Un ballo finale

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-Questa non è la tua fottutissima proprietà.- Mi urlò contro Alex, era più alto il suo tono di voce, che la musica nel locale.
Grazie a Dio c'era il tavolo a separarci altrimenti ci saremmo già picchiate, o chissà forse fatto l'amore.

-Indovina un po', qui il potere di Alex Vause non conta un cazzo.- Le gridai contro, sporgendomi verso di lei. Afferrai la prima cosa che mi capitò fra le mani, non guardai nemmeno cosa avevo preso, mi limitai a scagliarlo contro di lei.
Alex si spostò miracolosamente e il bicchiere si frantumò a terra, sotto gli sguardi allibiti di Nicky e Lorna.
Entrambe cercavano di calmarci, ma era come se io ed Alex fossimo in una stanza da sole.
Le loro voci non ci toccavano minimamente, alle nostre orecchie non ne arrivava nemmeno l'eco.

-Eppure il mio potere ti piaceva quando ti fottevo!- Mi ritirai indietro, le sue parole mi colpirono veloci come un treno.
Inconsciamente aveva appena ammesso che il nostro era stato solo sesso.
Lei notò un disappunto nei miei occhi e il suo atteggiamento da dura si sciolse in un secondo, era già pronta ad afferrarmi per mano e correre a casa sua per fare l'amore, se non avessimo già ceduto in macchina.

Non potevo permettere ai suoi occhi di attirarmi a lei come una falena attratta dalla luce, così presi un bel respiro e ritrovai la forza di ribattere, ma stavolta senza rabbia.
Mantenni un tono piatto, come se fossi troppo stanca per combattere una battaglia di tali proporzioni.

-Sai che c'è Alex.. Tu non puoi parlarmi così... non puoi perché sei stata tu a chiudere con me, quindi non puoi atteggiarti come se fossi tu quella ferita.- Il mio sguardo indugiò sul suo, non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso, ma se mi soffermavo troppo a lungo su di lei, sentivo un bruciore nel basso ventre.
L'attrazione fisica era un fattore fatale.
Dovevo evitare di pensarci, concentrarmi sulla rabbia che mi aveva sorpresa nello corridoi.

-Perché pensi che per me sia facile? Credi ancora che sia stato solo un gioco?- Sbuffò sarcastica e incrociò le braccia al petto in un istintivo moto di collera

-Ti voglio tutta per me e ho paura, dopo tanto tempo ho paura, perché ciò che sento per te supera i confini di ogni altro sentimento.. Ma so anche se prima o poi ti spezzerò il cuore. Ed è per questo che desidero  tu esca con Larry. Con qualcuno migliore di me.- Nicky e Lorna assistevano alla nostra discussione come spettatori sotto al palco. Dopo che Alex ebbe confessato che provava qualcosa per me ci fu un attimo di silenzio, dopodiché Lorna sussurrò qualcosa all'orecchio della riccia e se ne andarono in punta di piedi, lasciandoci sole.

Mi sistemai la gonna del vestito e mi sedetti sul divano dietro di me, alzai timidamente lo sguardo e feci cenno alla corvina di sedersi accanto a me.
Si avvicinò con movenze sensuali; quella scintilla di rabbia faceva risaltare il suo sensuale corpo, già innatamente attraente.

-Per me sarebbe un onore farmi spezzare il cuore da te.- Bisbigliai al suo orecchio con tono da bambina, come un adolescente che si avvicina imbarazzata alla sua prima cotta.

Gli occhi di Alex scintillarono contro i miei, non disse niente, accennò ad un fuggevole sorriso che ho impresso nella mente come una vecchia fotografia, una di quelle sgualcite che custodisci nella tasca dei jeans, o dentro al portafoglio.

-Balla con me.- Disse con tono autoritario, lo stesso che aveva usato nei nostri primi incontri, ma quella volta fu più dolce, più sciolto.
Mi fede la mano, esitai prima di avvolgere le mie dita alle sue e incamminarci verso la pista da ballo.
Con Alex era così... Non avevi mai una risposta certa, dovevi interpretare i suoi enigmatici gesti, o i particolari comportamenti. Era tremendamente difficile, ma allo stesso tempo ammaliante.
Come un progetto architettonico: ci vogliono anni per costruirlo, bisogna stare attenti alle rifiniture, agli ornamenti, ma poi quando è terminato, tutti ne rimangono estasiati e lo guardano a bocca aperta.
Ecco io mi sentivo così, una piccola persona che ammirava appassionatamente un pezzo d'arte inestimabile.

La musica era alta nel locale e suonavo per lo più rock, o quelle stupide canzoni senza senso che pompano le casse in  discoteca.
Io ed Alex ci guardammo attorno, stavano tutti saltando in massa e agitavano le mani al cielo, andando a ritmo.
Ci stringemmo al centro della folla, ritagliammo uno spazio per noi, eravamo come in una bolla dove nessuno poteva entrare.

Feci scivolare le braccia attorno al suo collo e lei poggiò gentilmente le mani sui miei fianchi e ricordo vividamente che il suo tocco smosse la mia anima.
I nostri occhi si scrutavano a vicenda, facevamo l'amore soltanto guardandoci.

Immersi la testa nell'incavo del suo collo e mi lasciai cullare dal dolce profumo dei suoi capelli, le sue dita percorrevano i bordi del mio vestito, mi stringeva a se e canticchiava nel mio orecchio una sinfonia lenta.
Mantenni gli occhi chiusi, non sentivo più la musica tartassare le mie orecchie, c'era solo il suono della sua voce a scaldarmi.

Quello fu il primo momento in cui pensai di amarla.
Non mi ero mai innamorata, non conoscevo i dolori e i piaceri di quel sentimento, ma so che assomigliavano tanto a lei.

-Io non voglio il cortile.- Disse improvvisamente -Non voglio neanche essere madre. Non mi piace l'idea del matrimonio, so che mi sentirei incatenata e rovinerei tutto.- Passò una mano fra i miei capelli, la guardai negli occhi, cercavo di interpretare le sue parole, ma l'unica cosa che riuscì a dire fu

-Allora non voglio tutto questo neanche io.-

-Invece si. Piper tu lo vuoi. Ti conosco abbastanza da poter dire che la casa dei tuoi sogni ha un grande giardino, dove i bambini potrebbero giocare.. Saresti un'ottima madre. E sono sicura che l'abito bianco ti renderebbe bellissima, oltre che felicissima.- Continuava ad accarezzarmi i capelli, mentre io scuotevo la testa in segno di protesta.
Ero troppo giovane per pensare alla mia vita futura, ma non volevo andare avanti sapendo che lei non ci sarebbe più stata.
Avrei rinunciato a tutto per lei, ma Alex non mi avrebbe mai permesso di precludermi qualcosa per lei.

-Piper noi apparteniamo a due Mondi diversi e saremo in continua rotta di collisione. Io e te un giorno all'altro ci distruggeremo.- Scosse la testa più forte di me, i suoi capelli volarono da una parte all'altra e i suoi occhi diventarono lucidi, velati da un leggero strato di lacrime
-Non ti permetterò di essere ciò che non sei per colpa mia e non farò questo nemmeno a me stessa.-

Mi distaccai lentamente da lei mantenendo un contatto visivo. Afferrai la sua mano con dolcezza e accarezzai il dorso con il pollice, sicura che non avrei mai più trovato cotanta perfezione.

-Addio Alex.- Mi voltai di scatto e camminai via velocemente, mentre sentivo le lacrime rigarmi il volto e le voci urlanti tornarono a martellarmi la testa, mentre mi allontanavo non solo dal locale, ma anche da lei.

......

Provo a ripubblicare perché mi hanno gentilmente fatto notare che non era possibile commentare il capitolo.
Spero che adesso sia possibile 😘
Grazie mrsmraxiai  :) ❤️

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Niente ragazzi mi avete già contatta in molti dicendomi che non riuscite a commentare.. non so perché e mi dispiace per l'inconveniente😫
Se volete potete scrivermi nei messaggi privati, ascolto volentieri i commenti di ognuno di voi.❤️

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