//Capitolo 33

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La prima cosa che Harry sentì, svegliandosi la mattina successiva, fu un inconfondibile odore di profumo maschile sulla stoffa del suo cuscino. Strinse ancora di più gli occhi e si rannicchiò contro di esso mentre tutti i ricordi della nottata precedente gli tornavano in mente.

Louis. Il bambino. I 'ti amo' e il sesso. Il suo bellissimo modo di pronunciare 'raggio di sole'.

Confuso e con il cuore che batteva forte al centro del petto, Harry lasciò che due dita delicate gli accarezzassero il volto. Separò le labbra e baciò entrambi i polpastrelli prima di sentire un paio di labbra fini posarsi delicatamente sulle sue.

«Buongiorno, raggio di sole»

Harry mugugnò qualcosa, stringendosi ancora di più al cuscino. Era ancora talmente addormentato da non riuscire a capire cosa fosse successo realmente e cosa fosse solamente frutto della sua mente. Rimase immobile, godendosi le dolci carezze tra i suoi ricci, terrorizzato all'idea di svegliarsi solo nel suo letto, per l'ennesima volta.

«Haz, apri gli occhi»

«No» Bofonchiò il riccio, serrando le palpebre e mettendo su il broncio.

Louis ridacchiò accanto a lui prima di baciargli il naso. «E perché no?»

Harry sospirò, allontanandosi dalla stoffa del cuscino quel tanto che bastava a permettergli di parlare. «Perché ho paura di aprire gli occhi e scoprire che questo è solo un sogno»

L'architetto si fece più vicino, premendo i loro corpi uno contro l'altro prima di stringerlo in un abbraccio, baciandogli entrambe le palpebre chiuse.

«Sono qui, raggio di sole, guardami»

Harry si sentì arrossire fino alla punta dei capelli quando, sempre più sveglio e conscio di ciò che stava succedendo, si rese conto di quello che aveva appena detto. Allungò lentamente la mano, fino ad accarezzare il braccio tatuato di Louis, poi aprì gli occhi.

«Buongiorno» Borbottò imbarazzato, incrociando gli occhi azzurri del maggiore.

Louis gli sorrise calorosamente, senza nascondere un pizzico di divertimento. Si guardarono negli occhi, verde nell'azzurro e azzurro nel verde, fino a quando Louis non iniziò a fare le boccacce, facendo sì che Harry scoppiasse a ridere fragorosamente.

«Sei un idiota» Disse il riccio dopo pochi secondi.

Louis gli fece l'occhiolino e si avvicinò ancora di più a lui. Fece unire le loro labbra lentamente, prendendosi tutto il tempo del mondo per leccargli e mordergli il labbro inferiore, prima di far intrecciare le loro lingue.

«Mmm» Si limitò a mugugnare Harry, portando le mani a stringere i capelli del maggiore e intrecciando le loro gambe.

Ansimò velatamente, muovendosi contro il corpo dell'architetto mentre il sonno abbandonava i suoi muscoli. Solo quando si ritrovò con il bacino premuto contro quello del maggiore, Harry si accorse che stava indossando dei boxer, nonostante la sera prima si fossero addormentati nudi.

«Da quanto sei sveglio?» Mormorò dopo un po', baciando la sua pelle abbronzata e accorgendosi del forte profumo di vaniglia, lo stesso del bagnoschiuma che aveva in doccia.

Louis scrollò le spalle, accarezzandogli i ricci. «Un po'... Fuso orario»

Harry annuì, riprendendo a baciarlo. Normalmente si sarebbe preoccupato del suo alito da appena sveglio, tutto il contrario del delizioso sapore di menta fresca di Louis, ma dopo due mesi passati nella convinzione di averlo perso le uniche cose che contavano erano le loro labbra premute insieme.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 25 ⏰

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I see my future in your blue eyes || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora