Nel frattempo,la squadra speciale,era ancora situata in palestra a parlare del prossimo piano che si sarebbe svolto per la totale libertà di Levi.
"Sono impressionato da come voi piccoli mocciosi mi abbiate liberato. Non per questo,vi ringrazio. Ma non vi esaltate troppo. La vera questione adesso è un'altra. Ora che mi avete liberato,che cosa avete intenzione di fare?"
Tutti i presenti stettero zitti, guardando Armin.
Il biondo aveva già un piano per la testa e con sguardo rassicurante guardò i suoi compagni con un mezzo sorriso.
"Adesso c'è un'altra parte da fare,e credo sia la più impegnativa e difficile. Ragazzi statemi bene a sentire..prima di elaborare il piano, dobbiamo conoscere il nostro nemico. Dobbiamo esaminarlo e studiarlo con estrema attenzione."
Disse Armin gesticolando con grinta,guardando i presenti con ardore negli occhi. Era determinato a portar fine a questa storia.
Erano tutti presi dal biondo, persino Levi. L'unica che non portava attenzione era proprio Historia, che guardava il pavimento con sguardo assente. Il biondo lo aveva notato.
Sapeva che stava pensando a Ymir. Al fatto che non era ancora arrivata.
Notò che la ragazza giocherellava con un anello d'oro. Probabilmente era un regalo che le aveva fatto la sua ragazza. Finito di conversare con la squadra, Armin decise di dedicarsi a Historia, che per tutta la giornata non aveva aperto bocca.
"Hey Historia, va tutto bene?"
"Mh? A-ah..si,va tutto bene."
Rispose la bionda con un sorriso che avrebbe illuso un sempliciotto in men che non si dica. Ma Armin sapeva bene che non era tutto ok.
"Non ingannarmi. Lo so che stai pensando a lei."
Le disse accarezzandole la schiena.
La ragazza dagli occhi azzurri non rispose. Si limitò solo ad abbracciare Armin, piangendo silenziosamente.
"Ho paura..ho paura che le abbia fatto qualcosa.."
"Dobbiamo solo avere speranza,Historia."
Tentò di tranquillizzarla,ma nulla.Nel frattempo Eren si era dedicato principalmente al suo piano d'attacco.
La sua sanità mentale era al collasso.
Se prima era un pazzo, ora è decisamente un assassino.
Era parecchio arrabbiato e nervoso.
Il suo Levi era stato portato via.
E i suoi due migliori amici lo avevano tradito per tutto questo tempo.
Si tolse la maglietta con grande foga, buttandola sul tavolino per poi sbattere le mani nervosamente. Le nocche della mano erano diventate bianche, da quanto faceva forza su di esse. La chiave che aveva al collo,luccicava per via della luce emessa dal lampadario. Il riflesso luccicava anche nei suoi occhi color giallo sporco. Doveva pensare e in fretta. Il suo nervoso cresceva ogni minuto e tutto quello che poteva fare, era mordersi il labbro per controllare la sua foga. Morse cosi forte da farselo sanguinare.
Si guardò intorno, alla ricerca di qualcosa.
Si diresse al piano superiore e si mise davanti allo specchio. Si stava analizzando.
"Con questo corpo, io non ho abbastanza forza."
Affermò, toccandosi gli addominali e le braccia. Mise una mano fra i capelli, appoggiandosi con l'altra,allo specchio. Guardò il suo riflesso sospirando.
"Devo allenarmi."
Si arruffò i capelli, scendendo le scale.
Era davanti alla cantina. Aprì la porta, e ghignando scese le scale.
Inspirò quell'aria di quel tipico odore di muffa. Sorrise ed espiro fiero, ricordandosi di quello che aveva fatto poco fa.
"Questa volta, sarà il macellaio ad andare a trovare il suo bestiame."
Disse, in seguito ad una risata folle.
Non era più il momento di scherzare.
Era l'ora di fare sul serio.
Guardò un'ultima volta l'anello d'argento rubato da Ymir, sorridendo.
Si stese atterra mettendo le gambe piegate, tenendo i piedi uniti.
Incominciò il suo allenamento.
Prima tappa: Addominali.***
Lavorando con fatica, riuscì a finire la prima tappa del suo allenamento. Era ricoperto dal sudore, steso in terra.
"Per oggi..basta cosi.."
Concluse, con respiro affannato.
Si alzò da terra e si pulì la schiena dai piccoli sassolini che gli erano rimasti attaccati.
