24- Quattro anni

81 11 2
                                    

Canzoni per il capitolo:
Hall Of Fame - The Script
Perfect Illusion - Lady Gaga

Oggi, oggi è il 27 dicembre 2016, sono passati 4 anni ormai.
Quattro anni che lo amo, quattro anni che ci tengo, quattro anni che sogno me e lui insieme, quattro anni che vorrei abbracciarlo, quattro anni che vorrei vedere le nostre dita intrecciarsi, quattro.
È passato così tanto tempo, siamo cresciuti; sono cresciuta ma i miei sentimenti non sono cambiati.
Vorrei passare la giornata da sola a casa a deprimermi, ma non è giusto.
Vorrei essere vista da lui come tutte le altri (come Cecilia, ad esempio), vorrei essere vista come un'amica.
Non so cosa sia successo, cosa mi sia successo, cosa avessi in testa 4 anni fa, cosa pensai.
È capitato tutto così in fretta, così involontariamente.
Se potessi tornare indietro, non farei ciò che ho fatto, non direi ciò che ho detto, non mi fiderei di chi mi sono fidata. Però non posso farlo, non posso tornare indietro, il presente è questo.
Devo affrontare questa situazione, da sola.
Il suono del campanello mi fa alzare dal letto, sono ancora in pigiama e mentre mi alzo mi asciugo le lacrime che hanno avuto la meglio su di me.
Quando apro la porta trovo davanti a me Luke, Abby e Cam.
Oggi purtroppo nom c'è Federico perché sua nonna, di Torino, ha chiamato la sua famiglia per una giornata a casa sua.
"Buongiorno!!" Gridano entrando come se fosse casa loro
"Che volete?" Domando scocciata chiude do la porta
"Stavi ancora dormendo?" Domanda Abby fissandomi incredula
Non rispondo, perché il mio sguardo inizia a fissare i vuoto
"Asia, ci sei?" Domanda Luke guardandomi dall'alto
"Ehm si" dico tornando con la testa nel salotto di casa mia occupato dai miei amici
"Ti va di andare al cinema oggi?" domanda Caneron
"No" rispondo fredda
"Ma.."
"Ragazzi non ho voglia di fare niente oggi" dico avviandomi verso la porta e indicandogliela.
Afferrano il concetto ed escono.
Escono tutti tranne Cameron.
"Cameron vattene"
"Cos'hai?" domanda curioso tornando in salotto e sedendosi sul divano.
"Nulla, sto bene. Ora puoi uscire. Ciaooooo" dico tirandolo per un braccio e facendolo alzare
"Non me ne vado finché non so cos'hai" afferma lui, tornando a sedersi
"Ti ho già detto che sto bene"
"Basta, basta, basta! Basta con queste bugie, dimmi cos'hai, non capisci che ti voglio solo aiutare?" Grida
Sta dicendo la verità, è così, mi vuole solo aiutare.
"Vieni" dico prendendolo per mano e portandolo in camera mia.
Tiro fuori lo scatolone contenente le cose delle medie.
Ci sediamo sul letto e tiro fuori il diario di prima media.
"Leggi" dico porgendogli il diario aperto sulla pagina del 27/12/2013.
Fisso il suo volto che cambia espressione ripetute volte mentre legge.
Osservo i suoi occhi scorrere velocemente fissando il foglio.
Poi quegli occhi si spostano, alza la testa e incontrano i miei.
"Non è tutto" dico passandogli il terzo diario aperto nella pagina del 27/12/2015.
Prende quello e questa volta legge più lentamente.
Alla fine della pagina, alza lo sguardo e mi fissa.
"Io non lo..sapevo" dice guardandomi negli occhi con aria triste
"Sono stata troppo aggressiva prima" dico abbassando lo sguardo
"4 anni" dice lui allungando il braccio e posando la sua mano sul mio mento per farmi alzare la testa

CAM'S POV:
Non sapevo nulla di questi 4 anni, cazzo.
Io mi sono fiondato a casa sua senza pensarci un attimo, quando lei stava male.
Ha gli occhi tristi, lucidi e gonfi, come se avesse pianto tutta la notte.
Le tremano le mani, così allungo il braccio e avvolgo la sua mano nella mia.
"È quello nuovo in squadra con me, vero?"
"Si" dice lasciando che una lacrima le righi il volto.
"Se vuoi rimango qui con te, ti posso aiutare.." dico facendo intrecciare le nostre dita
"Cameron, proprio non capisci?! Devo affrontare da sola questa cosa"
"Non ti lascerò sola" dico abbracciandola.
Quest'abbraccio trasmette tristezza, dolore, ma anche una grande amicizia, un grande amore e una grande fiducia.
"Va bene, rimani" dice asciugandosi le lacrime
-
Passiamo tutta la mattina insieme e per pranzo, cuciniamo la pasta.
Si sta distraendo un po', le fa bene.
Tutto fila liscio e sembra perfetto fino a quando non mi squilla il cellulare.
È Madison.
Rispondo o no?
Mi volto verso Asia che mi sussurra di rispondere.
"Pronto?"
"Amore mio, ciao"
"Oh, ciao Madison" rispondo facendo finta di non aver visto il nome sulla schermata del cellulare
"Dove sei? Io sono in stazione. Tra 15 minuti arrivo" dice
"Oggi non sto molto bene, ti conviene tornare a casa prima che ti attacchi la febbre" mento
"Amore ti curo io" dice
"Nono, veramente. Non ce n'è bisogno"
"Cameron! Perché mi dici cazzate? Dove sei? Non dirmi che sei con quella tua vicina sclerata" urla
"Si, sono con lei" ammetto
"Vattene via subito da lì!"
"No, non sta bene e non la lascio da sola"
"E allora sono io lasciarti da solo. Addio" urla per poi attaccare.
"Ti ha lasciato?" Domanda Asia con un'espressione preoccupata
"Si"
"È tutta colpa mia. Mi dispiace" dice abbassando lo sguardo
"Asia, le cosa andavano male già da un po'. Meglio così, iniziavo a non sopportarla più" dico sorridendo.
"Adesso è segnato anche il tuo 27 dicembre" dice sorridendo
"Inizia la libertà" dico

ASIA'S POV:
Mi dispiace che Madison lo abbia lasciato.
Non volevo causare tutto questo casino.
Devo dire però che con Cam mi sono dimenticata tutto, quando sono con lui mi sembra di essere quella persona che avrei sempre voluto essere.
Solo lui ne è capace, anche se è brutto da dire nemmeno Federico ci riesce.
-
Arriva presto la sera e io e Cameron decidiamo di ordinare due pizze, per evitare di fare casino come questa mattina.
Dopo aver mangiato andiamo in camera mia e gli mostro delle vecchie foto.
Siamo seduti sul letto a fissare le foto di quando ero piccola e veniamo raggiunti da Jax.
"Grazie per Jax. Lo adoro." dico vedendo come va incontro al suo vecchio padrone.
"Jax..gli avrei dato lo stesso nome" dice sorridendo.
Arrivano le 22 ed è ora che Cam torni a casa.
"Grazie di tutto, veramente" dico mentre gli apro la porta
"È un piacere" dice facendomi l'occhiolino.
Scende i gradini e percorre il vialetto, poi si blocca davanti al cancello, si gira e torna indietro.
Mi lascia un bacio sulla guancia e poi esce.
È riuscito a rendere la giornata più brutta del mondo, nella migliore.

S/A
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Io personalmente ci tengo molto, è davvero importante per me.
Questo sarà l'ultimo aggiornamento del 2016.
Le canzoni che ho messo all'inizio sono quelle che mi hanno accompagnato durante la scrittura del capitolo.
Ci si vede il prossimo anno.
Marti🍄

YOU STEAL MY BREATH.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora