21. I understand you, my love.

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Pov Harry

Erano passati due giorni dalla morte di Niall.
Due giorni di inferno.
Liam non mi aveva più rivolto la parola e Zayn non si era più fatto vivo, né con me, né con Liam, né con nessun altro.
E Louis... Beh, Louis non mi parlava quasi più e non avevo più visto un suo sorriso.
Ma non perché fosse arrabbiato o perché avessimo litigato, semplicemente voleva stare da solo e lo capivo.
Lo capivo come ogni volta.In fondo erano passati solo due giorni.
Due giorni.
La mancanza di Niall si sentiva, come si sentiva la mancanza di tutti gli altri. Mancava davvero poco dall'uscita dalla clinica e la mia paura di non riuscire a sistemare il mio rapporto con Louis si fece più presente. E se, una volta usciti da lì, lui si fosse dimenticato di me per far spazio al dolore? Scossi la testa, cercando di non pensarci.
"Quindi tu, Tomlinson e Payne avete un permesso per domani mattina?", mi chiese la segretaria, strappandomi dai miei stessi pensieri.
Presi aria, come se fossi sul punto di soffocare e annuii debolmente.
"Solo voi tre o qualcun'altro?", si assicurò.
"Noi tre e basta, credo", sussurrai. Il giorno dopo ci sarebbe stato il funerale di Niall e la sua famiglia aveva chiesto di far andare i suoi amici più stretti, così tutti decisero di mandare me, Liam e Louis. Sinceramente non me la sentivo, come sicuramente non se la sarebbero sentita Liam e Louis, ma non potevamo rifiutare.
"Ecco i permessi dalle dieci alle tredici di domani", disse, firmando dei fogli e porgendomeli,
"Li consegni tu a Payne e Tomlinson?", io annuii e li afferrai, allontanandomi immediatamente. Cosa avrei dovuto fare in quel momento? Tutti e tre ci ignoravamo in quei giorni e ora avrei dovuto parlare loro come se nulla fosse successo? Iniziai a camminare per i corridoi lunghi e tristi, con le mani nelle tasche della felpa e i permessi infilati nelle tasca posteriore dei jeans.
Pensando a cosa fare.
Pensando al futuro.
Pensando a come riassemblare i pezzi di Louis.
Pensando a come riniziare ad avere un rapporto con lui.
Pensando a come farlo tornare di buon umore.
Pensando a tutto quello che era cambiato.
Pensando a Niall e al funerale.
Pensando a Liam e Zayn.
Pensando a Louis e me.
Pensando a tutto.
"Harry!", sentii qualcuno chiamare.
Alzai il capo e mi trovai gli occhi così scuri quanto espressivi di Zayn.
"Zayn...", sussurrai, ripensando a quanto Liam sicuramente era stato male per la sua lontananza.
"Come stai?", mi chiese. Non poteva fare una domanda più sbagliata.
"Si va avanti, tu?", risposi vagamente.
"Domanda sbagliata, scusami", ammise con un sorriso amaro,
"Liam?", chiese infine.
"Non lo so. Né lui, né Louis mi parlano, sono troppo scossi per Niall", sussurrai e lui abbassò lo sguardo.
"Capisco. Mi dispiace, Harry", disse, afferrandomi per un polso e avvolgendomi tra le sue braccia.
Chiusi gli occhi e lo strinsi forte. Avevo bisogno di un abbraccio, anche se dato da uno sconosciuto praticamente, ne avevo decisamente bisogno.
"Grazie, Zayn", sussurrai contro la sua spalla.
"Se vuoi possiamo cercare Liam, tanto gli devo consegnare il permesso", aggiunsi, staccandomi da lui e gli si illuminarono gli occhi.
"Permesso?", chiese, mentre iniziammo a camminare verso la stanza di Liam.
"Il permesso per andare al funerale di domani. Credo che a Liam farebbe piacere averti lì con lui", sussurrai, con il capo chino.
"Ci sarò", affermò.
"Perfetto, alle dieci fatti trovare qua davanti", dissi, accennando un sorriso. Sicuramente Liam avrebbe apprezzato. Anche se voleva fingere di essere forte e di poter andare avanti da solo, avevo letto nei suoi occhi la necessità di aggrapparsi a qualcuno.
"Bussi tu? Non ho il coraggio", sussurrai, ridendo amaramente e Zayn bussò, dopo avermi lanciato un'occhiata confusa.
Liam aprì e rimase un po' stupito e confuso dopo aver visto me e Zayn insieme.
"Hey!", disse Zayn, abbracciando Liam, che si gettò letteralmente tra le sue braccia.
Io rimasi sulla porta, con lo sguardo sul pavimento, immaginando me e Louis abbracciati in quel modo e un pizzico di malinconia mi colpì. Si staccarono e Zayn entrò tranquillamente nella stanza, sedendosi sul letto, per lasciare spazio a me. Gli porsi il permesso, senza dire nulla e feci per andarmene, ma Liam si avvicinò, tirandomi a sé da un braccio.
"Harry, penso che tu dovresti andare da Louis e insistere, anche se non ti vorrà parlare", sussurrò ed io annuii, solo per accontentarlo. Non sarei andato da Louis, lo conoscevo fin troppo bene e sapevo che aveva bisogno dei suoi spazi.
"Grazie per il permesso comunque", sorrise ed io ricambiai.
Sorrisi finti, di cortesia.
Sorrisi finti, solo per negare di star male.
Sorrisi finti, nonostante morivamo dentro
.I peggiori dei sorrisi.
"Prego, a domani", sussurrai e me ne andai.
Dove sarei andato? Questa volta non da Louis.

nobody can save him Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora