//Capitolo 9

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You're my end and my beginning, even when I lose, I'm winning
Cause I give you all of me  And you give me all, all of you
Cards on the table We're both showing hearts Risking it all though it's hard
(John Legend - All of me)

Warning: smut

«Harry, io devo portare questi scatoloni in magazzino. Aspetta le otto, poi se non c'è più nessuno in negozio puoi anche staccare» Disse Liam distrattamente, sollevando alcune scatole di cartone.

«Signor sì capo. Ma spero che tu ti fermi lì solo per posare quelli» Rispose Harry con un sorriso, mentre usciva da dietro il bancone. «L'ultima volta che hai detto così ti ho trovato inginocchiato davanti a Zayn»

Liam, il fratellastro di Niall e proprietario della libreria, gli fece la linguaccia e sparì nel retro del negozio.

Controllando che non ci fossero persone da aiutare Harry si sedette dietro al bancone, recuperando dalla sua borsa a tracolla la sua vecchia copia di 'orgoglio e pregiudizio' e riprendendo a leggere da dove si era interrotto prima di arrivare a lavoro.

Lui era sempre stato un tipo romantico, in una perenne ricerca del suo principe azzurro—o del suo Mr Darcy, anche meglio—che però, sfortunatamente, non era ancora riuscito a trovare. Alla fine, lui chiedeva solo qualcuno che lo corteggiasse un po' prima di portarlo direttamente nel letto. Qualcuno che arrivasse con dei fiori e gli chiedesse di uscire a cena, qualcuno che lo portasse nel parco a passeggiare e lo baciasse sotto la pioggia.

I suoi pensieri vennero subito interrotti da un alto accento inglese dall'altra parte del bancone.

«E così adesso insieme alle copie di cinquanta sfumature di grigio vendete anche l'autentica mascherina usata da Christian nel film

«Già, e tu immagini quanta gente ha iniziato a comprarlo» Rispose Harry con un piccolo ghigno, mettendo il segnalibro tra le pagine e alzando gli occhi verso il suo interlocutore.

Louis era splendido. Non che di solito non lo fosse, ma in quel momento indossava un look total black, composto un paio di skinny jeans strappati al ginocchio, le solite vans ormai consumate e un'elegante giacca di pelle aperta su una polo altrettanto scura. I lisci capelli color caramello erano tirati su con del gel, lasciando libero il viso e mettendo in evidenza gli scintillanti occhi azzurri e le labbra fini.

«Oh, immagino eccome, io lo farei» Commentò Louis. «Le vendete anche sfuse?»

«Decisamente no» Rise Harry, spostando finalmente lo sguardo dal suo migliore amico, al quale era sbucato un sorrisetto compiaciuto, alla copertina del suo libro.

«Comunque cosa ci fai qui?» Chiese alzandosi a mettendosi dall'altra parte del bancone, con la scusa di controllare che non ci fosse nessuno nel negozio.

Louis ignorò la sua domanda. «Tra quanto stacchi?»

Harry guardò stranito l'orologio, le cui lancette segnavano le sette e cinquanta. «Dieci minuti, perché?»

«Oh bene... Perciò... Ti andrebbe di venire fuori a cena con me?» Chiese Louis con voce incerta.

Harry lo fissò con gli occhi sgranati, potendo vedere un lieve accenno di rossore che imporporava le gote del maggiore mentre questo balbettava esitante.

«Ah!» Esclamò Louis, interrompendo le sue riflessioni, come se si fosse appena ricordato di una cosa fondamentale. «Prima di arrivare qui sono passato davanti ad un fioraio e ti ho preso questi, spero ti piacciano»

Louis spostò le mani da dietro la schiena—dove le aveva tenute fino a quel momento—porgendo ad Harry un bellissimo mazzo di tulipani rossi e gialli, i suoi fiori preferiti.

I see my future in your blue eyes || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora