidere cosa fare papà, ti prego lanciami un segno, uno qualsiasi e fammi capire ciò che devo fare. Ho solo 17 anni.>>
Una piccola parte di me sperò in un qualcosa simile ad una risposta ma non ci fu niente, in quella stanza regnò in silenzio più totale, ero così arrabbiata che per poco non urlai.
Ma poi capii, era quello il mio segno, il silenzio, mio padre voleva farmi capire che lui non poteva dirmi cosa fare ma che la scelta era solo mia.
E così decisi.
Una decisione  che mi stravolse completamente.

SPAZIO AUTRICE
PERDONATEMI SE GLI ULTIMI CAPITOLI NON SONO UN GRANCHÉ MA STO PASSANDO UN PERIODO DI BLOCCO DELLA SCRITTRICE QUINDI È UN'ODISSEA SCRIVERE UN CAPITOLO DECENTE.
COME VI DICO SEMPRE SE AVETE CRITICHE SCRIVETEMELO PURE,NON MI OFFENDO DAVVERO, BASTA CHE NON SIATE CATTIVE😂😂
AL PROSSIMO CAPITOLO.
BYE❤️