Ammetto di essere pessima nelle manifestazioni di affetto e felicità. Quando a scuola veniva il tempo di scrivere le dediche sugli annuari, mi ritrovavo sempre a fissare lo spazio bianco con una penna in mano, scervellandomi per scrivere qualcosa di decente. Alla fine, la risolvevo con la classica scritta "buone vacanze" e un disegnino (anche se sarebbe meglio definirlo scarabocchio).Tuttavia, adesso non posso cavarmela con una frase scontata e una rana/pulce/pomodoro disegnato in fretta e furia, per cui devo proprio trovare un modo per esprimere quello che provo.
Ma come si fa? Come si fa a dire che vorrei abbracciare uno per uno tutti quelli che hanno letto e votato la mia storia? Anzi no, abbracciare no, sembrerei una maniaca. Una stretta di mano? E ma che tristezza. Una bella pacca sulla spalla? Ci può stare, ma poi sembrerei una che cerca di aiutare qualcuno a cui è andato un boccone di traverso. Un gran bel sorriso luminoso e un bel piatto di patatine fritte fumanti? ECCO. Si, ecco così è perfetto.Allora, la domanda è: come faccio a dire che vorrei sorridere a ognuno di voi e offrire delle patatine? Come faccio a trasmettervi la mia gratitudine? I semplici grazie non bastano, e che cacchio. Sono anche scontati. E io non voglio dire qualcosa di scontato a chi si è preso la briga di leggermi, di farmi sentire così realizzata e felice, a chi mi ha dato consigli, a chi mi ha sostenuto e mi è stato vicino.
Mannaggia, è davvero difficile e non so proprio come risolvere questo problema. Che faccio? Vi dico solo grazie? Uso solo sei lettere per compattare tutto l'affetto, tutta la gratitudine che provo nei vostri confronti? Eh, diamine, non vedo alternative.Perciò... GRAZIE, grazie di cuore.
Uffa però.Inoltre volevo avvisarvi che... ho finito la revisioneeee! Gioia e gaudio, temevo di metterci secoli 😂
Spero di rivedervi quando scriverò un'altra storia (magari la continuazione di questa, magari no).
Ciao! 🍟🍟🍟
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Il segreto dei McClarke
WerewolfInghilterra, fine 1800. La famiglia Whisper, caduta in rovina, non avrebbe mai pensato di risollevarsi dalla perdita del sostegno economico del loro capofamiglia, finché la severa madre non annuncia il fidanzamento con il vedovo Henry McClarke. La d...