Sesto giorno - 2

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Se era partita quella suoneria, significava soltanto una cosa. Scocciatori.
Sul divano non c'era nessuno, di sopra sentiva scrosciare dell'acqua. Mike agguantò il cellulare. Guardò il display. «Infatti...»
Un minuto più tardi stava dicendo: «Greedy, ne è sicuro?»
«Anche adesso, Sawyer, anche adesso. O il suo amico si dà un contegno o chiamo la polizia.»
«Mi fa solo un piacere. Casa mia dovrebbe essere vuota in questo momento.»
Quello però non lo stava a sentire. «Per poco a Margaret non le prende un colpo. In giardino. Mezzo nudo. Che vergogna, Sawyer.»
«Stia calmo. Arrivo subito.» Spense la comunicazione.
Christine era in alto sul pianerottolo, coperta solo da un sottile asciugamano bianco. Le stringeva i seni, ricadeva sulla parte alta delle cosce. Senza occhiali era ancora più bella.
«Problemi?»
«I vicini. Devo andare a controllare, Christine.»
Lei lo fissò. «Non credi che dovremmo parlare, prima?»
«Fidati, è un pessimo momento.»
La sua segretaria scese le scale in silenzio. Si sedette di fianco a lui. Guardò le proprie mani, poi incrociò il suo sguardo. Non disse nulla.
«Christine...»
«Se devi andare, va pure.»
Cinque minuti dopo stava per uscire. Si girò verso di lei.
«Perché non vieni con me?»


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