30- Non potrei essere più felice

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Passano una settimana e arriva Febbraio.
È sabato mattina e devo fare:
• Compiti
• Compiti
• Compiti
• Compiti
I prof sembrano non aver pietà di noi e ci caricano sempre di più di compiti.
E ovviamente bisogna essere pronti ogni giorno per un'eventuale interrogazione a sorpresa.
Sapevo che il liceo sarebbe stato difficile, ma mai così tanto.
Mi sembra, inoltre, di essere considerata, meno intelligente da alcuni compagni, anche se non ho tutti 'sti voti brutti. Mi capita ogni tanto di fare i compiti con Abby e mi sembra di essere vista come -quella ignorante che non è capace a fare nulla-, magari soltanto perché la mia verifica è andata peggio di quella di qualcun altro.
Non capisco perché la gente venga etichettata con il voto che prende.
Una persona che ha 9 in pagella, non è detto che sia la più intelligente. E nemmeno che quella con 6 sia ignorante.
Ci sono molti fattori che influenzano lo studio e i voti.
Uno può avere problemi in famiglia, stare male o semplicemente non aver capito un determinato argomento o esercizio.
È brutto il fatto di essere vista come quella ignorante, come se avessi tutte insufficienze.
La gente si ferma a giudicare da ciò che vede e sente, non va mai a fondo delle cose e questa credo che sia l'ignoranza più brutta che si possa avere.
Mi trovo in camera mia a studiare geostoria, che sembra essere più semplice e veloce delle altre volte.
Dopo circa un'ora, decido di cambiare materia e di finire gli esercizi di matematica.
-
Arriva in fretta la sera ed io mi ritrovo a casa mia, mentre tutti gli altri sono in giro.
Non sono dell'umore giusto per stare con qualcuno, preferisco stare da sola oggi.
Sono le 20 e sto aspettando il fattorino della pizza; visto che i miei lavorano, ho deciso di ordinare la pizza, evitando di fare casino in cucina.
Suonano finalmente al campanello e corro ad aprire con i soldi in mano.
Pago, mi prendo il mio cartone caldo in mano e chiudo la porta.
Mangio qualche fetta di pizza, ma non riesco nemmeno a finirla.
La ripongo nel cartone e pulisco il tavolo.
Senza nemmeno pensarci vado a prendere la giacca ed esco di casa.
Fuori nevica e io voglio andare nel posto "segreto" di Cameron.
Mi incammino nella direzione del piccolo posto che mi ha portato a fidarmi di lui, nonostante le vecchie amicizie andate male.
Arrivo al momento del grande gradino e improvvisamente mi viene in mente quando voleva aiutarmi a scendere, ma io gli risposi che sapevo cavarmela da sola.
Raggiungo la panchina, non ancora coperta dalla neve e mi siedo.
Qui mi sento bene, mi sento protetta è la stessa sensazione che provo quando sono tra le braccia di Cam.
"Che ci fai tu qui?" domanda qualcuno sedendosi affianco a me, sorridendo
"Sinceramente, non lo so nemmeno io" rispondo
"Come stai?" domanda lui guardando davanti a sè
"Bene, tu?"
"Tutto a posto"
"Ti ricordi la prima volta che sei venuto qui?"
"Si, avevo 9 anni e questo quartiere era molto più piccolo di quello che è ora. Ero arrabbiato con Abby perché mi aveva il joystick, così mi venne in mente l'idea di nascondermi per qualche ora, in modo che i miei genitori si arrabbiassero con Abby per la mia "scomparsa". Volevo vendicarmi. Trovai questo parchetto, dove un tempo c'era un'altalena e uno scivolo.
Decisi così che mi sarei nascosto in cima allo scivolo, una volta salito, dall'alto visi una scalinata. Un tempo c'era una scalinata, ma ne è rimasto solo il primo di gradino.
Ero un bambino avventuroso, curioso e determinato, così scesi dallo scivolo e scesi lungo quella scalinata.
Trovai questo posto così com'è ora e diventò il mio posto segreto, lontano da mia sorella e da tutti quelli che mi davano fastidio" mi racconta
"Ora capisco" rispondo alzandomi e facendo qualche passo avanti

CAM'S POV:
"Sai, sognavo di portare qui la mia ragazza e di raccontarle tutto questo, fin da bambino" dico raggiungendola
Asia si volta verso di me e mi sorride.
Amo vederla sorridere.

ASIA'S POV:
Ad un tratto lo vedo avvicinare il volto al mio e in un secondo, le sue labbra sono a contatto con le mie. Non mi tiro indietro e lascio che le cose vadano come devono andare.
Approfondisce il bacio, stringendomi tra le sue braccia, finché non mi allontano leggermente.
Lo guardo negli occhi e mi sembra di aver già vissuto questa scena, di avere un déjà vu.
"Ho riflettuto su quello che mi hai detto" dico ad un tratto
"E..?"
"Ho capito di ricambiare i tuoi sentimenti"
Mi bacia di nuovo
"Sei la mia ragazza"
"Si" rispondo abbracciandolo.
-
I giorni passano ed io non potrei essere più felice di così.
Con Cameron mi sento libera e tremendamente contenta.
Mi piace davvero tanto.
Ho scoperto cose di lui, che non sapevo e siamo ogni giorno più legati.
Non abbiamo ancora detto nulla ad Abby e Luke, stiamo aspettando il momento giusto.
Federico non si è più fatto vivo.
Un giorno a scuola abbiamo trovato Nash e Shawn lontani da Giorgia, Federico ed Alessia, così ci siamo avvicinati a loro e abbiamo scoperto che sono persone migliori di quello che credevamo.
Ci hanno raccontato che Giorgia ed Alessia hanno preso una brutta piega e che iniziavano ad ignorarli, poi li hanno lasciati.
"Mi dispiace" dico
"Fa niente, è meglio così. Non vogliamo più averci a che fare" risponde Nash
"Vogliamo trovare amici migliori" dice poi Shawn.
"Beh, se volete, noi domani andiamo a pranzare in centro" interviene Luke
"Davvero ci state invitando? Nonostante tutto.."
"Si, ci farebbe piacere conoscervi" dice Abby
"Grazie mille, allora ci sentiamo" rispondono

S/A
Buongiorno a tuttiii. Scusate il ritardo, ma non avevo pronto il capitolo.
Cameron ce l'ha fatta a conquistare Asia e finalmente stanno insieme, Shawn e Nash sembrano molto più simpatici di come credevano e forse nascerà una bella amicizia.
La frase che ho sottolineato e messo in grassetto, è una frase su cui tutti dovremmo riflettere...
Spero che il capitolo vi piaccia!💜
A presto
〽️arti.

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