CAPITOLO 33

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Credo che sia palesemente ovvio che sia io che Dylan quel giorno facemmo molto tardi a scuola, il che avrebbe probabilmente destato parecchi sospetti da parte degli studenti. Ma in quel momento non mi interessava.

Avevamo avuto altro da fare.

<< Micheal mi ucciderà >> disse Dylan ridendo mentre era intento a trovare parcheggio. Era così adorabile mentre imprecava ogni volta che non trovava un posto libero.
<< Perché?>>
<< Abbiamo una tradizione da quando eravamo piccoli >>  spiegò lui e un bellissimo sorriso fece capolino sul suo viso << ogni primo giorno di qualsiasi cosa saremmo dovuti arrivare insieme, così da dimostrare chi comandasse>>

Non potei a fare a meno di ridere.
Era divertente immaginare lui e il suo migliore amico entrare nella scuola come se fossero padroni, non sembravano proprio i tipi.

<< Beh>> gli sussurrai in un orecchio cercando di essere sensuale << se vuoi la prossima volta evitiamo di fare quello che abbiamo fatto così potete uscire insieme >>

Vidi i suoi occhi uscire dall'orbite per la sorpresa e per poco non andò a sbattere con un furgone davanti a noi.
<< Al diavolo Micheal >> sbraitò ed entrambi iniziammo a ridere per il povero Micheal.
<< Sarà andato con Sophia probabilmente. A quello che ho capito fanno coppia fissa>>

Sophia

Non potei nascondere la sorpresa e la malinconia che mi provocava sentire il suo nome. Era da un sacco di tempo che non ci rivolgevamo la parola e mi mancava, Dio se mi mancava, mi mancava cantare a squarciagola con lei, ballare sotto le canzoni dei 5 seconds of summmer e soprattutto sclerare su quanto fosse bello Jace Herondale. Perché andiamo, quanto è bello?!

<< Tutto okay?>> mi chiese Dylan risvegliandomi dai miei pensieri. Non mi ero nemmeno accorta che aveva già parcheggiato, era tipico mio , mi immergevo nei miei pensieri ignorando tutto il mondo circostante.
<< Si è che...parlare di Sophia non mi mette  di ottimo umore>> cercai di nascondere il più possibile la mia tristezza ma di fronte a me non c'era una persona qualunque, c'era Dylan e quando si trattava di lui mi era impossibile nascondere le emozioni. Infatti lui se ne accorse, così mi strinse fra le sue braccia e mi sussurro:<< si sistemerà tutto te lo giuro, e se così non sarà farò in modo che succeda te lo prometto >>
<< Non fare promesse che non puoi mantenere Dylan >>
<< Chi ti dice che io non possa?>>
Feci spallucce in segno di risposta. Sinceramente non pensavo che lui potesse fare granché per il litigio tra e me, dato che era anche un po' a causa sua.

Veramente Ella, a causa di suo figlio, ricordi? Quello che cresce dentro di te.

<< Forse dovremmo entrare>> dissi scendendo dall'auto << non voglio fare una brutta impressione il primo giorno>>
<< Sei proprio una secchiona >> mi rispose scendendo anche lui.
Davanti l'entrata della scuola non c'era neanche un'anima il che mi stupì molto dato che di solito dovevo scapicollarmi per entrare.

Doveva essere proprio tardi.

Stavo per aprire la porta ma all'improvviso un dubbio mi assalì. Saremmo dovuti entrare insieme o forse prima l'uno e poi l'altro per non destare sospetti? Potevamo dire a tutti che stavamo insieme o ancora era troppo presto?
<< Dobbiamo entrare insieme oppure entri prima tu?>> chiesi a Dylan in preda al panico più totale, con lui era sempre tutto così complicato.

TELL ME WILL BE FOREVER||STYDIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora