Pov's Sofia
La sveglia segna le 12:30.
Emiliano è accanto a me, stringe il cuscino tra le sue braccia e dorme con un bimbo.Accarezzo il suo viso pallido per poi spostarmi ai suoi capelli scompigliati. Sono così morbidi.
Io:"Hey, è tardi"
Emiliano:"Shh,vieni qua"
Stende il suo braccio destro per farmi rannicchiare accanto a lui.
Faccio come dice e sparisco tra le sue braccia.Io:"Non vuoi fare colazione?"
Emiliano scuote la testa e mi lascia una bacio sulla fronte. Sospiro e appoggio la testa nel cavo del suo collo. Respiro a fondo il suo profumo e piano piano chiudo gli occhi, sentendomi al sicuro.
********
La luce entra dalle fessure della finestra e si scaglia direttamente su di noi.
Apro piano piano gli occhi e siamo ancora accoccolati.
Getto lo sguardo sulla sveglia e sono le 14:20.
Sbadiglio cercando di non far rumore ma non riesco nel mio scopo.Emi si mette seduto e si stiracchia per bene,appena apre del tutto gli occhi, mi mostra uno dei suoi miglior sorrisi.
Emiliano:"Che bel buongiorno"
Mi guardo attorno, pensando che si stesse riferendo a qualcos'altro.
Emiliano:"Intendo averti qui con me"Sento il viso andarmi a fuoco, e presa dall'imbarazzo nascondo il mio volto tra le mani
Emiliano:"Sei in imbarazzo baby?"
Il suo tono è dolce ma con un pizzico di soddisfazione nel vedermi così.
Io:"Uffa, smettila"
Ride con gusto e piano piano si avvicina a me
Emiliano:"Togli queste manine"
Le sposto lentamente.
Si mette seduto sulle ginocchia così da essere un po' più alto di me e mi da un piccolo bacio sul naso.Mi sento un peperoncino.
Tolgo del tutto le mani dal viso e resto a guardarlo.
Sta osservando per bene le foto che ho sul comò, sorridendo.Emiliano:"Quella sei tu?"
Indica la foto con Benjamin a Disneyland.
Io:"Si, avevo 10 anni."
Emiliano:"Avevi i capelli rosa?" -ride.
Io:" No, ai tempi amavo i capelli colorati ma mamma mi ripeteva che si danneggiavano,così per trovare un compromesso, grazie a papà, mi sono fatta solo le punte. Mi sentivo così bella"
Emiliano:"Lo eri comunque"
Sorrido ancora una volta imbarazzata e gli do una piccola spinta.Dato l'orario, decidiamo di ordinare dei panini e mangiare a casa, precisamente in camera mia.
Ovviamente una stanza e un panino caldo chiamano Netflix, così mentre aspettiamo i panini,decidiamo una serie tv da vederci.Io e Emiliano abbiamo gusti piuttosto differenti, lui guarda più azione e avventura, io mi innamoro di film d'amore e serie tv teen drama .
Alla fine ci decidiamo di vedere "Teen Wolf" serie tv che io ho visto un milione di volte ma,a quanto pare,lui nemmeno una.Quindi il pomeriggio lo trascorriamo così, io e lui su un letto disfatto con due panini bacon, salsa piccante e cheedar e qualche bacio di sfuggita.
Non mi sembra il momento per chiedere cosa siamo, perché sono certa che nemmeno lui lo sa.
Forse siamo ancora amici e stiamo 'cercando' di capire qualche etichetta darci.Stiamo bene insieme.
Non so come saranno i giorni successivi, soprattutto quando torneremo a scuola ma per ora siamo felici insieme e credo che ci basti questo.
*******
Sono molto concentrata sul film e non sento Emiliano chiamarmi.Emiliano:"Ouu"
Mi giro quando appaiono i titoli di coda.
Io:"Sono qui, scusami"
Spegno la tv e mi giro completamente verso di lui.Emiliano:"Ti va stasera di uscire?"
Io:"È Natale"
Emiliano:"E quindi?"So che non saremo soli, quindi la domanda mi viene spontanea.
Io:" Io, tu e.."
Emiliano:"Altri"Sbuffo rumorosamente e a quell'espressione Emiliano alza un sopracciglio.
Emiliano:"Che ti prende?"
Io:"A casa non c'è nessuno e non ci sarà nessuno fino a stasera tardi, possiamo stare a casa io e te, al calduccio senza loro"Lo vedo ridere e questa volta alzo un sopracciglio.
Emiliano:"L'idea mi gusta più di quella loro, quindi accettata Mascolo"
Fiera del mio obiettivo raggiunto, mi avvicino a lui e gli stampo una bacio a fior di labbra.Io:"Vado a preparare"
Emiliano:"Che prepari?"
Io:"Vedrai"Mi guarda dubbioso ma poi mi lascia fare.
Emiliano:"Ti aiuto"
Io:"No mi mandi a fuoco la cucina"
Dico uscendo dalla stanza.Lo sento ridere a squarciagola e la sua risata fa ridere anche me.
Mettiamoci all'opera.
****
Spengo anche l'ultimo fornello e metto il tutto in un recipiente.
Ho preparato i tacos con il pollo al curry.
Mamma ne andava pazza, diceva che ero portata nella cucina.Alzo gli occhi verso l'orologio appeso alla parete, sono le 7:30... i tacos hanno tempo di riposare per pochi minuti ed io posso tornare da Emiliano.
Asciugo le mani con il panno e mi incammino verso la mia stanza.
Spio da dietro la porta e lo vedo lì, disteso sul letto con le cuffie messe.Lo fisso, ammirandolo sognante...
Più lo guardo e più mi sento confusa.
Perché anche ora ogni volta che lo vedo, smetto un po' di respirare.
Ha un effetto così strano su di me.Emiliano:"Hey, entra"- ride.
Io:"Sisi"- avevo la testa tra le nuvole.Mi avvicino al letto e mi siedo sul bordo, accanto a lui.
Io:"Ti va di parlare"
Sussurro quasi con paura.Poggia il telefono accanto a se e annuisce .
Emiliano:"Di noi vero?"
Annuisco.
Emiliano:"Per me possiamo essere quello che vuoi ma voglio essere quello che siamo ora"
Io:"Noi ci baciamo, non siamo amici"
Emiliano:"Quindi siamo fidanzati?"
Deglutisco.
Io:"Tu vuoi..."
Emiliano:"Io lo volevo dall'inizio"
Sorrido ricordando la prima volta che ci siamo baciati.Emiliano:"Quindi Mascolo sei la mia fidanzata?"
Sorride
Io:"Teoricamente no perché non me l'hai chiesto"
Sbuffa e rotea gli occhi verso l'alto.
Io:"Abbiamo bisogno di certezze nella vita, noi ragazze"
Sospira rassegnato.Mi prende la mano e la intreccia con la sua.
Emiliano:"Vuoi essere la mia fidanzata?"
Non rispondo alla sua domanda, mi alzo e lo bacio.
Penso che sia una risposta ben chiara.Lui poggia la sua mano sulla mia guancia e approfondisce il bacio.
Mi sento diversa.
Perché nulla è uguale a prima, nemmeno io.
Questa che sono ora credo che sia una Sofia abbastanza complicata perché oramai sono fin troppo fragile e non più la forte di una volta.
Emiliano deve avere cura di me.
So che ne avrà.
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Per Sempre Insieme||Benji e Fede
FanfictionChe cos'è la felicità? Ho sempre creduto che la felicità duri solo pochi instanti,che sia rara ma in realtà non ci siamo mai degnati di prenderla e di cercarla. Forse per dare una definizione di felicità prima dovremmo trovarla.