Voleva a tutti i costi vedere i risultati,ma Eren non aveva ancora inteso che i muscoli non si fanno in un giorno,ma con molti giorni di allenamento costante.
Si presentò allo specchio, e si tasto l'addome. Certo, il primo giorno di allenamento non poteva dare così tanti frutti,però aveva già tagliato il suo traguardo: li bastava solamente continuare ad allenarsi.
Soddisfatto, si recò in bagno per farsi una doccia rilassante e per lavarsi tutto quel sudore di dosso.
"Levi-kun mi avrebbe già sgridato, da quanto sudore ho addosso"
Affermò, apprendo l'acqua della doccia con un sorriso.
Il suo battito cardiaco si calmò, e il ragazzo sospirò contento al solo pensiero del suo amato.
Gli occhi erano tornati al solito colore speranzoso di sempre: il verde.Levi,nel frattempo, era andato a farsi due passi,nonostante avesse poche forze. Era in prossimità di un parco, e già che c'era, poteva tranquillamente entrarci dentro. Era sera,ma non faceva freddo. Anzi, il vento era tiepido e piacevole. Lieve, accarezzò il volto del corvino, che intanto si stava sedendo in una panchina ad ammirare la mezza luna che brillava nel cielo.
Si appoggiò allo schienale, sospirando.
Era da tanto che non usciva.
Era da tanto che non stava a contatto con le persone e con la natura.
Forse con le persone un po di meno, visto che odiava quasi tutti.
Aveva bisogno di respirare, di cambiare aria.
Di ritrovare un Po' di tranquillità perduta in quella cupa cantina.
Si mise a riflettere intensamente.
Aveva realizzato, che pur amando Eren, doveva avere anche lui i suoi spazzi. Doveva anche lui avere un po di Libertà.
Vedere sempre e la solita unica persona, era diventato stressante e monotono.
Questo li fece capire anche,che non era ancora pronto per il grande passo.
Non aveva mai pensato ad un futuro prosperoso per loro due, semplicemente perché non era ancora pronto del tutto.
Erano giovani.
Si dovevano divertire e non pensare subito a quello che poteva succedere.
Ma è successo.
Eren aveva pensato troppo al futuro, cosi tanto, da prende l'anima giovane del corvino. Rinchiuso. In una cantina buia e fredda, che malapena la luce di una candela poteva non farti sbattere contro i tanti travi della stanza.La sua libertà era stata strappata via.
Un amore morboso, si era creato fra i due. Levi realizzò anche, che un amore così, alla fine, non sarebbe durato molto. Chi mai vorrebbe qualcuno di così folle?
Eppure lui lo ha scelto.
Lo sapeva, e lo ha scelto.
La parte del ragazzo innamorato voleva tornare da lui.
Ma la parte saggia, diceva di aspettare.
Era in uno stato confusione.
I suoi pensieri vennero interrotti da Armin, che si mise accanto a lui ad ammirare la Luna. Non si era accorto che era arrivato.
" Stai riflettendo, non è cosi?"
Chiese il biondo, cercando lo sguardo freddo del tipo.
" più o meno. E tu mi hai disturbato."
Affermò lui, con lo sguardo della coda dell'occhio.
"Non avevo questa intenzione.. volevo avvisarti che tra poco è ora di cena. Devi rinforzarti. Però tu intanto rifletti. Forse può aiutarti"
Disse Armin alzandosi dalla panchina e camminando in direzione dei suoi compagni.
Il ragazzo rimase a guardarlo per un Po' , e poi tornò a guardare il cielo.
Ora, solo una domanda echeggiava nella mente di Levi.Restare, e contribuire con Armin o
Tornare, da Eren. Dal suo innamorato.Libertà o Verità?
Angolo autrice 🔥
Heya,guys!
Finalmente ho postato e scritto questo benedettissimo capitolo.
Che voi ci crediate o meno, la bozza era del 23 aprile.
Bhe, dovete capirmi.
Siamo agli sgoccioli della scuola, e devo recuperare 3 materie con il 5.
Merda.
Comunque, bando alle chiacchere.
Godetevi sto capitolo e alla prossima!
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« Io sono la tua Libertá »
Fanfiction- Yandere!Eren x Levi - - Yaoi - "Noto che Eren si comporta in modo strano ogni volta che parlo con qualcuno. Sembra che i suoi occhi si riempiono di odio..un istinto omicida verso quella persona.. " Levi Ackerman,il classico ragazzo scontroso e fre...