L'invito

5.2K 195 13
                                    

-Non ci credo!- Lorna saltò sul letto arrabbiata e premette il cuscino contro la faccia, urlando per la frustrazione.

-A me è toccato Danny.. L'uomo più noioso sulla faccia delle Terra, le sue battute erano penose e tutti noi eravamo imbarazzati per lui. Per non parlare dei suoi flirt e il suo alito.. Dio! E poi ci sei tu, che hai fatto il giro  con la fondatrice! La quale non solo ti ha scortato nella sua stessa azienda, ma ti ha anche invitato ad una festa privata.- Finita la sua ennesima conversazione invidiosa, tornò a stendersi sul materasso e premette con ancora più forza il cuscino contro la faccia, soffocando i suoi lamenti.

-Diamine è stato un giorno fantastico.- Constatai io, ignorando il suo patetico teatrino. Lorna mi raccontò che Danny gli aveva mostrato gli uffici, la mensa, la sala meeting e la sala conferenze, ma non si era limitato ad essere una buona guida, ci aveva provato con tutte le ragazze quel giorno, collezionando due di picche come regali di compleanno.

-Raccontami di lei.- Si alzò con uno scatto dal letto, incrociò le gambe e strinse il cuscino fra le braccia, la sua espressione curiosa e la posizione nella quale si era messa, mi ricordarono una bambina che attende impazientemente un racconto di fantasia meraviglioso, qualcosa di magico, che solo in pochi sono in grado di raccontare.

-È una donna intelligente, molto affascinante, ed altrettanto potente. È bellissima, credo sia l'unica donna a non avere difetti.. Emana una luce calorosa, qualcosa di indescrivibile.- Quando ebbi finito di raccontare, mi accorsi del mio sguardo perso nel vuoto, stavo fissando un punto impreciso nel muro, ma non vedevo il bianco delle pareti, bensì lo sguardo abissale di Alex, i suoi capelli corvini ondeggiavano da spalla a spalla, il suo sorriso luminoso, coronato dalle labbra carnose e le guance arrossate con un po' di cipria.

-Wow..- Commentò sarcastica. Mi guardava a bocca aperta, le sue pupille si erano ingrandite e aveva alzato le sopracciglia, classico sguardo stupito di Lorna.  
-Adesso sono ancora più invidiosa. Grazie tante.-

-Che c'è? Me l'hai chiesto tu!- Le dissi ridendo e le lanciai una penna che trovai casualmente sulla scrivania -Vuoi che menta? Okay allora è una persona orribile, il suo alito sa di sbobba, ha gli occhi torti ed ha anche il naso ricurvo.-

-No, no. Ora non ci credo più, perché prima hai parlato di lei come una Dea intoccabile, adesso non puoi mentire e dirmi che assomiglia a una barbona, non lo rendi credibile.- Lorna apparve davvero offesa e la capì, chiunque avrebbe voluto essere al mio posto, ma al contempo era anche divertita e dopo qualche battibecco amichevole, scoppiammo a ridere e mi distesi accanto a lei, poggiando la testa sul cuscino stretto fra le sue braccia.

Aspettavo impazientemente l'invito da parte di Alex, erano passate a malapena ventiquattro ore, ma già non stavo più nella pelle di afferrare quel pezzo di carta, con il mio nome scritto sopra e poter dire a me stessa che non era stato un sogno.

Quel pomeriggio trascorreva lento e noioso, così decidemmo di movimentarlo un po', guardammo un film, mangiando pop-corn al cioccolato e bevendo bibite gassate.
Durante tutta la pellicola pensai e ripensai ad Alex, a quell'incontro magico, avete presente quei giorni in cui non sapete perché, ma l'aria accarezza la pelle in maniera diversa, la sfiora con una mano gentile, lasciando il ricordo indelebile nel tempo.

Mentre stavamo guardando il film, Lorna iniziò a parlare di Alex, come se potesse leggermi nella mente.
Scherzò su di lei, sul modo in cui parlavo di lei e dell'espressione che adottavo mentre pensavo a lei, così infine finimmo per "googlarla" su internet.

Anche il web parlava bene di lei, delle sue numerose imprese, delle sue infinite conquiste, anche lei in più di un'intervista si definiva una donna di Mondo.
Lorna se ne uscì con un commento esplosivo, del tutto inaspettato.

-È lesbica...-

-Che... che significa?- Domandai balbettando.

-Eh che significa.. che le piacciono le donne.- Rispose con talmente tanta semplicità, da lasciarmi sconvolta. Non ero una bambina e sapevo benissimo il significato del termine, ma non capivo perché fosse associato ad Alex.

-Alex Vause è fieramente lesbica.- Concluse Lorna fissando ancora lo schermo incredula, in effetti anch'io ero sbalordita da tale ammissione. Non avevo pensato neanche per un secondo che ad Alex interessassero le donne, forse per la mia prematura età, per le poche esperienze che avevo in amore, l'unica che avevo coltivato era stata una storia durata qualche mese con Larry, un ragazzo conosciuto a scuola, il quale mi aveva invitato al ballo scolastico.
Lui era stata la mia prima volta, ma dopo qualche mese il nostro amore aveva iniziato a scemare. Non ero innamorata di lui, ma è stato comunque una pezzo importante della mia vita.

-Questa è lei?!- Domandò ancor più sbalordita Lorna davanti ad una foto della corvina.
Era un servizio fotografico per Vogue, nel quale esponeva la sua abbagliante bellezza.

-Diamine adesso capisco perché parli così di lei.- Le sue labbra non accennavano a chiudersi, era affascinata da quella donna tanto quanto me. Mi confortò sapere di non essere l'unica persona rimasta abbagliata da Alex.

-Chiudi la bocca o ti entrano le mosche.- Le spinsi la mascella fino a riunire quelle labbra rosso fuoco.
Mentre aliena scorreva le foto di Alex, scatto dopo scatto, qualcuno bussò alla porta.
Il rumore del legno risuonò nell'appartamento, risvegliando la speranza che lentamente diventava sempre più sfocata.
Poteva essere l'invito che stavo aspettando da una notte intera.
Mi alzai in un balzo dal divano e corsi verso la porta, la aprì con eccitazione e un sorriso stampato sul volto.

Invece di ricevere il mio invito, dovetti firmare stupide raccomandate e mi consegnarono delle bollette arretrate.
Rientrai in casa sconsolata e mi lasciai cadere sul divano, lasciando il malloppo di carte sul tavolo davanti a me.

Stavo parlando tranquillamente con Lorna, quando lei fece una cosa che normalmente odierei, ma in quell'occasione non fu così. Poggiò i piedi sul tavolino davanti a noi, era una cosa che mi mandava su di giri, ma se non fosse stato per quell'odioso gesto non avrei mai notato la carta nera che sbucava dal malloppo di bollette e raccomandate.
Mi sporsi velocemente in avanti e afferrai la carta fra le mani, sotto gli attenti occhi di Lorna.

Era un semplice cartoncino nero, con una scritta stampata in bianco e corsivo.

Invito riservato a Piper Chapman.
Non vedo l'ora di approfondire la nostra conoscenza..

-Woo!- Lorna battè il dorso della mano sul cartoncino e, presa dall'eccitazione si lasciò andare a movimenti scombinati e bizzarri versi emessi con le labbra -Qualcuno ha fatto colpo.-

-Smettila Lorna. È solo un invito.- Guardavo quel pezzo di carta fra le mie mani e mi sentivo esattamente come avevo immaginato: splendidamente emozionata.

-Non vede l'ora di approfondire la tua conoscenza.- Marchiò con aria maliziosa il verbo e susseguì uno sguardo malandrino, che aveva tutto da dire.

-Lorna piantala. Alex Vause mi farebbe soffrire e io non voglio stare male. Sono contenta di poter prendere parte ad un evento tanto importante.. Tutto qui.- Girai e rigirai quel cartoncino fra le mani... Nemmeno io credevo a quella convinzione che mi ero imposta, ma fu un modo per deviare l'argomento e tornare a mangiare pop-corn al cioccolato.

ProhibitionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora