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열셋

II parte


La seconda sfida si avvicina senza tregua né sosta
e la competizione si fa decisamente tosta;
è la foresta proibita che questa volta vi chiedo di affrontare:
in ognuno di voi si celano della paure da superare,
se alla prova finale vorrete approdare.

Euna consegnò il biglietto color cenere nelle abili mani di Jimin affinché ne appurasse il sibillino contenuto e confermasse così la validità della prova. Indugiò solamente qualche istante sui lineamenti sempre cosi delicati del suo viso, soffermandosi poi sulla sua mascella ora serrata e lo sguardo chino e concentrato a studiate le lettere di fuoco impresse su quel cartoncino nero. Nonostante fosse stata avvisata del fatto che la sfida sarebbe diventata sempre più ardua e difficile con l'avanzare del torneo, Euna non riusciva a credere che già seconda prova potesse avere luogo all'interno della foresta proibita. A quale sfida sarebbero stati chiamati questa volta Yoongi, Hoseok e Taehyung?

Si riscosse dai suoi cupi pensieri solo quando vide Jimin appuntare qualcosa su un piccolo taccuino di pelle nera, cercando di non soffermarsi più del dovuto a riflettere sull'enorme livello di abilità richiesto e tentando in ogni modo di scacciare alcuni oscuri presentimenti che si fecero largo nella sua mente. Chiamò quindi accanto a sé Namjoon, ringraziandolo davanti al caloroso ed attento pubblico per aver avuto l'audacia di prendere parte al torneo come coraggioso rappresentante della casa dei Tassorosso, esortando poi tutti i presenti a rendergli omaggio con un forte applauso, accompagnandolo nella sua precoce uscita dalla scena del torneo. Euna colse così l'occasione per allontanarsi a sua volta dalla tiepida luce dei grandi candelabri e dalle forzose attenzioni del pubblico, mescolandosi tra la folla e raggiungendo senza fretta il bancone del bar dove scoprì Hoseok intento ad osservare con sguardo apparentemente assente la sua ennesima pinta di Burrobirra.

Gliela sottrasse dalle mani senza troppa difficoltà, portandosi poi il bicchiere alla labbra senza però favorirne, annusando semplicemente il forte odore emanato da quella caraffa. La scarica di adrenalina che l'aveva travolta durante il fatidico momento dell'estrazione si spense però nell'esatto istante in cui Euna dovette appurare con dispiacere che il sorriso che aveva visto sul volto di Hoseok al suo arrivo quella sera aveva lasciato invece spazio ad un'espressione stanca e stranamente cupa. Decise comunque di prendere posto accanto a lui, riconsegnandoli la preziosa refurtiva, aspettandosi almeno uno sguardo o gesto di rimprovero che invece tardarono ad arrivare.

— Hai ascoltato l'indizio della seconda prova? — chiese quindi, spezzando l'insolito silenzio che si era creato tra loro e cercando così di guadagnare la sua totale attenzione. Ma Hoseok non sembrò alcunchè intenzionato a risponderle, preferendo piuttosto dedicarsi a sorseggiare indisturbato la sua alcolica bevanda.

Euna riuscì a rispettare solo fino ad un certo punto quella condizione di calma apparente, sospirando esausta quando, invece che ricevere anche solo un cenno di magra e anche poco confortante risposta da parte del Grifondoro, non ottenne altro che un prolungato stato di inspiegabile quiete, interrotto solo qua e là da qualche flebile sospiro.

— Vuoi ballare? —

— Non ne ho voglia, — furono le sole quattro parole che fuoriuscirono distrattamente dalle labbra carnose di Hoseok che, nel vago tentativo di evitare lo sguardo della Grifondoro, iniziò a trangugiare ossessivamente quell'amaro liquido.

— Si può sapere che ti prende? Sembravi così euforico stasera.. E' forse per la seconda prova? — chiese a quel punto Euna, una punta di risentimento e frustrazione nella sua voce sempre così calma e pacata, strappando poi nuovamente dalle mani del Grifondoro la pinta di birra e facendola quindi scorrere lungo il bancone, allontanandola da entrambi.

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