//Capitolo 17

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See the flames inside my eyes
It burns so bright I wanna feel your love
Oh oh easy baby maybe I'm a light
Before tonight I wanna fall in love
And put your faith in my stomach
(Ed Sheeran - I'm a mess)

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Fu un fastidioso raggio di sole—e no, non Harry—a svegliare Louis la mattina successiva. Il ragazzo spalancò gli occhi azzurri mugugnando infastidito, mettendoci qualche secondo a capire perché fosse nella camera di Harry, con il riccio che lo schiacciava contro al materasso sbavandogli sul petto nudo.

Passò una mano tra i capelli scompigliati del minore, accarezzandoglieli con dolcezza mentre allungava il braccio libero verso il comodino. Dopo numerosi tentativi riuscì ad afferrare il suo cellulare, dove i grandi numeri bianchi dello schermo bloccato segnavano le sei del mattino.

Louis sbuffò, ributtando la testa sul cuscino e osservando il soffitto. Se fosse stato per lui non si sarebbe più alzato da quel letto, ma sfortunatamente gli toccava una delle mattinate più impegnative da quando aveva iniziato a lavorare per Cowell.

Alle sette avrebbe avuto un incontro con Simon ed il rettore della New York University per firmare il contratto della costruzione del nuovo atrio, e alle nove avrebbe dovuto presentare l'intero progetto in una riunione con tutte le figure più importanti della direzione scolastica. Come se non bastasse quella notte aveva dormito a mala pena quattro ore, dopo essersi ubriacato ed aver fumato come non faceva dai tempi del college. Non sarebbe stato il massimo presentarsi con gli abiti stropicciati, la barba che copriva metà del viso e l'aspetto da scappato di casa. Decisamente no.

Pensò all'espressione orgogliosa e felice di Harry quando gli aveva detto di aver ottenuto l'incarico, e si alzò sbuffando dal letto, ben deciso a volerla rivedere ancora.

Iniziò a raccogliere i suoi vestiti sparsi a terra, indossandoli mentre guardava con tenerezza la figura del riccio—ancora profondamente addormentato—girarsi a pancia in sotto e abbracciare uno dei cuscini, mugugnando qualcosa.

Louis rimase qualche minuto incantato ad osservare la pelle chiara della schiena di Harry sollevarsi e abbassarsi, mentre i piccoli sbuffi che il minore produceva gli alzavano uno dei ciuffi che ricadevano disordinatamente sulla fronte. Si chinò, lasciando un lieve bacio a stampo sulle labbra del moro—sorridendo alla smorfia infastidita di Harry quando la barba del maggiore grattò la sua guancia—per poi attraversare la camera il più silenziosamente possibile. Era appena arrivato alla porta, quando gli venne un'idea.

Tirò fuori il suo iPhone dalla tasca e scattò una foto al riccio, inquadrando bene il suo fianco nudo ed il braccio tatuato che stringeva il cuscino, su cui era appoggiato il viso rilassato. Impostò l'immagine come sfondo per lo schermo bloccato e lanciò un ultimo sguardo al minore, prima di chiudersi la porta alle spalle ed uscire silenziosamente dall'appartamento.

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DA: L
Buongiorno, raggio di sole!
Sono dovuto scappare via presto per prepararmi per una riunione e non ho potuto svegliarti.
Pizza e film a casa mia, stasera?
L. xx

A: L
Devo studiare, Lou
tra una settimana esatta iniziano gli esami
ed io me la sto facendo sotto.

DA: L
Bene, io ho un paio di progetti da controllare, vieni, tu studi, io lavoro, poi ci mangiamo un pizza e torniamo a sfacchinare. Che te pare?

A: L
Detta così sembra allettante ;)
Stacco alle 19 dalla libreria,
arrivo a casa tua per le 19,15/19,30.
A dopo xxx
H.

I see my future in your blue eyes || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora