《Caro Federico,
Sono in camera mia,come ormai da tre settimane da quando ci siamo lasciati.
Credo di aver passato questa frazione di tempo a cercare di demolire ogni nostro ricordo, ogni nostro istante.
Ma sai cosa ho capito? Che la mia era solo una battaglia inutile.
Non basta cancellare le foto, il tuo numero, i tuoi messaggi per dimenticare "noi" .
Che è inutile fingere un sorriso per far sembrare che io stia bene.
Tu,ritorni sempre.
Ritorni insieme ad una serie di domande, domande a cui io non so rispondere ma tu si.
"Mi hai lasciato per quel bacio che io non ho ricambiato o perché ti eri stufato di me?"
Bene questa domanda mi barcolla in testa e ogni volta che la tiro in ballo, le lacrime scendono sole.
Mi sento la causa di tutto...
Forse litigavamo per colpa mia,
forse io non ero adatta,
forse io non ero il tuo prototipo di ragazza,
forse io sono poco per te..Tutti forse a cui io non rispondo...
Ma mi chiedo,ogni giorno.Federico,mi manchi.
Mi manchi infinitamente.Tua, Sofia》
Pov's Sofia.
Indosso il cappotto e afferrò velocemente la lettera sulla scrivania per poi metterla in tasca.Io:"Kris,sto tornando"
Kris:"Dove vai?"
Io:"Commissioni"Kris annuisce e mi da un bacio sulla guancia.
Mi allontano e vado verso la porta.
Io:"A dopo"
Urlo per farmi sentire ed esco di casa.Fuori piove e fa abbastanza freddo.
Apro l'ombrello e lentamente mi dirigo a casa di Benjamin.
Queste settimane sono state difficili,ho trovato mille pretesti per giudicarlo un cretino,uno sfigato,non adatto a me ma alla fine sapevo che avrei scelto sempre e comunque lui.
Sapevo che ancora i miei occhi brillavano quando Benjamin mi parlava di lui e non riesco a non farlo succedere. Benjamin ieri sera, prima di avvertirmi della sua partenza per l'Italia, mi ha detto che devo avere pazienza e dare tempo a tempo.
Mi sa che questi requisiti mi mancano.Casa di Benjamin non è lontana,la vedo da lontano.
Nessuna macchina parcheggiata.
Lui non c'è.
Sospiro e con un passo spedito mi avvicino alla cassetta delle lettere posta davanti al cancello.
Metto la mano nel tascone e tiro fuori quella lettera ormai tutta stropicciata.
La poggio la dentro e chiudo.
Lentamente alzo lo sguardo verso la casa e una lacrime cade lungo la mia guancia.Addio.
Si è un vero addio!
E da quel addio,ho seriamente capito che era finita.
Chiudo il mio cuore,mi stringo in quel cappotto rosso e faccio qualche passo verso dietro per poi andare via. Mi aveva distrutta.
Mi ha lasciata cadere in un burrone.Non è più tornato a prendermi.
Addio anche a te Federico, ti dimenticherò.
Ci proverò.
*****
Casa è vuota.
Io sono vuota.Tutto è vuoto.
Siamo rimasti io e una cioccolata calda in questo piccolo appartamento.
Sono seduta su quel puff nero,messo vicino la finestra piena di gocce d'acqua a causa della pioggia.
La testa appoggiata ad essa e le lacrime sembrano scendere in contemporanea con le gocce di pioggia.Mi ripeto di non piangere,di chiudere gli occhi, fare un respiro profondo e andare avanti ma ancora una volta quella parte forte di me non collabora.
Forse l'ho tirata in gioco così tanto che non esiste più.Porto sulle labbra quella tazza bollente di cioccolata e ne bevo un sorso.
Credo che sia l'unica che mi faccia stare bene.Ad un tratto il campanello suona più volte.
Mi schiarisco la voce e con un "Arrivo" tranquillizzo la persona.
Poggio tutto sul tavolino e senza badare al mio aspetto vado ad aprire la porta.
X:"Posso?"
Emiliano.
Io:"Entra"
Lo lascio sul ciglio della porta e torno in salone,aspettando che lui venga.Supera l'arco che divide l'entrata con il salone e si avvicina a me.
Mi guarda attentamente ma non fa domande,cosa che ringrazio.Emiliano:"Ti va di parlare?"
Io:"Dobbiamo"
Lui annuisce e si siede sul puff di fronte al mio.
Emiliano:"Mi dispiace infinitamente Sofia"
Io:"Non dispiacerti, hai seguito il tuo cuore"
Emiliano:"Abbastanza strano da parte mia"
Faccio finta di rifletterci ma poi annuisco.
Io:"Emiliano io non voglio illuderti"
Deglutisco.
Emiliano:"Non lo stai facendo. So che non mi ami"
Mi spiazza.
Perché lo ha fatto??
Si alza e si accovaccia di fronte a me, prendendo le mie mani.
Emiliano:"Lo so. Ma io non mi arrendo, lotterò per te, per me e per noi."
Rimango immobile.
Io:"Emi, è una situazione difficile"
Emiliano:"Ti aspetterò, ne vali la pena."
Dice sorridendoSi alza e sorride dolcemente.
Emiliano:"A domani Mascolo"
Fa per andarsene ma subito dopo si gira e continua.
Emiliano:"Ovviamente dato che ancora sono il tuo amichetto, ti vengo a prendere io. A domani"
Detto ciò scompare nel nulla correndo sotto la pioggia verso la sua macchina.
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Per Sempre Insieme||Benji e Fede
Fiksi PenggemarChe cos'è la felicità? Ho sempre creduto che la felicità duri solo pochi instanti,che sia rara ma in realtà non ci siamo mai degnati di prenderla e di cercarla. Forse per dare una definizione di felicità prima dovremmo trovarla.