III - Illuminazione

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Entity's POV

Sono anni ormai che sto esplorando in lungo e in largo il paese in cerca di Josh. Non ho altri obiettivi se non quello di trovarlo una volta per tutte e di farla finita. Tuttavia non smetto di arrovellarmi. Anche se lo trovassi, che cosa dovrei fare? Se lo uccidessi quali potrebbero essere le conseguenze? Non devo ucciderlo. Non posso farlo. Ho già passato un lungo tempo durante la mia vita da spettro perché avevo qualcosa in sospeso con il mondo mortale. Non voglio che l'uccisione di Josh mi possa comportare un qualcosa di simile. Voglio solo porre fine a tutto questo. E morire di nuovo.

Non ho idea di quanto tempo sia passato. La possibilità di compiere salti spaziali aiuta ben poco. E' come cercare un ago in un pagliaio. Non sono ancora riuscito a capire in che anno sono finito. Quanto è stato facile scoprire l'identità del Prestigiatore. Era bastato un giro nelle varie dimensioni parallele per riuscire a scoprirlo.

Non appena il mio pensiero si dirige sulle parole "dimensioni parallele" mi coglie un'illuminazione. Rifletto per un istante sul da farsi. E' una cosa possibile? Vago nelle tenebre e osservo come la mia mente dal nulla sia costruendo un piano che non avrei mai considerato. Man mano che il tempo passa tutto diviene più limpido, fino a quando non mi è chiaro dall'inizio alla fine. Come ho fatto a non pensarci prima? Ora so che cosa devo fare di Josh. Non dovrò uccidere lui, ma solo una parte del suo animo. E adesso so anche come.

Josh's POV

I giorni passano tra i litigi in famiglia e i silenzi con mia sorella. Siamo proprio all'inizio delle vacanze estive, anche se da quanto dice mia madre io non merito vacanze, perché non ho lavorato, non ho fatto il mio dovere e stronzate varie. Non ne posso più di sentire sempre le solite cose. Non ne posso più di qualsiasi cosa.

Passo giornate intere a leggere, evadendo continuamente dalla realtà. Ma questo, pian piano, si sta rivelando frustrante. Non di certo perché abbia perso la voglia di leggere -questo mai – ma perché ogni volta che entro in uno di quei fantastici mondi non voglio più uscirne. Voglio rimanere per sempre in un posto dove non mi senta a disagio, dove nessuno sa chi sono e dove posso tenere il mio passato oscuro. E' davvero orrendo il fatto di doverne uscire ogni volta e ritornare a questa realtà che di me non vuole saperne nulla.

Continuo a essere infelice e solo. Non ho nessuno qui che mi cerca, che mi chiede di andare a fare un giro, che mi chiede anche solo di studiare assieme o fare due chiacchiere. E quando lo chiedo io agli altri sento sempre delle patetiche scuse di gente che non ha le palle per dirmi che non vuole passare nemmeno un minuto con me, sicuramente per via del mio passato.

Mi chiedo se basterà fuggire un'altra volta, andarmene anche da questo paese. Ma so che il mio passato mi inseguirebbe ovunque. Dappertutto ormai si sa del folle Jacob Connelly che ha rapito la sua famiglia e ha quasi cercato di accoltellare suo figlio.

Mi dico che ora di andare a svagarmi. Devo uscire di casa, non sopporto di stare ancora qua dentro: questo ambiente mi fa sentire ancora più prigioniero. Magari posso andare al parco, al mio solito posto, dove avrò una boccata di aria fresca. Magari là mi sentirò meglio ed eviterò di evocare ancora questi pensieri.

Entity's POV

La mia ricerca continua. Non ho la minima intenzione di arrendermi. Non vacillo. Adesso finalmente so che cosa devo fare.

Durante questo viaggio ho cercato Josh come me lo ricordavo. Ossia un bambino di dieci anni. Tendevo ad andare in luoghi notoriamente frequentati da bambini nella speranza di incontrarlo. Ma niente. Vedevo solo bambini che gli assomigliavano, ma nulla che mi ricordasse in modo definitivo Josh. L'unico inconveniente è che qualcuno potrebbe avermi visto, e non so a quali conseguenze questo possa portarmi.

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