Capitolo 3

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Eren passò la notte con serenità al contrario di Levi.
Levi non riuscì a dormire quella notte. Non poteva dormire dopo aver sentito tutte quelle urla strazianti che le erano rimaste nella mente.
Alle prime luci dell'alba, Eren si svegliò. Non poteva aspettare un minuto di piú, doveva liberarsi del corpo.
Si alzò e andò a lavarsi la faccia per poi mettersi una tuta di colore blu con tatuato sulla felpa nel lato sinistro, il famoso simbolo della scuola,ovvero,le ali della libertà. Si mise delle scarpe bianche e uscí di casa. Prese una pala e un sacco nero per poi dirigersi verso la casetta.
"Buongiorno,cara!"
Disse al corpo senza vita della ragazza.
"Tranquilla, oggi avrai la tua sepoltura! Non sei felice?"
Prese il sacco e lo avvicinò alla ragazza. Tolse i coltelli che erano conficcati nel cadavere e li mise sul banco da lavoro li vicino. Prese in braccio la ragazza e la buttò dentro il sacco senza minimo rispetto. Chiuse il sacco con un filo di nylon e se la mise in spalle. Tenendo con la mano sinistra il cadavere, prese la pala con la mano destra e chiudendo la porta dando un colpo con il piede, si avviò verso il cuore della foresta.

Erano le 4:30 della mattina ed Eren aveva fatto gran parte del lavoro. La buca era abbastanza profonda da nascondere almeno 2 corpi. Piantò la pala nell'erba, prese il cadavere, e lo buttò facendolo cadere nell'oscurità della terra. Diede un ultimo sguardo al cadavere e riprese la pala in mano per poi sotterrare il tutto. Poco a poco la luce dell'alba si fece più intensa colorando i suoi occhi di un verde elettrico. Come ogni mattina, Eren, si mise a fare joggin prima di andare a scuola.
Passarono le ore e dopo essersi fatto un'ulteriore doccia, decise Di andare a trovare Levi nella cantina. Scese le scale piano piano ed aprí, con la chiave che teneva al collo, la porta della cantina.
"Levi-kun sta ancora dormendo..Ma non ha dormito molto..si capisce fin da subito. Vorrà dire che aspetterò il suo risveglio.."
Mise le gambe incrociate mettendo le mani sulle gambe e iniziò a fissarlo con un leggero sorriso sulle labbra.
Iniziò a toccarli i capelli e il viso pallido del corvino.
Il povero ragazzo legato, infastidito dalla luce del sole, che filtrava dalla porta, iniziò a fare dei piccoli mugolii. Segno che si stava svegliando.

Levi, aprí lentamente gli occhi e si trovò di fronte Jaeger. Dallo spavento sobbalzò alzando la testa portandola indietro.
"Da quant'è che sei qui,Eren?!"
"Oh tranquillo, da qualche minuto. Mi piace fissarti e osservarti. Mi piace averti tutto per me"
Li rispose il ragazzo dall'abbigliamento scolastico.
"Ti ho portato la colazione. So che non è il massimo ma almeno ti sfami.."
Levi guardò la brioche che Eren li aveva portato. Sembrava guardare la brioche come se fosse l'ultimo alimento esistente sulla terra.
"Hai fame vero? Meno male che ci sono io che ti porto da mangiare. Cibo..acqua.. Un ragazzo che ti ama.. Che cosa vuoi di più?"
"La mia libertà. Ecco cosa. Voglio di nuovo la mia vita di prima!"
Eren imboccò Levi e lo guardò dritto negli occhi per poi rispondere al corvino.
"Sono io la tua libertà. Non hai bisogno di niente. Non hai bisogno di nessun'altro. Io sono la cosa di cui hai più bisogno. Ma tu non lo capisci,Levi."
Sembrava dirlo con un tono di voce molto serio e deciso.
Levi non seppe altro che dire un semplice "Tch" per poi guardare altrove.

"Sono quasi le 8.. Devo prepararmi ad andare a scuola. A dopo,Levi-kun. E rifletti su ciò che ho detto."
Eren, si girò e chiuse la porta a chiave lasciando Levi,ancora una volta, perplesso e confuso.
Lo yandere prese il suo zaino, uscí di casa, e si affrettò ad andare a scuola.

Angolo Autrice🔥
Buon pomeriggio,belli!
Oggi il capitolo è leggermente corto. Ma meglio cosi, almeno vi sale un po di suspence uwu
Volevo farvi una domanda
Per la prossima fan fiction che scriverò.
Eremin o Rivetra?
Fatemelo sapere!
A presto.

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