☆Capitolo 6.

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Shawn
Come primo giorno di scuola direi...
*che è stato orribile?*
La mia mente mi ruba le parole di bocca.
Io, davvero, non volevo far sentire a disagio Melodie.
Cavolo se solo mi avesse ascoltato quando le stavo chiedendo scusa.
Mentre penso ciò, la vedo rientrare dalla porta...
*ah è già suonata la campanella di fine intervallo?!*
*Eh già*

Cavolo, sono stato così tanto a ragionare sul perché se la sia presa così tanto.
Prima di sedersi affianco a me, vedo che si ferma un attimo e mi guarda negli occhi.
Forse mi deve dire qualcosa o forse...
*Forse non ti vuole dire assolutamente niente e quello era soltanto uno sguardo di disprezzo nei tuoi confronti*
*ma tu pensi spesso così positivamente?!*
Veramente, mi sembra di aver intravisto nell' abisso delle sue pupille, uno sprazzo di tristezza.

Chissà cosa starà pensando su di me... ora.
A questo punto devo decidere cosa fare: o le parlo e cerco di capire come sono andate le cose, o mi tocca avere già una nemica il primo anno di College.
Scelgo la prima opzione e, dopo una ventina di minuti, trovo il coraggio di rivolgerle la parole.

Io:"Ehm... Melodie". Ho la voce che trema per la paura di sbagliare nel pronunciare tutto ciò che dico: e se magari, per sbaglio, la ferisco un'altra volta?
Vedo che si gira e che mi guarda con un'espressione abbastanza... come dire... pensierosa... sì, pensierosa è il termine giusto.
Melodie:"Dimmi".
Ora tocca a me... le dirò ciò che mi sento di dirle.
Io:"Per favore... ora ascoltami... non volevo farti sentire così a disagio mentre ti guardavo, cioè non sapevo nemmeno perché ti guardavo. Ti chiedo solo di perdonarmi per ciò..." detto ciò posai gli occhi sulle sue labbra e notai subito che se le stava mordendo... perché?

Abbassa un attimo lo sguardo e, finalmente, arriva una sua risposta.
Melodie:"Ehm... veramente sarei io quella che si deve scusare. Non volevo trattarti così male già il primo giorno di scuola... cioè non che io lo farei anche gli altri giorni... cioè volevo dire... aiutooo... ok... scusami" detto ciò, china la testa verso il banco.
Sembra che non ci sappia fare con le parole.

*ah, allora non sei l'unico*
*fatti i cazzi tuoi... grazie*
Io:" Tranquilla, non ti devi scusare.". Le faccio un sorriso rassicurante e vedo che si tranquillizza.
*Bene, questo discorso è sistemato.*
Faccio un piccolo sospiro di sollievo.
Fino al termine delle lezioni, continuo a contemplarla: c'è qualcosa in lei che mi colpisce, ma non riesco a capire cosa.
Sì, lo devo ammettere è una gran bella ragazza, ma non dico solo di aspetto fisico.

Secondo me, dentro di lei, c'è ancora un mondo da scoprire: quanto mi piacerebbe essere il primo a varcare la soglia della sua anima...
*Mah, che poeta!*
Stavolta, me ne frego altamente di ciò che mi dice la vocina al mio interno e continuo a guardare lei.
Cavolo, quanto mi sarebbe utile avere il suo numero di telefono, magari per invitarla uno di questi giorni ad andare a fare un giro al parco ... sì magari dopo glielo chiedo.

Ripenso a come l'ha presa male, sapendo che io la fissavo.
*Ehm, no. Forse il suo numero è meglio chiederlo ad una delle sue amiche*
Alla fine delle lezioni, corro il più velocemente del solito verso l'uscita del college.
Tra la folla, riconosco una delle sue migliori amiche: quella alta, riccioluta... sì ecco.
Le tocco una spalla e lei si gira subito di scatto.

Io:"Ehyla" dico con il poco fiato che mi rimane.
Ragazza riccioluta:"Ehy! Tu dovresti essere il compagno di banco di Melodie.. hai bisogno?" .
Io:"Già, sono proprio io... ti potrei chiedere il numero di Melodie? Non l'ho chiesto a lei perché non sapevo come avrebbe interpretato questa mia richiesta." Dico quasi supplicandola.
Ragazza riccioluta:"Ahh, hai fatto bene a chiedere a me... comunque ecco qua il numero." Inizia a dettarmi una serie di numeri.

Io:"Grazie mille!" Dico salutandola.
Ragazza riccioluta:"Non c'è di che!".
Arrivo a casa e, senza neanche guardare cosa c'è in tavola, inizio a pensare cosa inviarle per messaggio...

Melodie
Lungo il tragitto verso casa, continuo a pensare al gesto carino di Shawn oggi: è stato veramente gentile da parte sua essersi scusato con me, anche se non aveva un motivo valido per scusarsi.
Piuttosto, sarei dovuta essere io quella che chiedeva perdono.

Mi viene male solo a pensare ciò che gli ho detto, ok, io non sono proprio una ragazza dolce, ma non mi sono mai spinta così in là con le parole.
Mentre mi faccio, mentalmente, un breve riassunto di ciò che è successo oggi a scuola, un breve squittio mi annuncia che è arrivato un messaggio sul telefono.

Da sconosciuto:
"Hey, so che ti starai chiedendo chi sono... beh, sono Shawn. Tranquilla, non sono una specie di stalker professionista: ho ricevuto il tuo numero di telefono grazie ad una tua amica. Vabbè, tralasciando i dettagli: ti andrebbe di uscire con me oggi? Potremmo camminare un po' per la città, o magari che ne so, andare a prendere un gelato?
Magari, in questo momento, starai pensando che io sia pazzo nell' invitarti già il primo giorno che ci siamo conosciuti, ma mi piacerebbe sapere di più su di te: conoscerti.
Eh, niente, spero che tu risponda in modo positivo a questa mia richiesta! :)"

Leggendo la parola "stalker" mi è scappata una piccola risatina: non mi era mai capitato di ridere per un messaggio... solo con i messaggi delle mie amiche... ma mai con quelli di un "quasi" estraneo.
Aspettate un momento... chi è che gli ha dato il mio numero?!

Cioè non che mi dispiaccia, o forse sì, cioè no, no... però dare il mio numero così a random non mi sembra una mossa furba.
Decido di rispondergli il più in fretta possibile.

Da me:
"Heyla! Sarei veramente felice di venire a fare un giro con te oggi... e, beh... anche a me piacerebbe sapere di più su di te... Ti va se ci incontriamo davanti alla farmacia alle 15:30? :)"

La sua risposta non tarda ad arrivare.
Da Shawn:
"Certo, va benissimo... allora ci vediamo più tardi!"
Dopo che mi ha scritto ciò, spengo il telefono e vado in salotto dove trovo tutte le mie amiche.
Io:"Chi è che ha dato il mio numero a Shawn?!" Dico quasi tranquillamente indicando il telefono che ho in mano.
Coralie:"io... perché?!" Dice facendo la faccia da innocente.
Io:"Ehm .. niente volevo solo sapere chi gliel'aveva riferito" dico sedendomi sul tappeto.

Coralie:"Allora... TI HA SCRITTO?" dice prendendomi il telefono di mano.
Io:" Sta ferma... CORALIE!!". Mi avvento su di lei che intanto si era messa seduta comodamente sul divano.
Dopo una sanguinosa lotta per rientrare in possesso del mio telefono, rispondo alla sua domanda precedente.
Io:"Sì, mi ha scritto" dico facendo una piccola smorfia.

Coralie, Daphnee e Eveline:"Oddioooo, veramente?!" esclamano.
Certe volte mi chiedo dove le abbia trovate delle amiche così.
Prima che io possa andare in camera a cambiarmi, mi fanno un lunghissimo interrogatorio su ciò che mi ha scritto Shawn.

Io:"Ora potrei andare? Fra meno di mezz'ora devo uscire e io sono messa da panico" dico facendo scorrere le mie mani dall' alto verso il basso sul mio corpo, mettendo in evidenza la gravità della cosa.

Daphnee:"Sì, ora puoi andare..." dice facendomi un piccolo ghigno: quando fa così è inquietante.
Con il loro consenso, mi dirigo in camera e mi inizio a preparare.
*Oggi sarà una lunga, lunghissima giornata*
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Spazio Autrice:
Heyla gioie mie!
Oggi ho trovato il tempo di scrivere un nuovo capitolo... yeep
E niente... spero che vi piaccia e noi ci risentiamo al prossimo capitolo!!😍❤️
Byeee❤️❤️

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