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여덟

Kim Seokjin osservò compiaciuto il proprio volto riflesso nello specchio dell'angusto e freddo spogliatoio, quella mattina interamente riservato ai giocatori della squadra di Quidditch in divisa oro e rossa. Si distrasse solo un istante, quando la sua attenzione venne momentaneamente catturata da una piccola fotografia appesa alla parete interna del suo armadietto personale, anche questo di colore rosso acceso, sopra il quale era stato inciso a caratteri dorati il proprio nome. Quello scatto animato lo ritraeva sorridente accanto ad un uomo dai tratti maturi, sulle cui spalle era comodamente accovacciata una bambina dai capelli neri come la pece.

— Va tutto bene? Sei agitato? —

Seokjin trasalì, sbattendo con una certa noncuranza la porta dell'armadietto, voltandosi poi in direzione del fidato compagno di squadra Jung Hoseok, in quel momento impegnato ad allacciarsi il casco in pelle, cercando in ogni modo di evitare che questo gli cadesse sugli occhi, impedendogli una corretta visuale.

Annuì senza troppa energia, forzando un sorriso tirato, prima di rivolgere una domanda simile al suo compagno di squadra.

— Tu piuttosto? —

— Per il primo allenamento di stagione? Per quale motivo dovrei esserlo, hyung? — si limitò a rispondere il raggiante portiere dei Grifondoro, finalmente riuscendo ad avere la meglio su quel maledetto casco.

— Mi riferivo all'estrazione di questa sera, —

Tra i due cadde nuovamente un silenzio glaciale. Si scrutarono a lungo, intensamente, ma fu Hoseok il primo a distogliere il proprio sguardo, prelevando dall'armadietto posto di fronte a lui un mantello dorato e sistemandoselo poi sulle spalle con la dovuta accortezza.

— Ascolta, non devi-, —

— Senti Jin, —

Hoseok ebbe solamente il tempo di troncare sul nascere quella che aveva tutta l'aria di essere una lunga e sentita paternale da parte del capitano dei Grifondoro, prima che un trafelato Jimin irrompesse con foga all'interno dello spogliatoio, suscitando istantanea curiosità in entrambi i giocatori.

— Hyungs, abbiamo un problema —

Seokjin rivolse immediatamente lo sguardo verso il proprio portiere che, per tutta risposta, si limitò a chiudere il suo armadietto con decisione, prima di fare spallucce con aria interrogativa e precedere così il suo capitano lungo il corridoio che portava all'esterno, direttamente sul campo.

Il problema a cui Jimin aveva fatto riferimento non poteva avere altro nome che quello di Kim Taehyung. Uscendo dallo spogliatoio infatti, i tre Grifondoro si accorsero presto che il campo di Quidditch era stato interamente occupato dalla squadra in divise verdi e argento che, incuranti delle lamentele dei giocatori avversari, si stavano tranquillamente allenando sotto l'attenta e severa guida di Taehyung.

Jungkook, quante volte ti ho detto che tutto ciò a cui devi prestare attenzione è quel maledetto boccino?! —

Seokjin roteò gli occhi al cielo, porgendo la sua scopa a Jimin e raggiungendo cosi a grandi falcate il giovane allenatore dei Serpeverde che, in piedi al centro del campo, sembrava completamente assorto a controllare i movimenti dei due battitori.

— Temo ci sia un errore, ho prenotato questo campo una settimana fa per i Grifondoro, — esordì Seokjin, ponendo la sua ferma mano sulla spalla di Taehyung, cercando per quanto possibile di costringerlo a prestargli la dovuta attenzione.

— Io temo di no, — rispose pacato quest'ultimo, non distogliendo neanche per un secondo lo sguardo dal cielo, limitandosi a passare al capitano dei Grifondoro un foglio di spessa carta giallastra, sul quale lo stesso Seokjin poté appurare l'effettiva presenza di uno stemma raffigurante un sinuoso serpente seguito da uno speciale permesso, firmato dal Preside in persona.

hold me tight 「BTS」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora