7. don't leave me alone

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Pov. Harry

Vidi un'ombra avvicinarsi a me. Lou aveva fatto in fretta a portare tutti i piatti alla caffetteria.
"Ciao".
"Sei già tornato, Lou?..", dissi. Ma alzai lo sguardo e vidi che, la persona che mi aveva rivolto la parola, non era Louis, ma Liam.
"Oh, Liam..", dissi, completamente spiazzato.
"Ciao Harry, io e te dobbiamo parlare", affermò con sguardo severo.Sapevo bene cosa voleva da me, ma sperai di sbagliarmi completamente.
"Dimmi pure", dissi, a testa bassa. Lui si sedette al posto di Louis e fissò il suo sguardo duro su di me.
"Lascia stare Lou".Chiaro e conciso. Ma io non avrei mollato.
"N-no", dissi, cercando miseramente di sembrare sicuro di me stesso.
"Sai, Harry, non ti facevo così egoista. Tu pensi solo a te stesso. E a Louis non ci pensi?! Non pensi al male che gli provocherai?!". Stava perdendo la pazienza e se l'avesse persa, sarebbe finita male, anzi malissimo. Sapevo che Liam avrebbe sfogato tutta quella rabbia, tenuta dentro per mesi interi. Ma il mio senso di masochismo mi spinse a fargli perdere la ragione.
"Io sto bene con Louis. Non ti intromettere", dissi, senza guardarlo.
"Non mi dovrei intromettere?! Lou è un bravo ragazzo e non lo meriti. Non lo meriti per niente!", disse, iniziando a gesticolare, inquieto.
"Liam, fatti i cazzi tuoi". Avevo superato il limite. Me ne accorsi dallo sguardo infuocato di Liam. Così mi preparai a subire le sue parole taglienti e dolorose. Sarebbero arrivate, ne ero certo.
"Harry, come cazzo te lo devo dire?! Stagli. Lontano.", disse, urlandomi in faccia e scandendo bene le ultime due parole.Io scossi la testa.
"Cazzo, Harry! Ci tieni a Lou?! Se ci tieni, lascialo perdere! Oppure vuoi causare ANCHE la sua morte, pur di evitare la TUA?!". Eccole. Erano arrivate le parole che mi aspettavo e che mi travissero il cuore come mille lame affilate. Se me le aspettavo, allora perchè mi avevano fatto così male? La vista mi si offuscò, iniziai a tremare e a cercare di trattenere i singhiozzi. Non qui, Harry, non lasciarti andare. Reprimi tutto il dolore e non pensare al passato. Liam si accorse della mia reazione e mi appoggiò una mano sulla spalla.
"Harry, mi dispiace. Ma, vedi, io ho legato molto con Louis e non voglio perderlo. Non voglio che succeda quello che è successo con...".
"Non dirlo!", gli urlai contro. Lasciai scivolare qualche lacrima e iniziai a singhiozzare silenziosamente. Mi alzai di scatto e corsi via. Stavo scappando. Ma da cosa? Da Liam o dalla realtà?

Pov. Louis

Uscito dalla caffetteria, ritornai fuori.Andai al tavolino dove eravamo seduti Harry ed io, ma lui non c'era. Se ne era andato senza avvisarmi? Mi sentii ferito e amareggiato. Mi aveva abbandonato. Si era sicuramente pentito di essersi aperto con me ed era scappato. Gli occhi iniziavano a pizzicarmi, ma cercai di stare calmo.Vidi Liam. Lui era andato da Harry prima, magari sapeva qualcosa.
"Liam, dov'è Harry?".
"Buonasera", mi disse, con un sorriso visibilmente sforzato e ironico.
"Liam, rispondimi", dissi, con tono implorante.
"Perchè dovrei saperlo?".
"Ho visto che eri con lui prima e ho pensato che magari ti avesse detto qualcosa".
"No, non mi ha detto niente. Se ne è andato e basta". Stava mentendo sicuramente. Era visibilmente scosso e preoccupato per qualcosa. Dev'essere successo un qualche cosa tra lui e Harry.
"Grazie comunque", mormorai, prima di andare a cercare il mio Harry. Corsi in camera nostra, ma non c'era. Andai in caffetteria, magari era venuto a cercarmi. Ma niente. Girai quasi tutto il centro, invano. Così tornai fuori e mi avviai verso le altalene. Mi sedetti su una di quelle e iniziai a dondolarmi lentamente. Mi rilassava. Poi sentii un singhiozzo soffocato e mi voltai.
"Hazza..".Era sotto lo scivolo, con le ginocchia ripiegatate al petto e la testa appoggiata su esse. Quando lo chiamai, alzò la testa e vidi che aveva il volto rigato dalle lacrime e gli occhi rossi e cerchiati.
"Lou..", sussurrò, prima di singhiozzare ancora. Mi alzai di scatto e mi rannicchiai affianco a lui.
"Hazza, cosa succede? Perchè te ne sei andato?", dissi, cingendogli le spalle con il braccio e stringendolo a me.
"L-lou.. V-vattene.. Io.. Io sono un.. U-un mostro!", mi disse, balbettando e singhiozzando. Era scosso. Mi appoggiò una mano sul petto e cercò di allontanarmi, ma non ci riuscì perchè era troppo debole e io opposi resistenza.
"Piccolo, tu non sei un mostro, sei dolcissimo. Non me ne andrò mai da te e lo sai", dissi, appoggiando l'altra mano sul suo fianco e avvicinandolo ancora di più.
"L-lou... I-io non ti merito". Scossi la testa e continuai a stringerlo forte. Poi si arrese e appoggiò la sua testa sul mio petto, abbandonandosi in un pianto disperato. Gli accarezzai dolcemente i ricci e ogni tanto gli lasciavo un bacio sulla fronte o tra i capelli. Con l'altra mano gli accarezzavo delicatamente la schiena e riuscivo a sentire i singhiozzi e il suo respiro irregolare. Dopo una mezz'ora, iniziò a calmarsi. Sollevò il viso e miosservò con gli occhi ancora gonfi. Si avvicinò fin troppo al mio viso e mi scoccò un bacio sulla guancia, per poi riposare nuovamente la sua testa sul mio petto.
"Grazie, Lou", sussurrò piano.
"Torniamo in camera o vuoi rimanere sotto uno scivolo per tutta la notte?", dissi, alleggerendo la situazione. Lui rise leggermente e poi annuì. Mi alzai e gli porsi la mano per tirarlo su. Una volta alzato, si mise davanti a me e non mi mollò la mano.
"Lou, non mi lasciare la mano, per favore", mi disse, con voce leggera e implorante. Gli sorrisi, confortante, come per fargli capire che ci sarei stato sempre. Tornammo in camera, mano nella mano.
"Io vado a mettermi il pigiama, torno subito", dissi, afferrando il pigiama e andando in bagno. Uscii dal bagno, cambiato, e notai che anche Harry si era infilato il pigiama ed era già nel letto.Sorrisi.
"Buonanotte, piccolo". Prima che spensi la luce, si voltò e mi guardò intensamente.
"Lou, dormi insieme a me?". Sentii il mio cuore perdere un battito e sentii un calore che mi invadeva il petto.Annuii lentamente, non sicuro di aver sentito bene. Spensi la luce, mi avvicinai piano, lui mi voltò le spalle e si coprì con le coperte. Io mi misi nel suo letto, ma mantenni le distanze.
"P-posso a-abbracciarti?", proposi.Perchè balbettavo? Io non balbettavo mai. Harry mi faceva un effetto molto strano e per lui provavo qualcosa che non avevo mai provato per nessuno.
"Sì", mi rispose Harry, senza voltarsi però. Così lo avvolsi da dietro con le mie braccia e feci aderire la sua schiena con il mio petto. Il mio cuore batteva forte ed ero sicuro che Harry lo stesse sentendo. Poi appoggiai il viso sulla sua spalla e lui si voltò appena, per scoccarmi un bacio sulla guancia. Presi ad accarezzargli il torace e lui sussultava piano.
"Buonanotte, Lou", disse stringendosi a me,
"Ti voglio bene, davvero", continuò, dandomi un ultimo bacio sulla guancia.
"Notte, piccolo mio, ti voglio bene pure io", gli dissi, baciandogli il collo e facendolo sussultare. Ci stringemmo ancora e poi ci addormentammo. Ero completamente perso per lui.

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Settimo capitolo (:

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