La ricreazione finí e tutti gli alunni poco a poco entrarono in classe per mettersi a sedere ai propri posti. Improvvisamente, entrarono in classe, insieme al preside, Jean e Eren. Eren aveva una espressione arrabbiata e nervosa. Aveva un occhio nero e gonfio. Stringeva i denti per il dolore e guardava Jean assetato di sangue. Il suo labbro aveva un piccolo taglio dove il suo sangue rosso sgorgava fuori lasciando un filo di sangue lungo il mento.
Jean teneva il suo braccio penzolante con la mano sinistra. Forse Eren le lo aveva rotto.
Stringeva anche lui i denti per alleviare il dolore. Aveva un taglio sulla guancia abbastanza profondo. Sembrava un taglio fatto con un coltellino.
"Che sia la prima e l'ultima volta che succeda un casino del genere! Jaeger, è vietato portare armi o cose pericolose a scuola ci siamo intesi?! E tu Jean cerca di non fare confusione a tua volta! Andatevi a sedere,dannati!"
I due si guardarono e si presero il colletto in contemporanea alzando di qualche centimetro la divisa che portavano. Si poteva intravedere il coltellino conficcato dentro le cuciture dei pantaloni di Eren e un po della sua pancia. Stessa cosa per Jean.
"Stai attento a quello che fai,Jean! Non ti permettere di offendermi o di irritarmi o sono guai!'
"Tch! Chi ha paura di te mezza calzetta?! Non puoi fare come ti pare e piace!"
Ribattè il ragazzo stringendo di più il colletto dell'avversario.
Il preside li divise e li sgridò ulteriormente.
Eren lo guardò freddo mentre si leccava il sangue del labbro inferiore andandosene a posto.
Jean si tolse il sangue dal viso con la mano per poi scrollarla verso il basso riportandola sul braccio destro.Il preside se ne andò scusandosi per l'avvenuto e fece entrare la prof in classe.
"Eren,che..che cosa hai fatto?"
"Nulla! Assolutamente nulla che ti può interessare,Armin!"
Armin si spaventò leggermente, accucciandosi sul banco.
Mikasa toccò la spalla di Eren per farlo girare nella sua direzione.
"Non mi toccare,tu! Non mi fate incazzare piú del dovuto!"
"Hey! Abbassa i toni con me,ragazzino! Non trattare Armin in quel modo! Ti ha solo fatto una domanda!"
Lo rimproverò guardandolo arrabbiata. Il ragazzo non fece altro che guardare da un'altra parte ignorandola in silenzio.
Sasha e Historia, intanto, esaminavano il braccio malconcio di Jean. Sasha decise di accompagnare il ragazzo in infermeria.
Finita la lezione, tutti si alzarono per prendere il proprio zaino per poi andarsene a casa. Armin, stava a debita distanza dal ragazzo assetato di sangue. Mikasa era accanto al biondo guardando Eren, fredda come al suo solito. Il ragazzo dagli occhi smeraldo, li ignorò completamente, guardando solo ed esclusivamente davanti a se.
La squadra si avvicinò con cautela al leader chiedendo se il piano avrebbe avuto inizio oppure sarebbe rimasto in sospeso.
"Io..io sono cosi confuso! Non so cosa fare ragazzi..voi che cosa ne dite? Credo di non farcela più.."
Jean andò da lui e lo spinse contro il muro.
"Non vorrai mica dirmi che mi sono tagliato una guancia,e un braccio troncato per nulla,Armin?! Tu devi avviare questa operazione! Seriamente, hai organizzato tutto per nulla?!"
Armin lo guardò negli occhi per poi girare la testa e guardare dall'altra parte.
"..certo che no. I nostri sacrifici non sono inutili.."
"I 'nostri'? Solo io per ora ho fatto qualcosa!"
Reiner appoggiò la mano sulla spalla del ragazzo arrabbiato.
"Ora faremo anche noi qualcosa. Ma devi darti una controllata! Forza, Armin dicci cosa dobbiamo fare."
Jean si fece da parte ed Armin iniziò a spiegare il piano.Eren, tornò a casa finalmente. Tirò un sospiro di sollievo e si mise appuntato sulla porta di casa, passando una mano fra i capelli e chiudendo i suoi occhi stanchi. Era stata una giornata diversa dalle altre, ma ormai era abituato. Uccidere, squartare, stalkerare, inventare piani fino a notte fonda, ormai era rientrato nella sua Daily Routine.
Camminò verso la cucina e mise a bollire dell'acqua per farsi un thè. A quel punto, un pensiero invase la sua mente. Levi era rinchiuso nella cantina da più di 7 settimane. Perche non slegarlo per un po? Prese il filtro del thè e lo mise dentro l'acqua spegnendo il gas.
Guardò la chiave d'orata legata al suo collo e poi la strinse fino a scendere le scale ed aprire la porta. Accese la solita candela, che dava un tocco di mistero e di antico all'atmosfera, e avanzò verso il ragazzo.
"Levi-kun.."
Levi lo guardò alzando il viso verso di lui con i suoi soliti occhi spenti ornati da occhiaie scure.
"Cosa vuoi?"
"Ti va di.. venire su con me?"
Il ragazzo dai capelli corvini spalanco gli occhi per poi dimenarsi.
"Vuoi dire che mi lasci libero?"
"Questo mai. Ti solo chiedendo se vuoi venire su con me"
A quelle parole , ritornò ad essere freddo e cupo ma accettò la richiesta da parte del suo ragazzo. Lo Yandere sorrise e slegò Levi per poi aiutarlo ad alzarsi. Lo accompagnò all'inizio delle scale e chiuse la porta dietro di se spegnendo la candela con un soffio.
Quando arrivarono in cima Levi venne accecato dalla luce del lampadario. Non era abituato alla luce troppo esposta da quel giorno, figuriamoci la luce del sole. Ormai si era abituato ad osservare la fiamma della candela. Si era abituato alla scarsa luce che emetteva quella piccola fiammella.
Il ragazzo dagli occhi color smeraldo, andò a prendere due tazze con dentro il thè. Le appoggiò sul piccolo tavolo posto davanti al divano nero in pelle e
si misero a sedere sul divano ed Eren, per sicurezza, mise una manetta attaccata al suo polso e l'altra a se stesso.Accese la TV e si accoccolò a Levi, abbracciando con il braccio libero, il petto scolpito del suo ragazzo.
Angolo Autrice🔥
Ed eccoci qua! UwU
Non ho nulla da dire XD
Mi annoio :/
Qualcuno mi parli XD
Zao!
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« Io sono la tua Libertá »
Fanfiction- Yandere!Eren x Levi - - Yaoi - "Noto che Eren si comporta in modo strano ogni volta che parlo con qualcuno. Sembra che i suoi occhi si riempiono di odio..un istinto omicida verso quella persona.. " Levi Ackerman,il classico ragazzo scontroso e fre...