Erano già passate due settimane, due settimane da quando io e Dylan ci frequentavamo, le due settimane più belle della mia vita.
<< Sirenetta>> mi sussurrò dolcemente all'orecchio Dylan << svegliati, dobbiamo andare>>.
Non c'era cosa più bella che svegliarsi la mattina con la sua voce nelle orecchie e le sue braccia intorno a me. Negli ultimi giorni infatti Dylan non era tornato spesso a casa anzi, quasi per niente, andava soltanto da sua sorella in ospedale e la sera rimaneva a dormire da me. A detta sua era soltanto perché voleva passare più tempo con me ma io sapevo la verità, non voleva vedere i suoi genitori, soprattutto sua madre.
<< Non voglio alzarmi >> biascicai accucciando la testa nel suo collo, adoravo sentire il suo profumo in prima mattina.
<< Sapessi che voglia che avrei io di rimanere qui nel letto con te, ma sai benissimo che dobbiamo alzarci e anche il perché >>
Lo so?
Mi venne un leggero vuoto di memoria così decisi di girarmi e di guardare lo schermo del cellulare, all'improvviso mi ritornò in mente tutto, quel giorno saremmo dovuti tornare a scuola.
Che palle.
<<E se saltassimo il primo giorno di scuola?>>
<< Per fare cosa?>> chiese lui usando un tono un po' troppo malizioso e stranamente speranzoso per i miei gusti.
<< Non so ,stare qui accoccolati e poi guardare un bel film>>
<< Oh>> sospirò lui in tono deluso << niente di diverso da quello che abbiamo fatto nelle ultime settimane >>
Si alzò di scatto e senza darmi nemmeno il tempo di controbattere si infilò sbattendo teatralmente la porta.Che razza di bambino!
Il vero problema di Dylan non era di certo il fatto che si annoiasse a stare nel letto con me, il suo problema,intuii,era che noi due, dopo la biblioteca, non avevamo fatto niente di niente da quel punto di vista.
Eppure era stato lui a dirmi che non avrei dovuto niente che non volevo fare, ed ora che fa? Si incazza e sbatte la porta come un cavolo isterico! Quel ragazzo è e sarà sempre un mistero per me.
Ma di certo non gliela avrei fatta passare liscia.Mi alzai da letto e a grandi falcate mi diressi verso la porta del bagno per dirgliene quattro a quel coglione.
<< APRI SUBITO QUESTA CAZZO DI PORTA DYLAN!>> urlai buttando pugni contro quel povero pezzo di legno << GIURO CHE LA BUTTO GIÙ SE NON LO FAI>>
A differenza di ciò che credevo le mie minacce servirono e quando la porta si aprì per poco non svenni.
Dylan era davanti a me a piedi nudi con indosso i suoi jeans e nient'altro.
Non potei trattenermi dall'arrossire, era così sexy, è vero lo avevo già visto con molto meno di un paio di jeans ma lì, nel mio bagno, con i capelli ancora spettinati era qualcosa di indescrivibile.
<< Dimmi>> mi disse lui con la voce ancora roca per il sonno e uno sguardo di sufficienza.
<< Io, ehm... io volevo...>> balbettai cercando di non guardare i suoi addominali e concentrarmi sul perché fossi arrabbiata.
Perché ero arrabbiata?
<< Ella, andiamo sbrigati, devo farmi la doccia>>
Ecco, ora ricordo.
<< Non puoi incazzarti perché non vengo al letto con te, okay?>>
Fui più diretta di quanto desiderassi ma girarci intorno sarebbe stata solo una perdita di tempo e se c'era una cosa che ho sempre odiato sono le perdite di tempo.
<< Cosa?>> disse lui strabuzzando gli occhi <<sei impazzita per caso?>>
Il suo tono stupito sembrava così reale che per poco non ci cascai,ma poi mi ricordai che era un ottimo attore quindi mentire era praticamente il suo lavoro.
<< Non fare il finto tonto, sai benissimo che è vero>>
<< Mi credi davvero capace di fare una cosa del genere?>> mi chiese mettendosi le braccia conserte davanti al busto. In questo modo si notavano ancora di più i muscoli delle braccia e le sue bellissime spalle, avvampai ancora di più e dovetti fare appello a tutto il mio autocontrollo per non saltargli addosso e mandare a puttane tutto il discorso che gli stavo facendo.
<< No ma... ecco io...>>
<< Tu cosa Ella? Cosa c'è che ti distrae?>>
Eh, sapessi Dylan.
<< Potresti metterti una maglietta per favore? Non voglio parlare con te quando sei mezzo nudo>>
<< Oddio>> disse lui abbassando lo sguardo come se avesse appena notato di essere senza maglietta << scusa non me ne ero accorto>>
Poi qualcosa nel suo viso cambiò facendo ritornare quel bellissimo sorrisetto malizioso.
<< Ti metto a disagio Ella? Non è niente che tu non abbia già visto >>
Si appoggiò al muro e inizio a guardarmi come se lui fosse il leone io la preda da catturare.
Erano così irritante, ma anche sexy, davvero sexy.
<< Quello che dovevo dire te l'ho detto ora me ne vado>>
Mi girai per andarmene ma lui mi prese dal braccio e mi attirò a se poggiando il suo petto alla mia schiena.
<< Sei così bella quando ti incavoli lo sai piccola?>> mi sussurrò all'orecchio così lentamente che sentii i miei ormoni letteralmente impazzire.
Ma non dovevo dargliela vinta così facilmente, anche se avrei tanto voluto.
Senza nemmeno rispondere mi staccai da lui e con gli occhi verso il muro davanti a me gli dissi:<< sbrigati a fare la doccia poi tocca a me>>.
Nessuna risposta, solo il rumore di una porta sbattere dietro di me.
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TELL ME WILL BE FOREVER||STYDIA
Fanfiction" Lui c'era e questo mi bastava." #5 in Stydia 29/08/2019 Ella James è la ragazza che non noteresti mai Dylan O'Brien è il rubacuori della scuola. Ella aveva un ragazzo dolce e premuroso. Dylan saltava da una ragazza all'altra. Tutto questo prima...