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Si girò e rigirò tra i guanciali più volte, incapace di trovare una posizione che la aiutasse in qualche modo a prendere sonno. Decise così di mettersi a sedere sul bordo del suo spazioso letto a baldacchino, le gambe a penzoloni alla ricerca di quel paio tanto amato di babbucce morbide e calde, sbuffando sonoramente solo per spostare un fastidioso ciuffo di capelli ribelli dai suoi occhi assonnati senza dover usare le mani, ancora saldamente ancorate al morbido guanciale. Si rivestì in fretta, indossando un paio di jeans e una felpa comoda che aveva abbandonato alla rinfusa sulla sedia della stanza la sera precedente, uscendo poi di soppiatto dalla sala comune dei Grifondoro stando attenta a non svegliare il grande quadro della "Signora Grassa", di guardia all'entrata del dormitorio.

Euna si avviò così lungo i corridoi deserti della scuola, in punta di piedi, rimpiangendo poco dopo di non essere rimasta a letto, terrorizzata al pensiero che un suo passo falso potesse attirare l'attenzione di qualche magico quadro, costringendola a mesi di detenzione nella stanza di Mastro Gazza.

Hogwarts non le era mai sembrata così vuota prima d'ora: persino alcuni docili spifferi di fresca brezza autunnale sembravano trasformarsi in uragani all'interno delle spesse mura del castello. Si strinse nelle spalle, le mani bianche e gelide prepotentemente nascoste nelle tasche della pesante felpa color cobalto, camminando a testa bassa e cercando di non rimuginare troppo sugli avvenimenti a cui avrebbe dovuto presiedere di lì a poche ore. Il solo pensiero non poter in alcun modo aiutare i partecipanti durante la competizione, lasciando che se la cavassero da soli di fronte a prove ancora sconosciute, la costrinse peró presto ad accasciarsi sulle fredde piastrelle del pavimento per tentare di recuperare il respiro fattosi improvvisamente pesante.

Rinsavì solamente quando un appena percettibile miagolio catturò la sua attenzione, facendole momentaneamente accantonare quei sinistri pensieri. Euna si voltò di scatto in direzione di quei flebili lamenti, sporgendo un poco la testa solo per accorgersi della presenza di un cucciolo di gatto avanzare nella sua direzione. Lo raggiunse ben prima di sentirlo nuovamente miagolare, sollevandolo da terra per constatare quanto fosse debole e magro ed infilandolo poi senza pensarci due volte all'interno della sua pesante felpa, cercando di trasmettergli tutto il calore necessario.

— Anche tu sei qui tutto solo? — mormorò piano, non aspettandosi certo un qualche tipo di risposta da parte di quel cucciolo che, nonostante tutto, le rispose miagolando timidamente, cercando di infilare anche la sua piccola testa all'interno della calda felpa di lei.

Euna sollevò le ginocchia portandole verso il petto, appoggiandovi il capo e socchiudendo leggermente gli occhi per lasciarsi cullare dalle timide fusa del suo nuovo amico, quando all'improvviso non avvertì un leggero rumore di passi in avvicinamento.
Riaprì gli occhi impaurita solo per accorgersi che un paio di scarpe da ginnastica la stavano fissando. Alzó quindi lo sguardo, stropicciando piano gli occhi solamente per prendere atto di non essere l'unica persona a girovagare per i corridoi della scuola ad orari improbabili.

— Quindi oltre che parlare da sola adesso scopro anche che preferisci dormire sul pavimento invece che in un comodo letto? —

Kim Taehyung era apparso di fronte a lei come per magia, senza quella stupida divisa da Serpeverde ad avvolgere il suo corpo slanciato, ma solamente un paio di jeans ed una felpa parecchio stropicciata.

Aish, se l'avessi saputo prima non ti avrei mai offerto la chiave della mia stanza, —

Euna non rispose, roteando gli occhi al cielo, fingendosi offesa dalle quelle parole. Si strinse ancora di più nelle proprie spalle, il piccolo batuffolo nero serenamente accovacciato contro il suo petto.

hold me tight 「BTS」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora