hold me tight 「BTS」

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다섯

Aprì gli occhi solamente quando alcuni tiepidi raggi solari, filtrando tra le grandi veneziane della stanza ancora chiuse, non le solleticarono il volto, costringendola a svegliarsi. Si massaggiò piano la fronte, allungando poi braccia e gambe per stiracchiarsi, rimanendo piacevolmente avvolta tra candidi guanciali.

Solamente quando si mise a sedere sul bordo del letto Euna dovette fare i conti con il suo stanco e provato viso, che vide riflesso nel grande specchio della camera. I ricordi della notte precedente le parvero così sfocati da sembrarle surreali e lontani: c'erano le parole di Jin, quelle di Hoseok, lo sguardo furioso di Taehyung e quello di tanti altri volti sconosciuti che non avevano fatto altro che osservarla per tutto il tempo, dall'alto in basso.

E poi c'era quel marchio indelebile sul suo polso sinistro, che diede autenticità ed effettiva concretezza a tutti quelle parole e quei volti che Euna sperò davvero di aver solamente sognato. Si alzò di scatto, appoggiando i piedi nudi sul pavimento di parquet della stanza, indossando in fretta e furia il suo consueto completo grigio, cercando di sistemare la cravatta nel modo più ordinato possibile, ravvivandosi infine i lunghi capelli corvini con l'aiuto di una grossa spazzola.

Tornò quindi a fissare la sua figura riflessa allo specchio, non certo compiacendosi del risultato ottenuto, avvicinando incerta due dita alle estremità delle labbra per provare ad abbozzare un sorriso, fallendo miseramente nell'intento.
Il magico orologio da parete segnalò lo scoccare delle otto e la voce squillante della professoressa McGranitt la convinse presto a lasciare la stanza per raggiungere il più velocemente possibile l'aula di "Storia della magia".

Le lezioni della mattina trascorsero fin troppo in fretta per la mente alquanto distratta di Euna, che si ritrovò, quasi senza accorgersene, nella grande biblioteca della scuola con una quantità esagerata di libri ed appunti sparsi alla rinfusa sul tavolo che chiedevano di essere rimessi in ordine il prima possibile. A nulla era valso il tentativo di Wendy di provare a mettere mano a quella quantità infinita di fogli; dopo averla ringraziata a dovere per il pensiero fin troppo gentile, Euna era riuscita a convincerla senza troppi sforzi a desistere, scacciandola bonariamente dal tavolo ed ordinandole in tono materno di non saltare nuovamente la cena a causa sua.

—  Anche tu dovresti venire a mangiare Euna, — le aveva fatto notare la sua migliore amica, prima di alzarsi dalla sedia sulla quale era rimasta immobile per tutto quell'intenso pomeriggio, per mettersi a raccogliere le poche cose dal tavolo e caricarsi poi lo zaino in spalla.

Euna non poté fare altro che sorriderle bonariamente, confidandole di avere una scorta segreta di cioccorane nascosta sotto il letto della sua stanza pronte ad aspettare il suo rientro.
Una bugia bella e buona, ma necessaria per non far preoccupare Wendy più del dovuto. L'idea di mettere anche solo il piede all'interno della sala Grande e sedersi allo stesso tavolo di Jin le procurava un disgusto tale da convincerla a scendere in mensa il più tardi possibile, giusto il tempo per mettere tra i denti un boccone di pane.
Wendy si arrese, allontanandosi con calma verso l'uscita della biblioteca e salutandola calorosamente con la mano: gesto che Euna ricambiò energicamente, stando attenta a non sollevare però il suo braccio sinistro, per evitare di mostrare i segni indelebili di un gravoso impegno.

La biblioteca finalmente deserta e silenziosa le diede la giusta dose di concentrazione per portare a termine gli impegnativi compiti della giornata. Immersa nella lettura comparata di ben tre libri di divinazione Euna quasi non si accorse che, nel frattempo, qualcuno aveva preso il posto di Wendy, ponendole sul tavolo un invitante piatto di zuppa. Alzò lo sguardo solamente quando il delizioso aroma proveniente dal piatto non le solleticò le narici, convincendola ad appoggiare la biro sulla prima pagina del libro libera per dedicarsi completamente a riempire il suo stomaco brontolante.