CAPITOLO 29

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Non può essere, ditemi che sto sognando.
Sbattei le palpebre più volte pensando che fosse un'allucinazione dovuta al giramento di testa ma più passava il tempo più capii che era tutto reale.
<< Ella>> sussurrò il mio Dylan per poi sfoderare quel suo sorriso che mi mandava in paradiso ogni volta.
Oddio.
Dylan era davvero lì,era lì per me, nonostante il fatto che lo avessi abbandonato lui non aveva rinunciato a me, a noi.
I nostri occhi erano incollati l'uno all'altro senza accennare a muoversi minimamente,entrambi eravamo sul punto di saltarci addosso desiderosi l'uno dell'altro,eppure non ci muovevamo ,incantanti da quanto fosse bello rivederci.
Forse allora era vero ciò che mi raccontava mio padre,forse quando due persone sono destinate a stare insieme alla fine si ritrovano sempre.
Erano forse 5 minuti che ci guardavamo fisso senza muoverci e senza parlare,ma dopo un po' decisi di staccare gli occhi da quel bellissimo ragazzo sperando così di potergli anche parlare e non solo fissarlo,ciò che vidi mi fece quasi piegare in due dalle risate. L'hostess che sbarrava il passaggio a Dylan stava saltando e urlando per attirare la sua attenzione e farlo sedere,sembrava quasi un personaggio di un manga in preda ad una crisi isterica,ma lui non sembrava darle la minima considerazione, per la prima volta per lui esistevo soltanto io.
<< SENTA>> continuò a strillare << GIURO CHE SE ORA NON SE NE VA LA BUTTO FUORI DAL PORTELLONE A CALCI,HA CAPITO? >>
Forse fu per la mia risata o per l'urlo stridulo della donna ma finalmente Dylan spostò lo sguardo da me e posò gli occhi su quella disperata per risponderle.
<< Cosa devo fare per passare me lo dica,per favore?>>
<< Deve avere un biglietto per la prima classe>>
<< E come faccio ad averlo?>>
<< Va in aeroporto e lo compra>>
Vidi gli occhi di Dylan farsi di fuoco dal nervosismo, pensai che fosse stato un uomo invece che una donna a trattarlo così gli avrebbe tirato un pugno in pieno viso senza pensarci due volte.
<< Ah si? La mette così? Allora mi costringe signora >>
<< Signorina >> lo corresse << e poi la costringo a fare cosa?>>
<< Questo >>
Prendendo di sorpresa sia me che tutto l'aereo quel pazzo si caricò l'hostess sulle spalle e la trasportò di peso dentro la prima classe non curandosi delle sue urla e dei suoi calci. Una forte risata si propagò per tutto l'aereo che contagiò anche me, era la scena più buffa che avessi mai visto, una donna urlante sulle spalle del mio bellissimo ragazzo.
Ehi ehi Ella frena, ancora non avete parlato, non farti film.
Le urla  si placarono dopo un paio di minuti,ma furono sostituite  da uno strano rumore di pugni, solo in seguito notai che il motivo era dovuto al fatto che Dylan avesse chiuso la poverina in bagno.
In fondo ha avuto le sue ragioni, giusto?
Dopo aver eliminato l'unico ostacolo che ci separava Dylan finalmente iniziò a venire nella mia direzione.
La morsa allo stomaco iniziò a farsi sempre più forte, ma questo fu un dolore positivo, perché sapevo che dopo tanto esso era dovuto ad una sofferenza.
Eccolo arrivare, dopo giorni senza vederlo, il ragazzo che mi aveva incasinata la vita ma allo stesso tempo l'aveva migliorata.
Dio quanto era bello .
<< Sai anche io sono ritardatario>> iniziò lui cercando di sdrammatizzare il fatto di averlo abbandonato << ma tu sei un po' esagerata>>
Dovetti fingere una risata per smascherare il fatto di non aver niente da replicare a quella sua battuta un po' infelice.
È ufficiale Ella sei una stronza.
<< Beh, anche io sono irascibile >> dissi indicando la porta dove era chiusa l'hostess << ma tu sei esagerato>>
Anche lui finse una risata abbassando gli occhi per non incrociare i miei.
Non era così che me lo immaginavo.
Avrei voluto e dovuto dirgli tante cose ma mentre lo guardavo sentivo le parole sfuggirmi via dalla mente, rivederlo in quella situazione mi aveva provocato così tante emozioni che mi aveva fatto scordare perfino il mio nome .
<< Sei stupenda >> esordì lui facendomi sussultare.
Mi guardai dal basso verso l'alto cercando di capire come potesse pensare una cosa del genere, indossavo le mie vecchie converse sgangherate, dei jeans orami logori e una felpa dei 5sos che mi aveva portato la mia amica Allison da Londra.
Come faceva a considerarmi stupenda?
Vidi i suoi occhi illuminarsi e una risata comparirgli sul volto.
<< Che c'è?>> chiesi stupita da quella risata.
<< Quello che hai fatto. Il fatto che ti sei guardata dalla testa ai piedi per capire perché avessi detto quello che ho detto, è stato...buffo>>
<< Perché?>>
<< Perché non è quello che indossi a renderti bellissima, ma sei tu e basta.>>
Non potei fare a meno di arrossire per quelle parole, era la prima volta che vedevo Dylan così impacciato e dolce, finalmente mi sembrò di vedere il Dylan che mi aveva descritto Georgie.
<< Ella io volevo...Dio quante cose che vorrei dirti, che dici se ci sediamo?>>
Annui e immediatamente andammo verso il mio posto, per fortuna il sedile accanto al mio non era occupato altrimenti sarebbe stato un po' imbarazzante fare alzare qualcuno per far sedere lui.
<< Come mai in prima classe? Senza offesa ma non sembri una che può permettersela>>
Avrei dovuto sentirmi offesa da quelle affermazione ma così non fu, in fondo andavamo in giro con vestiti comprati ai mercatini dell'usato e mettevo quasi sempre le stesse scarpe, di certo non potevo sembrare una che spende più di mille dollari per un viaggio. In realtà per quanto guadagnavo avrei potuto permettermi dei bei vestiti e delle scarpe nuove ma preferivo risparmiare per l'appartamento e spendere ciò che mi rimaneva per libri e pizzate con le mie amiche.
<< Ha pagato Caroline >> gli risposi spostando gli occhi da lui al finestrino dell'aereo << ha pagato lei tutto il viaggio, sai i genitori sono molto ricchi>>
Non appena finì di parlare sentii immediatamente le sue mani spostarsi sul mio viso e delicatamente riportarlo nella sua direzione.
<< Ti prego guardami, i tuoi occhi sono l'unica cosa che mi fanno tornare a respirare>>
Anche i tuoi occhi Dylan fanno tornare me a respirare.
<< Dylan io...>> iniziai ma lui mi interruppe poggiando l'indice sulle mie labbra.
<< Shh, fa parlare me adesso Sirenetta, ho tante cose da dirti>>
Sentii le gambe molli nel sentire di nuovo quel soprannome pronunciato da lui, aveva un suono così melodioso.
Annui come risposta alla sua richiesta ma non potei resistere all'istinto di appoggiare la guancia alla sua mano ancora sul viso, avevo bisogno di sentire la sua pelle sulla mia.
<< Non puoi nemmeno immaginare quanto mi dispiaccia per quello che ti ho detto in hotel, non pensavo nemmeno una parola. È stata la rabbia a parlare, la rabbia e la paura di poterti perdere di nuovo, vederti scappare in quel modo non mi ha fatto più ragionare. Dopo che mi hai cacciato dalla camera mi sono sentito annientato, sono tornato nella mia stanza e per un breve periodo ho creduto per fino di odiarti ma poi ho capito che era il dolore a parlare e non il cuore. Così per non ascoltarlo ho fatto una cosa di cui mi vergogno parecchio, ho iniziato a bere, a bere fino a svenire, ma bere era l'unica cosa che attenuava la voragine che avevo nel petto, una voragine che solo tu puoi colmare amore mio>>
Sentii i miei occhi farsi lucidi sotto il suo sguardo, ma stavolta finalmente non fu per il dolore da lui provocato ma fu per qualcosa di molto più bello, fu per felicità ,la felicità che provavo nel sentirmi finalmente sua e lui mio.
Non riuscii dal trattenermi, lo attirai a me e lo baciai.
Nel momento in cui le nostre labbra si toccarono sentii il corpo fremere per il sollievo.
Finalmente ci eravamo buttati alle spalle tutto il male che ci eravamo fatti lasciando spazio a noi due,
a noi e al nostro amore.





SPAZIO AUTRICE
MI DISPIACE SE STO AGGIORNANDO TARDI MA IL LICEO CLASSICO MI DISTRUGGE. PER NON PARLARE DELLA POCA ISPIRAZIONE CHE MI È RIMASTA,MA PREFERISCO DARVI UN CAPITOLO BELLO OGNI TANTO CHE UNO ORRENDO SPESSO, VABBÈ TANTO SIETE VOI A GIUDICARE.
SE IL CAPITOLO VI PIACE CLICCATE LA STELLINA E SE SIETE IN CERCA DI QUALCHE NUOVA STORIA PASSATE DA BLUE EYES DI Irisssssssss .
VI AMO TUTTI QUANTI.
BYE❤️

TELL ME WILL BE FOREVER||STYDIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora