Il telefono squilla quindi mi alzo dal pavimento dove ero seduta le cercare la scatola e mi diriggo verso il letto. Vedo il nome di Michael e senza esitare vado a rispondere ma proprio in quel momento la chiamata si chiude. Ma è uno scherzo? Richiamo ma non risponde nessuno. Ooookay, vaffanculo.
Prendo la scatola e scendo giù dove la mia famiglia mi fissa. Mi avvio alla porta e quando sto per aprire la mamma parla. "Vai già via, Madison?"
Come se te ne fregasse qualcosa, penso.
"Si" rispondo acida, perché non meritano altro che quello, persone come loro. Apro la porta ed esco sotto il loro sguardo attento. Salgo sulla moto e vado verso casa di nonna.
Credo che prenderò il diploma quello 'un anno in due' e poi andrò via, qui non riesco più a starci. È così difficile, ho ferito Acacia, e sto malissimo, ma sono sicura che lei starà meglio, tra qualche giorno. In fondo è questo che faccio: ferisco le persone. Come tutti hanno sempre fatto con me. Ed è vero che chi ha ricevuto pochi abbracci da piccolo, poi non riesce più ad abbracciare, io facevo finta di saper abbracciare ma non so farlo, e mai ci riuscirò. Porca troia.
Scendo dalla moto e apro la porta di casa di mia nonna, che sta guardando Bake of su Real Time. Appena mi vede si alza e mi viene incontro.
"Madison sei stata dai tuoi genitori?"
"Si.." Non ho voglia di parlarne, e per fortuna afferra subito, ecco perché la amo: mi capisce subito.
"Tornerai a scuola?" Menomale ha cambiato argomento.
"Ehm si. Credo che farò due anni in uno, così prenderò il diploma quest'anno" spiego sedendomi sul divano. Avevo capogiro.
"Sei pallida. Hai mangiato? Hai fame? Vuoi una mela? Una pera? Ho preso anche le ciliegie. Vuoi la verdura? Ti faccio pasta? La carne? Madison cosa ti cucino?" Mio dio sta parlando a macchinetta.
"Non ho fame, nonna. Mi sono fermata in un fast food venendo qua" mento e vedo la sua fronte corrucciata rilassarsi, poi mi sorride.
Guardo l'ora e sono le undici, quindi decido di andare a fare una doccia e poi in qualche locale.
Prendo tutto ciò che serve per lavarmi ed entro in bagno, apro l'acqua e quando è calda mi fiondo dentro. Poi sento il telefono squillare e presa dalla curiosità e dal pensiero che sia 'Michael' esco tutta bagnata e vedo che è Acacia... Dio mi sento così in colpa, sapevo che l'avrei fatta soffrire, l'ho sempre saputo. Sono un merda. Non le rispondo e rientro nella doccia, ma l'acqua si è fatta fredda quindi prendo un telo mi avvolgo ed esco.
Rimango qualche minuto a guardarmi allo specchio. I capelli sono bagnati ed il trucco è colato. Ho le occhiaie e lo smalto nero scrostato. Non mi piaccio per niente. Vorrei essere carina, come quelle ragazze che senza trucco sono bellissime, quelle che non hanno bisogno del push-up sul seno, quelle che non sono ossessionate dall'essere perfette. Invidio quelle ragazze che non soffrono di problemi alimentari, quelle che mangiamo regolari, ogni giorno con la tavola apparecchiata e tanto amore dai genitori. Quelle che passano la serata a studiare e poi fanno un giro al parco con il loro ragazzo perfetto, quelle che aspettano il matrimonio per fare sesso. Quelle che da piccole giocavano con le sorelle. Quelle che a scuola hanno tanti amici e hanno sempre un motivo per sorridere. Io sono così diversa da loro. Mi trucco troppo. Di seno non arrivo nemmeno alla seconda, mangio si e no una volta al giorno, e per quell'unica volta mi sento male ed in colpa. Non avrei questi problemi se i miei genitori fossero stati più presenti, se il giorno del ringraziamento quando avevo tredici anni sarebbero andati fuori con mia sorella. Io sono stata tutto il giorno nel vicolo di una discoteca completamente ubriaca, con i miei vecchi amici. Le serate non le passo mai studiando ma al contrario, sto sempre con la gang o con gente poco raccomandabile. Io con Cameron al parco forse ci sono andata una volta, a dodici anni, ma dovevamo solo ritirare della droga per dei ragazzi più grandi. Io ho fatto sesso per la prima volta a quattordici anni, e di e di farlo a dopo il matrimonio non mi è mai nemmeno passata l'idea. Perché non ci credo in queste mille cazzate, sono tutte stronzate per amarsi veramente bisogna essere sposati io non credo sia così! Perché se ami veramente una persona, non importa se hai firmato un documento o meno, se la ami non la tradisci. Mio nonno ha tradito la nonna, ed erano sposati, lui ha addirittura un altro figlio con un'altra donna. Cameron mi ha tradito. Ecco torno sempre al punto di partenza... Ma stasera devo dimenticare, posso dimenticare.
Cameron, ti prego, smetti di essere così importante. Lo scrivo ma non lo invio.
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Waterproof Love
Fanfic«Loro non erano come tutti voi credete. Dietro quella storia ci stavano mille giri, litigi mai risolti, cose che nessuno di noi può nemmeno immaginare. Madison e Cameron non hanno mai avuto pace, e penso che mai l'avranno...mai.» //la storia contie...