19- Ero proprio innamorata di lui

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Sono in classe e l'intervallo è finito da quasi un'ora, ma io non riesco a smettere di pensare a quello che è successo.
Lui è qui.
Doveva andare al liceo sportivo, invece è qui allo scientifico e ha avuto il coraggio di salutarmi dopo tutto.
Dopo le cattiverie che ha detto di me in giro, dopo avermi trattata male, dopo essersi allontanato da me diventando il mio incubo.
La mia mente ripercorre i momenti vissuti con lui: i nostri litigi, le sue scuse dette perché costretto da qualcuno, il nostro primo-ultimo abbraccio, le nostre risate..
Già, ero proprio innamorata di lui, ma non perché fosse il ragazzo più bello della scuola (cosa che non era), non perché fosse simpatico, ma per com'era veramente.
Ha sempre nascosto a tutti (compresa me) il suo lato dolce, il bene che vuole alle persone che lo circondano.
Nessuno ha mai capito perché mi piacesse, perché per gli altri è tanto difficile immedesimarsi nelle altre persone o provare a guardare le cose da altri punti di vista.
Tante cose mi affascinavano di lui, ma la cosa che mi piaceva di più era il fatto che, nonostante avesse parecchi problemi personali (di cui pochi ne sapevano l'esistenza), lui ogni giorno entrava a scuola con il sorriso e lo manteneva per tutto il tempo e poi il fatto che amava far ridere le persone e per me questa è una cosa bellissima.
La verità è che io non ho mai voluto innamorarmi di lui, non ho mai voluto sperare di incontrarlo, non ho mai voluto che avesse un'influenza così grande sul mio carattere, non ho mai voluto girarmi e sorridere automaticamente sentendo pronunciare il suo nome.
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Finisce finalmente la giornata e io sto andando a casa mia con Fede per fare i compiti. Abbiamo fatto pace e ha capito che quella foto era una stupidaggine.
"Fede ti devo dire una cosa" dico improvvisamente
"Dimmi amore" dice lui sorridendomi
"Oggi, durante l'intervallo ho visto TU SAI CHI nel corridoio e mi ha salutata" affermo
"Vuoi dire proprio lui?" Evita di fare il suo nome come gli ho chiesto io
"Si"
"E che effetto ti ha fatto?" Domanda
"Quello di sempre, non è cambiato assolutamente nulla" dico abbassando lo sguardo
"Ehi amore, non pensare a quello stronzo. Ora ci sono io con te, pensa solo a noi. Non puoi permettergli di rovinarti anche quest'anno!" dice lui rivolgendomi un dolce sorriso.
Lo abbraccio e successivamente lui mi bacia.
"Sono entrato nella squadra di basket della scuola, mi sono scordato di dirtelo, scusa" dice lui ad un tratto
"Tranquillo" rispondo sorridendogli
"Ti va di venire a vedere l'allenamento?" mi chiede
"Si, va bene ma non vengo subito alle 15 perché devo finire i compiti. Va bene se vengo verso le 16?"
"Certo, ma come fai a sapere gli orari?"
Con questa domanda mi fa tornare in mente il giorno in cui Cam e Luke facevano l'allenamento ed io ed Abby siamo andate a vederli..ma meglio non dirglielo.
"Ho visto il foglio in bacheca oggi" mento
"Ah va bene"
Facciamo i compiti fino alle 14:30 e poi lui va a prepararsi a casa sua, salutandomi con un dolce bacio.
Riprendo a fare i compiti finché, ad un certo punto, sento l'assoluto bisogno di cercare la scatola contenente tutti i miei ricordi della scuola media.
Salgo velocemente le scale, prendo la sedia della scrivania e ci salgo sopra per arrivare alla mensola sui cui c'è la scatola, ma niente. Non ci arrivo.
Dopo qualche tentativo riesco a raggiungerla, scendo velocemente dalla sedia e mi siedo sul tappeto.
Apro la scatola e la prima cosa che vedo è il mio diario dell'anno scorso.
Lo apro e lo inizio a leggere.
I miei occhi, mentre passano velocemente da una parola all'altra iniziano a lacrimare.
Trovo una pagina staccata che attira la mia attenzione, su cui c'è scritto:

27•12•15
Oggi, ho finalmente detto la verità a ****, mi sembrava la cosa migliore, ma mi ha fatta stare male. Ha iniziato ad insultarmi e mi sono sentita crollare il mondo addosso. Era il mio migliore amico! Poi ho scoperto che la mia migliore amica gli ha mandato tutte le nostre chat, sfottendomi. Non potrei sentirmi peggio.

Il 27 dicembre 2015 erano due anni da quando mi sono resa conto che mi piaceva. E ora sono quasi 4, come passa il tempo!
Immediatamente poso il diario della terza media e prendo quello della prima.
Scorro velocemente le pagine, arrivando al 27 dicembre 2013:

27•12•13
Oggi è stata una giornata stranissima! Praticamente oggi pomeriggio non avevo nulla da fare così mi sono messa nel letto, cercando di riposarmi, ma non riuscivo a chiudere occhio che sentivo la sua voce, vedevo i suoi occhi. Era come avercelo accanto, ma non c'era. È una strana sensazione, avevo voglia di vederlo, di sentire la sua risata, di guardarlo negli occhi, di abbracciarlo...
Credo che mi piaccia ****.. e ora che devo fare?!

Un sorriso mi spunta involontariamente, mentre le lacrime continuano a rigarmi il volto.
Mi sembra passata una vita, eppure non è cambiato nulla. E ora sento la sua mancanza.
Mi ero ripromessa di dimenticarlo e ci ero riuscita, ma ora che l'ho rivisto... Che succederà ora? Che succederà quando lo vedrò per i corridoi? Che succederà quando mi guarderà ancora negli occhi?
Vorrei continuare a leggere, ma ho promesso a Fede che sarei andata all'allenamento.
Così ritiro le cose, vado in bagno e mi sciacquo la faccia con l'acqua fredda, mi asciugo e mi trucco.
Prendo il cellulare, metto il parka ed esco.
Arrivo dopo circa dieci minuti a scuola e mi dirigo direttamente verso la palestra del piano terra.
Quando fa freddo fanno allenamento dentro, mentre quando ci sarà bel tempo, lo faranno fuori.
Entro in palestra e vedo Abby sugli spalti, così la raggiungo.
"Hey" la saluto
"Ciao"
"Luke?"
"Si, Fede?"
"Si"
"Non sapevo che fosse così bravo a basket Federico"
"Nemmeno io"
Mentre si allenano i ragazzi mi vedono e mi salutano.
È bellissimo vederli giocare.
Parlo con Abby della professoressa di religione e ci divertiamo un casino.
Ma ad attirare la mia risata sono le urla di Federico
"Qualcuno sta male qui!" Grida
Scendo con Abby velocemente gli spalti e arrivo in campo.
Mi faccio spazio tra la gente radunata attorno alla persona ferita e appena vedo che è lui, il ragazzo che tanto mi amo, mi inginocchio accanto a lui.
"Cos'hai?" Chiedo preoccupata
"La caviglia...mi fa male" dice quando l'allenatore lo fa alzare e lo porta all'infermeria della scuola.
Mentre lo accompagna, Fede mi si avvicina
"È lui!"
"Si"
Mi abbraccia e questo gesto mi fa sentire un po' meglio.
Quando mi sciolgo dall'abbraccio, noto che sono rimasti solo Abby, Luke e Cam che ci fissano.
"Io devo andare a vedere come sta" esclamo uscendo dalla palestra.

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