44- "Non andartene"

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"Sei sicura di aver pianto per il film?"
"Si" rispondo dando un'aria interrogativa alla mia risposta
"Asia, dimmi la verità"
"Te l'ho già detta"
"Io non insisto più, quando te la sentirai di dirmelo, sai dove trovarmi"
"Forse è meglio andare a dormire"
"Per un'ora e mezza?"
"Meglio che niente, no?"
"Va bene, ci vediamo tra poco allora"
"A dopo"
Mi allontano dalla finestra e mi sdraio sul letto, cercando di dormire.
Passa un quarto d'ora e crollo.
Okay, ero stanca, ma l'ansia non mi lasciava dormire.
"Asia, ti vuoi svegliare" grida mia mamma
Apro gli occhi e mi metto seduta
"Muoviti!" mi urla mia madre, prima di uscire dalla mia stanza sbattendo la porta.
"Arrivo, arrivo" dico stirandomi
Appena realizzo ciò che succederà oggi, mi alzo dal letto con un balzo e corro in bagno.
Dopo essermi lavata, vestita e truccata, fisso le due trecce che ho fatto la scorsa sera per far si che oggi abbia dei capelli decenti.
Mentre mi sciolgo quelle dannatissime trecce, fisso la mia immagine nello specchio ricordandomi dell'accaduto di stanotte.
Abbasso poi lo sguardo, vedendo il mio corpo, perché non posso essere come le altre? Perché sono bassa? Perché queste gambe sono così sproporzionate al mio corpo?
Mi vibra il telefono, un'altra volta, riportandomi ad una scena passata della mia vita.
È Cameron.
No, non ancora.
Finisco di pettinarmi i capelli e sembrano perfino belli, se è così, queste trecce le farò sempre.
Torno in camera, prendo la valigia e il mio zaino, dopodiché vado in cucina.
"Pronta?" mi domanda mia madre
"Si, voi?"
"No"
"Come no?"
"Secondo te? Ti ho svegliato prima perché sapevo che avresti fatto tardi"
"Ah, okay, allora io vado a fare un giro, torno tra un po'" ho proprio bisogno di fare due passi..
"Alle 7:25 qui"
"Okayy"
Non penso ci sia nemmeno da specificare dove sto andando, eh si, al mio luogo "segreto", quello che ho rubato a Cameron.
Corro con la voce di Harry Styles di sottofondo, sulle note di "Sign Of The Times", arrivo alla panchina trovandoci sopra una scatola di cartone con una scritta sopra "A Martina", beh, ci sono tante "Martine" nel mondo, ma sono troppo curiosa, infatti la apro.
Dentro ci trovo delle polaroid, avete presente le vecchie macchine fotografiche, quelle che sviluppavano la foto istantaneamente? Ecco.
Ci sono due bambini in quelle foto, e poi, affianco c'è la macchina fotografica vera e propria.
Ho sempre adorato quel tipo di fotografie, perché non puoi cambiare la foto, anche se viene male è il ricordo che conta, il momento preciso, catturato da un flash.
"Ti piace?" domanda una voce dietro di me
Mi volto velocemente, riconoscendo all'istante la voce
"Cameron.."
"Ciao"
"Che..che ci fai qui?"
"Sapevo che saresti venuta qui prima di partire, volevo vederti"
"E se non fossi venuta?"
"Mi sono fidato del mio sesto senso"
"Mi conosce proprio bene allora"
"Già.."
"Ne è passato di tempo da una conversazione così"
"Senti Asia, mi dispiace, io non volevo arrabbiarmi così.."
"Anche io ho sbagliato, non fa niente"
"Beh, quindi tutto risolto?"
"Certo, tutto a posto.."
Momenti di imbarazzo si fiondano sulla nostra conversazione.
"Di chi è quella polaroid?" domando per rompere il ghiaccio
"È dei miei genitori, ma so quanto ti piaccia, quindi tienila"
"Cosa? Ma.."
"Niente se e niente ma, è tua"
"Grazie Cameron, grazie davvero" dico abbracciandolo
Mi erano mancati i suoi abbracci, lo ammetto. Mi stringe a sé, facendomi sentire protetta.
Si allontana leggermente per poi avvicinarsi a me e, dopo avermi guardata negli occhi, mi bacia dolcemente, colmando per un momento quel vuoto che da tanto tempo mi perseguitò.
"Mi eri mancata"
"Anche tu"
"Ma chi sono i bambini delle polaroid?"
"Uno sono io e l'altro, non lo so.."
"Sicuro?"
"Si"
"Dille la verità" dice una terza voce
"Federico, tu stanne fuori" ribatte Cameron
"Di che stai parlando? Di quale verità stai parlando?"
"Lui sa perfettamente chi è quel bambino"
"Cameron.."
"Cazzo, stanne fuori!" urla Cameron contro Federico
"Cameron, dimmi la verità" gli dico, guardandolo negli occhi
"È che non posso dirtelo"
"Perché?"
"Perché ne soffriresti"
"Non m'interessa Cameron, dimmelo"
"È..è Diego"
"Diego?"
"Si, io e lui ci conosciamo da quando siamo piccoli, finché lui non si era trasferito"
"Come hai potuto nascondermelo? Ora mi torna tutto, i disegni, le scatole, eri tu?"
"No, quello resta un grandissimo punto interrogativo anche per me. Ma in ogni caso, ho mentito per proteggerti"
"Tu sapevi benissimo ciò che mi aveva fatto, come mi sono sentita per colpa sua, quando tu eri suo amico.."
"Lui non è mio amico, quando mi hai raccontato l'accaduto non mi sono trattenuto e gli ho alzato le mani"
Le immagini di Cameron e Diego nell'infermeria della scuola mi passano davanti agli occhi.
"Ti prego, di qualcosa" mi prega Cameron
"Io.."
"Andiamo Asia, si è fatto tardi.." interviene Federico prendendomi per mano e trascinandomi via dal mio posto preferito.

CAM'S POV:

Lo sguardo perso, la voce lieve e scossa e la debolezza di Asia, prendevano il suo possesso.
"Non andartene" le urlo
"Va bene.." dice voltandosi
"Davvero?" le domando incredulo
"Si..Federico aspettami sotto casa"
"Okayy.." risponde lui scomparendo dietro agli alberi
"La casa dove abiti tu era quella dove abitava la famiglia di Diego, prima di trasferirsi. Ci siamo conosciuti mentre giocavamo in giardino, era diverso ai tempi" confesso
"Posso immaginare"
"Ma perché me l'hai nascosto? Lo sai ciò che ho passato per colpa sua"
"Perché avevo paura della tua reazione"
"Dovresti imparare a tirare fuori le palle"
"Quando si tratta di te ho sempre paura di farti soffrire"
"Io sono forte"
"Lo so bene"
"Appena torneremo indagheremo sugli scatoloni, te lo prometto"
"Buon viaggio"
"A te"
Mi avvicino a lei e le do un leggero bacio.
"A presto" mi sussurra all'orecchio, dopodiché si incammina verso l'"uscita".
"Non dimentichi qualcosa?" Le domando indicando la polaroid
"Grazie"
"Grazie a te"

S/A:
I'm back, bitchessss!
Ecco il nuovo capitolo, come promesso. Ammetto che è un po' confusionario, ma è importante per lo svolgimento della storia.
Molto probabilmente torneranno gli aggiornamenti settimanali e ne sono più che contenta.
Ci tengo davvero a questo libro e mi è difficile annunciare che è quasi completato, ma dopo di esso arriveranno nuove storie a cui sto lavorando da fine luglio e spero possa piacere.
Sono felicia!!♥️
Buon inizio settimana, Marti💪🏻

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