CAPITOLO 20

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Gli occhi di Dylan erano pieni di rabbia guardandomi , era davvero furioso e lo era con me.
Che ipocrita del cazzo!
Nessuno dei due si mosse o disse qualcosa per almeno 10 minuti, entrambi volevamo dire qualcosa all'altro ma non riuscivamo, c'era qualcosa che ci impediva di sfogarci, ma non riuscivo a capire cosa.
<< Mi dispiace Ella>> cercò di scusarsi Linsdey <<ho cercato di dirgli che non lo volevi vedere ma non mi ha dato ascolto >> .
<< Lasciaci soli Linsdey >> le sussurrai << ti prego >>.
Annuì ma era comunque contrariata da quella decisione, riuscii a capirlo dallo sguardo che aveva lanciato a Dylan, era il suo sguardo "giuro che ti uccido alla prima occasione".
Linsdey uscii dalla stanza e in quel momento si scatenò l'inferno.
<< Dico ti ha dato di volta il cervello >> iniziò ad urlare Dylan << come cazzo ti viene di scappare dalla camera in quel modo? >>
<< Ho avuto le mie buone ragioni >>
Non so chi stesse urlando più forte in quel momento se io o lui, eravamo entrambi una bomba ad orologeria, sul punto di esplodere da un momento all'altro
<< Quali sentiamo , cosa ti avrò mai fatto per averti fatto scappare via da me? >>
<< Lo sai>>
<< No Ella, non lo so . Dopo che ti ho aperto il mio cuore dicendoti tutto quello che provo per te cosa ti ha fatto correre in quel modo? >>
<< Il messaggio che ti avevano lasciato >> dissi abbassando la voce <<era da parte di tua sorella, diceva che gli mancavi e che era felice che avessi abbandonato lo stage per lei>>
A quelle parole lo sguardo di Dylan cambiò drasticamente, passò dalla rabbia al senso di colpa in meno di 3 secondi. Non appena incrociai i suoi occhi tutta la mia rabbia svanì nel nulla, notai dentro essi una tristezza mai vista, come se il pensiero della sorella gli portasse alla memoria qualcosa di davvero orrendo
<< Posso spiegarti, davvero, non è come pensi>>In altre situazioni me ne sarei andata senza nemmeno guardarlo in faccia ma quando si tratta di Dylan esce fuori una Ella diversa, una Ella che non mi piace affatto. Decisi di ascoltarlo ma non avrei permesso a niente per giustificarlo.
<< Ella, mia sorella ha un tumore al seno>>
Okay, tranne questo
Iniziai a sentirmi terribilmente male per lui, non ho mai avuto una sorella o un fratello, ma sapevo che cosa voleva dire perdere una persona amata da un momento all'altro, quando mio padre è morto il mio mondo andò in pezzi e probabilmente a lui sarebbe successo molto presto,forse alla fine io e lui eravamo più simili di quanto avessi voluto .
<< Quanto le rimane?>>
<< All'inizio dell'estate i medici avevano detto che il tumore probabilmente era operabile e se tutto fosse andato bene sarebbe guarita>>
<< Così sei partito per lo stage>>
<< Si ma qualche settimana fa hanno ritrattato tutto, hanno detto di essersi sbagliati e che le rimangono pochi mesi di vita >>
Vidi i suoi occhi diventare immediatamente lucidi, doveva essere orrendo rinunciare al proprio sogno per stare vicino a qualcuno che stava per morire, mi si strinse il cuore per la compassione, non volevo che lui passasse quello che ho passato io,andai da lui per abbracciarlo ma poi mi bloccai
Ti stai facendo infinocchiare di nuovo Ella.
<< Perchè non me lo hai detto subito?>>
Invece di mentirmi come al solito
<< Non lo so >>
Davvero Dylan ? È questa la tua risposta?
Senza che me ne rendessi conto iniziai a sbraitare infuriata e a lanciargli cuscini addosso senza freno
<< NON LO SAI?>> urlai << SUL SERIO? >>
Dylan era scioccato dalla mia reazione, tanto da arrabbiarsi quasi quanto me se non di più, così in un attimo eravamo tornati infuriati l'uno con l'altro senza che ce ne accorgessimo .
<< Si Ella , sul serio e smettila di tirarmi cuscini>>
<< Perché hai deciso di mentirmi invece di dirmi chiaramente tutto quello che ti stava succedendo? >>
<< Non penso che tu possa capire >>
<< Fidati so che vuol dire perdere qualcuno che si ama>>
<< Il fidanzatino trasferito non vale,lo sai vero?>>
Ti prego dimmi che non l'ha detto
<< Tu non sai un cazzo di me >>
<< Oh invece si so chi sei Ella James,sei solo una narcisista snob una che crede di sapere tutto di tutti, beh ho una notizia per te Rossa, non è così >>
<< E tu sei solo un bugiardo!da quando ti ho conosciuto non hai fatto che mentirmi su qualunque cosa, potresti avermi mentito anche su questo >>
Mi pentii immediatamente delle parole che avevo appena pronunciato, ma ormai era tardi, avevo innalzato un muro che niente al mondo avrebbe più abbassato e forse alla fine era meglio così.
<< Sei arrabbiata perché ti ho mentito o perché non ho lasciato lo stage per te? >>
<< Non ha importanza >>
<< Sai quale è la cosa comica di tutta questa situazione? Che alla fine io e te non stiamo neanche insieme, tu hai fatto tutto questo casino per una scopata, perché questo è stato, solo una scopata e neanche delle migliori >>
Ecco lo aveva detto, l'unica cosa che avevo paura di sentirgli dire mi era stato urlato senza pietà. Sentii le lacrime rigarmi il viso, così mi girai , non potevo dargli quella soddisfazione
<< Va via>> sussurrai
<< Ella ascolta abbiamo entrambi detto cose che non pensavamo, io...>>
<< VA VIAAAA>> la mia voce sembrò più un ruggito che un urlo ma non mi importò fu abbastanza per far sì che quel pezzo di merda uscisse dalla mia vita per sempre.
La porta si chiuse e in quel momento giurai di aver sentito il mio cuore andare in mille pezzi.
Le brutte sensazioni che avevo provato in corridoio prima tornarono velocemente e ancora più forti, il leggero dolore allo stomaco diventò un enorme fitta che mi costrinse a piegarmi in due e il giramento di testa fu ancora più forte che mi fece quasi cadere a terra, cercai di urlare ma la voce non uscii abbastanza forte. Senza accorgermene ero a terra , la vista offuscata e il dolore che mi attanagliava, riuscii a vedere dei piedi venire verso di me e poi buio totale.

Al mio risveglio non ero più nella mia camera ma in qualche posto sconosciuto,tutto intorno a me era bianco e perfettamente pulito.
<< Sono in paradiso>> fu la prima cosa che mi passò per la testa , non ero sicura nemmeno dì averlo detto. Sentii una risata acuta e girandomi nella direzione da cui proveniva essa proveniva vidi il viso di Linsdey, notai immediatamente il sollievo spuntarle sul viso.
<< Sei in ospedale intelligentona>>
In ospedale? Ma che cavolo...
<< Che mi è successo?>>
<< Dopo che Dylan se ne era andato ti ho sentita urlare ,così sono entrata nella tua camera e ti ho trovato per terra, svenuta. >>
Non ricordavo niente di tutto questo, nemmeno di aver urlato, l'ultima cosa che mi era rimasta in testa era il rumore della porta sbattere quando Dylan era uscito.
<< Ella sei rimasta priva di sensi per quasi 2 ore>>
Cosa?
In quel momento la porta si aprì e un medico entrò. Non sono mai stata una che ha frequentato molto i medici, quando stavo male , la maggior parte delle volte , ingoiavo qualche aspirina e via., quindi non avevo idea di cosa dire o fare, così rimasi in silenzio in attesa che lui iniziasse a parlare .
<< Buongiorno signorina James>>il tono di quel medico era stranamente allegro, questo voleva dire che aveva buona notizie...giusto?
<< Dottore è tutto apposto?>> la mia voce tremò un po', una piccola parte di me aveva paura che Dylan mi avesse attaccato qualche malattia venerea.
<< Stia tranquilla signorina sta benissimo e , a proposito, congratulazioni >>
Congratulazioni?
<< Congratulazioni per cosa?>>
Il medico mi guardò con uno sguardo assai perplesso , come se non capisse il perché di quella mia domanda, poi improvvisamente cambió totalmente sguardo.
<< Signorina James>> sussurrò << lei è incinta>>

TELL ME WILL BE FOREVER||STYDIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora