Capitolo 20

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La forza di Eren era sovrumana. Era davvero diventato molto più forte,rispetto a mesi fa. Molto più virile di corpo. Riusciva a tenere testa a Reiner che era il doppio di lui. Sia in forza, che come corporatura.
Ma il ragazzo era a un livello superiore rispetto allo yandere.
"Togli..quelle mani giganti da cavernicolo ..da me!"
Replicò il ragazzo con qualche parola soffocata. Il suo viso si stava facendo rosso, ma non dalla rabbia.
"Avanti! Che aspettate!? Picchiatelo!"
"No, Reiner! Non è nei piano! Dobbiamo solo legarlo ora! Dobbiamo portarlo alla Polizia! Non picchiarlo!"
Ordinò Armin urlando contro di lui.
"No no no, non esiste! Deve pagare per quello che ha fatto ai nostri compagni!"
"Per una volta sono d'accordo con Reiner! Ha ucciso più persone lui, che un serial killer. Apparte che lui è un Serial killer ormai!"
Jean, assecondò Reiner, e si avvicinò al ragazzo, rimboccandosi le mani.
Lo yandere cercava in ogni modo di ribaltare la situazione. Cercava lo sguardo del corvino, per un aiuto.
Ma Levi era troppo confuso e shoccato per agire.
Dov'era finito il suo istinto?
Che si fosse indebolito, in quelle settimane?
Insomma, da dove derivava la sua forza? Da Eren?
Per lui, Eren, era una fonte di ispirazione. Un punto di riferimento. Una spinta di forza. E adesso , che vedeva tutto crollare, era arrivato a tal punto di arrendersi. Non si sarebbe mai liberato di lui.
Nè della sua possessività, nè del suo amore.
Doveva pensare a queste genere di cose proprio adesso?
Jean iniziò a dare pugni nel torace e nello stomaco del giovane.
Resisteva, resisteva dopo i colpi subiti, cercando di agonizzare il dolore stringendo i denti.
Reiner non si tirò indietro.
Cominciò a girargli il braccio dietro la schiena,cercando di creare dolore al ragazzo. Se usata troppa forza, poteva rompersi.
Eren tirò un urlo e affiondò i denti aguzzi nel braccio con cui era stato bloccato. Provò a morderlo più volte strusciando la bocca a destra e a sinistra per penetrare meglio e per far uscire il sangue.
Il forzuto, gemette dal dolore. Tentò invano, di prendere la testa del moro tirandogliela indietro. I suoi denti erano incastonati nel braccio. Aveva beccato il punto del tendine.
L'altro, continuava a dare calci e pugni per tutto il corpo, fino ad arrivare alla faccia.
"Basta,Jean! Stai esagerando!"
Urlò il biondo, cercando di bloccargli le braccia dal didietro.
Il moro scagliò Armin in terra. Pochi secondi dopo arrivò Mikasa che riuscì a bloccarlo e a metterlo al muro.
Reiner continuò il lavoro.

Il labbro inferiore di Eren, era spaccato. Sgorgante di sangue,mollò la presa e si staccò dal braccio di Reiner.
Riflette su come agire. Ci voleva astuzia con lui,non forza. Bisognava ribaltare la situazione, se non si voleva fare una brutta fine.
"Rifletti,Eren. Ti serve un piano.
Con le braccia non sei un gran che.
Ma hai ancora le gambe a tua disposizione! Si, ho la soluzione! È perfetta."
Dopo il ragionamento eseguito, il sociopatico tirò su le gambe e le mise dietro quelle di Reiner. Trovò il punto di cedimento delle gambe sotto il ginocchio, e spinse con la punta del piede su di esso.
Il corpo del giovane reagì di istinto, e cadde all'indietro, lasciando così Eren, libero di muoversi.
"Maledetto sacco di carne putrefatta! Se non ti ho ucciso prima, lo farò adesso!"
Tirò fuori il coltello,prese la mira puntando verso la testa e caricò la mano. Reiner cercò di fermarlo con tutte e due le mani. I due tremavano, da quanta forza avevano.
"Pagherai per tutto questo, Jaeger! Tu e le tue manie da psicopatico!"
"Tch, stai zitto e muori! Tieni i tuoi discorsi per Dio e per quando andrai all'altro mondo! Avrai più fiato da sprecare con lui invece che con me!"
Ribattè il ragazzo dagli occhi giallo sporco, forzando di più. Il coltello scese, e adesso era mirato alla gola del ragazzo.
Improvvisamente, lo yandere si ritrovò la schiena in fiamme dal dolore. Sasha e Historia avevano fatto del suo. Pezzi di vetro. Avevano usato i pezzi di vetro della finestra per fargli dei tagli nella schiena. Alcune schegge erano rimaste dentro il corpo, e scoppiavano ogni volta che Eren faceva un momenti brusco. Il sangue schizzava per aria finendo per terra, macchiando i vestiti di Reiner.
Il dolore, ora, era come se non esistesse. Si girò di scatto verso le due ragazze,facendo muovere il vetro dentro la sua schiena, penetrando sempre di più. I suoi occhi gialli erano puntati verso di loro.
"P..puttane!"
Ringhiò feroce, mostrando i canini sporchi di sangue.
"Vi ammazzo tutti. Dal primo all'ultimo! Tutti,cazzo! Tutti!"
Un grande urlo di forza, era emerso dal corpo di Eren. La sua forza si era duplicata sovrastando quella di Reiner. Il ragazzo sottomesso, stava cedendo a tale forza. Il coltello di avvicinava sempre di più alla sua gola.
La punta di ferro, si era posata.
"Fine..dei giochi!"
Con questa ultima frase ad effetto, conficcò l'arma nel pomo d'Adamo di Reiner. Le braccia caddero. Le forze lo avevano abbandonato.
"Muori"
Levò l'arma, per poi rimetterla con più forza dentro il suo corpo.
"..muori!"
Ripeté l'azione ,scendendo nel cuore.
"Muori!"
Facendo roteare il coltello nella mano, lo infilò dritto nel cranio,aprendolo.
Dagli urli strazianti , al suono del cranio in fase di rottura.

Il team era spacciato.
Nella stanza ora solo il silenzio faceva da colonna sonora della scena. Era freddo e buio.
La luce della lampada stava iniziando a lampeggiare,come se si stesse fulminando.
Il sangue liquido, iniziava a prendere la forma di un lago.
Lo yandere respirò quell'aria.
"Non c'è niente di più buono, che l'odore del sangue fresco di un omicidio appena compiuto."
Disse soddisfatto alzandosi da quello che ne resta di Reiner.
"A chi tocca? Su, non siate timidi."
Prese Reiner e con forza lo legò insieme a Connie.
"Non sono adorabili? Sarebbe perfetto per Natale come vischio"
Affermò lui con una sonora risata.
"Ma parliamo di cose serie..chi di voi è il prossimo? Tu, historia? Non vuoi riabbracciare la tua Ymir?"
Historia deglutí piangendo.
Il corvino, aveva assistito a tutto e non era intervenuto. Era come paralizzato dalla sua presenza.

" di chi è la colpa di questo bordello?
Mia? Sua? Di loro?
Ho assistito a tutto ciò, e non ho detto una sola parola,non ho alzato un dito da quando lui è qui.
Sono paralizzato. Sono disorientato.
Non ho agito perché lui mi fa paura, o non ho agito perché lui è Eren, il mio ragazzo?
No..è da sciocchi pensare una cosa del genere. Dovresti parlarne prima che succeda qualcos'altro di orribile.
Levi, queste persone in parte ti hanno salvato e adesso devi decidere tu cosa fare.."

"Stai lontano! Vai a farti fottere sociopatico! Non sei più quello di una volta"
Bacchettò Mikasa, schierandosi.
"Ma fammi il piacere. Ho sempre avuto questa natura da serial killer, e solo ora la noti? Bhe colpa tua. Sei stata tu a starmi vicino. Non sono mai cambiato, ho solo tenuto nascosto la mia vera natura. Ti eri innamorata di un serial killer e adesso gli vai contro, dicendo che è cambiato. Oh, povera Mikasa..in queste cose..non ci hai mai azzeccato."
Contrattacò il ragazzo, avvicinandosi a lei di soppiatto.
I due erano fermi, l'uno di fronte all'altro. Gli sguardi erano inchiodati verso loro due.
Mikasa fece un segnale alle due ragazze , dietro la schiena, per fare in modo che scappassero.
Le due lo avevano capito ma, ingenuamente iniziarono a correre via spudoratamente davanti ad Eren, facendo cosi scattare l'allarme nella sua mente.
"Ma come..scappano da me? Ahh~ sei stata tu a farglielo capire! Stavo giocando con te ma..."
Prima di concludere la frase, tappò gli occhi a Mikasa e la fece sbattere per terra, tenendola ferma.
"...ma forse dovrò ancora aspettare un bel po' prima di giocare con te."
Lo yandere scattò fulmineo da Historia e Sasha.
La corvina non era una ragazza facile da abbattere. Si rialzò subito, e incominciò ad inseguirlo.

Il moro si era accorto della presenza della corvina. Tentò in tutti i modi di darle degli ostacoli ma niente. Riusciva a deviarli.
Nel frattempo, le due correvano più veloce che potevano per scappare dalle sue grinfie.
"Sasha! Le scale attenta!"
Sasha, che era davanti alla bionda, non vide le scale, e scivolando per gli scalini, prese una testata cosi forte da farle perdere i sensi.
Historia corse da lei, tentando di svegliarla chiamandola e scuotendola.
La ragazza era svenuta.
"Mikasa sta tenendo testa ad Eren noi cosa facciamo?!"
Chiese Jean preoccupato.
"Non volevo arrivare a ciò.."
Affermò Armin, aprendo una valigetta che si era portato dietro.
Dentro c'erano delle pistole.
"Jean,prendine una forza."
Disse in tono serio il biondo.
"È l'ora di farla finita."
Replicò lui, caricando la pistola.
"Aspettiamoli, teniamo d'occhio Levi. Il resto del piano lo sai già."
La situazione era drastica.
Da semplice combattimento corpo a corpo, ad armeria pesante.
Ymir, Reiner e Connie sono fuori gioco.
Eren è inseguito da Mikasa mentre Sasha ha perso i senti con Historia accanto. Armin e Jean, armati.
E infine Levi, l'unico paralizzato da tutto ciò.
La morte dagli occhi gialli gioca con gli umani mortali.
Tutto va secondo i piani di Eren:sterminare tutti e riprendersi Levi.
Mentre le speranze di Armin, calano.
Solo il fato,sa chi vincerà

Angolo autrice 🔥
Heya guys!
Eh si , oggi doppio capitolo.
Forse un Po più lungo degli altri.
Bhe, dovevo buttare giù le idee per il capitolo prima che me ne dimenticassi 😂
Ma ho tutto archiviato nella mente.
Wow, ho scritto fino all'01:24 di notte.
Mh, record personale.
Comunque vi anticipo che la storia sta per finire MA calma.
Non sarà finita del tutto 🌚
Vi lascio immaginare e alla prossima!

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