Mi sveglio improvvisamente perché sento bussare bruscamente alla porta. <<Belle! Stai bene?>> E' mio padre. <<Papà sto bene.>> Affermo con la voce impastata dal sonno mentre gli vado ad aprire. <<Menomale tesoro, io e la mamma stavamo per chiamare i vigili del fuoco!>> Esclama abbracciandomi. Ovviamente vedendo che non ricambio l'abbraccio si tira indietro fingendo poi un colpo di tosse. <<Be' comunque volevo dirti che fra poco ho l'aereo per New York e quindi sto via per tre giorni, devo compiere un'operazione importante...>> <<Va bene papà.>> Gli sorrido mentre sto per chiudergli la porta in faccia, ma lui la blocca con una mano. <<Dimenticavo...di sotto c'è Dustin e mi ha chiesto se puoi scendere di sotto perché ti vuole parlare.>> <<Digli che non ci sono per lui.>> Affermo arrabbiata. <<Belle per favore è il figlio di alcuni nostri amici, comportati bene e non fare la maleducata.>> <<Ho detto di no!>> Chiudo la porta sbattendola ignorando le grida di mio padre e vado nel bagno della mia camera. Mi lavo bene i denti e mi pettino i lunghi capelli neri, sono veramente tanti! Prendo l'accappatoio e lo sistemo per dopo la doccia, decido l'abbigliamento che devo indossare dopo e inizio a spogliarmi. Vado verso lo specchio per vedere come sono messa con la prova costume e ammetto che non sto per niente male. La porta si spalanca e rivela il volto di Dustin completamente spiazzato e per istinto prendo la prima cosa che trovo tra le mani e mi copro, per mia fortuna non sono completamente nuda. <<Che ci fai qui? Esci dalla mia stanza ora!>> Mi guarda e si morde un labbro <<In realtà preferisco rimanere qui...>> Corro in bagno e mi vesto velocemente per poi tornare in camera. <<Che cosa vuoi? Non ho molto tempo!>> sbotto scocciata mettendo apposto il letto. Alzo di scatto gli occhi su di lui visto che non ho ottenuto risposta e noto che in mano ha una cornice rotta e una foto di me con i miei fratelli. Oh no! Gli strappo ferocemente la foto dalle mani e la metto dentro ad un cassetto insieme a tutte le altre che raccolgo velocemente dal pavimento. <<Chi sono?>> mi domanda lui. <<Nessuno ti ha mai insegnato a farti i cavoli tuoi?>> <<Belle, chi sono?>> chiede di nuovo. <<Nessuno...dei vecchi amici di quando ero piccola...niente d'importante.>> <<Allora perché hai la camera completamente tappezzata di foto con questi bambini se non sono niente d'importante?>> Ecco. Io a questo tipo di domande non sarei mai riuscita a rispondere veramente <<Ti ho detto che non è niente d'importante ora basta. Perché sei venuto qui?>> Sbuffa chiaramente scocciato dal fatto che ho cambiato argomento. <<Volevo sapere come stavi, ieri sei scappata senza dire niente... ti ho cercato da per tutto.>> Sorrido per il fatto che ha appena ammesso di essersi preoccupato per me e infatti si accorge poco dopo di ciò che ha detto. <<Cioè voglio dire...ti abbiamo cercato tutti non solo io!>> Finge un colpo di tosse quasi strozzato e non posso far a meno di ridere. <<Perché ridi? E' la verità!>> Gli do una spinta per gioco e lui spalanca gli occhi. <<Hai per caso osato toccare ME?>> Domanda facendo la voce da gigante e avvicinandosi pian piano verso di me. Non riesco a trattenere le risate, è troppo buffo <<Oh mio Dio, ti prego rifai quella voce e sottolinei il ME?>> Continuiamo a prenderci in giro per almeno altri quindici minuti rincorrendoci per la stanza finché riesce a prendermi e mi butta sul letto. <<Ti prego il solletico no!>> esclamo continuando a ridere. <<Oh invece solletico SI!>> dice Dustin con quella voce da gigante facendomi quasi stozzare dalle risate quando comincia a farmi il solletico sulla pancia e sotto il collo. <<Basta, ti prego!>> Ovviamente lui non i da retta e continua a torturarmi finché si ferma di botto vedendo la porta spalancata e Liam che ci guarda. Oh no...
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Salvami finché puoi
ChickLitBelle. Un uragano di dolore è nascosto nel suo cuore spezzato. Il suo sorriso più falso fa intravedere la sua più grande sofferenza. Una sofferenza talmente grande da rimanere nascosta. Dustin. Un ragazzo bello, intelligente, sol...