1- Ultimo giorno di vacanza

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Eccomi qui, al mio ultimo giorno di vacanza. L'ultimo giorno dell'estate più bella della mia vita.
Quest'estate per me è stata la fine di un capitolo, un capitolo durato tre anni, i tre anni delle medie.
Da domani inizierò il liceo, un nuovo capitolo della mia vita.
Devo assolutamente dimenticare tutto il mio passato, tutto ciò che ho vissuto deve essere cancellato.
Sarò in classe con il mio migliore amico, nessun ex compagno di classe, perché lui alle medie non era nella mia classe.
Ci conosciamo da sempre, perché siamo sempre stati vicini di casa e inoltre i nostri genitori si conoscono dalle superiori.
"Asia? Asia? Asia ci sei?" La voce del mio migliore amico mi fa tornare alla realtà.
"Si, che vuoi?" Rispondo
"Sapere se stai bene"
"Si, sta' tranquillo. Tutto a posto"
"Non sembra.."
"Fede è che ho paura e sono ansiosa"
"Paura di cosa?"
"Del nuovo inizio. Se si fosse diffusa una voce su di me al liceo? Se qualcuno sapesse di tutto ciò che mi è accaduto? Se incontrassi qualcuno che conosco?"
"Asia, non mi sembra il caso di essere così pessimista. Poi ci sono io con te e ti difenderò sempre, sarò sempre dalla tua parte"
Mi stringe forte a lui.
Ecco. Mi sento meglio. Mi sono rifugiata nelle sue braccia sempre, fin da piccola.
"Grazie.."
"Non devi ringraziarmi Asia"
-
Sono passate ormai due ora da quando Federico è tornato a casa sua per preparare tutto per domani.
Il mio sguardo si posa immediatamente sull'orologio appeso in cucina
"Danzaa" penso tra me e me
Tra tutti i pensieri dedicati alla scuola mi sono dimenticata che oggi ho la prima lezione di danza dell'anno.
Dovrei essere lì per le 17 e mancano cinque minuti.
Corro a prendere la roba ed esco di casa. Chiudo la porta e inizio a correre.
La mia insegnante odia il ritardo.
Credo proprio che si arrabbierà con me..
Varco la soglia dell'edificio e vedo che hanno già iniziato la lezione.
Vado nello spogliatoio e mi cambio le scarpe.
Entro nella sala e mi scuso immediatamente.
"Già ritardo il primo giorno Asia!" Dice la mia insegnante con tono furioso
"Mi dispiace veramente"
"Si si, prendi posizione e fai il riscaldamento con le tue compagne"
Obbedisco e mi posiziono nel mio solito posto: a destra in seconda fila.
Già, non sono una ragazza da prima fila, non mi piace essere notata.
Alla fine della lezione saluto le mie amiche, metto le cuffiette e faccio partire Fight Song.
Arrivata davanti casa, qualcosa attira la mia attenzione: un camion è parcheggiato davanti villa di fronte a casa mia. È uno di quelli addetto ai traslochi. Subito dopo una macchina parcheggia davanti al camion.
Dall'auto costosa dai finestrini oscurati escono una donna e un uomo.
Una parte di me è felice, insomma, non sembra ci sia qualcun altro. Solo quei due signori.
La mia piccola speranza svanisce quando le portiere posteriori si spalancano.

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