CAPITOLO 23

24 2 0
                                    


POV'S BELLE

Dopo un bacio simile rimanere senza fiato credo che sia più che possibile, anzi credo proprio che il mio cuore sta smettendo di battere, ma a portarmi alla realtà sono gli sguardi degli altri che ci osservano, in particolare quello di Liam.

Cavolo non ci voleva, proprio ora che  gli ho  chiesto scusa per il mio comportamento dell'altra volta e lui mi ha perdonata.

Si avvicina verso di noi molto lentamente con  le mani a pugno e subito Dustin si posiziona davanti a me.

<<Mi fate schifo!  Facevi tanto l'amico per poi pugnalarmi alle spalle. Vergognati. E tu, tu! >> Mi indica avvicinandosi ancora un po', non riuscendo nell'impresa  visto che Dustin sta nel mezzo per proteggermi. <<Sei solo una delle tante. Mi fai più schifo di lui. Pensavo che eri diversa, invece sei la solita puttana che si scopa il migliore amico del suo ragazzo.>> Mi guarda inferocito, Dustin sta per prenderlo a pugni, lo vedo da come sta reagendo, ma lo blocco con una mano mettendomi davanti a lui.

Se prima gli ho chiesto scusa, adesso me ne pento perchè si merita tutto ciò che gli ho detto.

Lo guardo negli occhi. E' incazzato. Sta aspettando una mia reazione. Lo incenerisco con il mio sguardo da vipera, e già capisco che sa cosa avverrà ora.

Rido amaramente con molta perfidia.

<<Bene, hai finito?  Sai, nessuno qui  ha voglia di ascoltare dei capricci da un bambino come te. Ora che hai detto ciò che dovevi dire te ne puoi anche andare.>>

Dopo qualche secondo fa per girarsi ma lo blocco.

<<No aspetta, a pensarci bene, non te ne andare.  Prima hai parlato te, giusto? Beh, ora tocca a me.  >>  Rido con molta cattiveria vedendo la sua faccia.

<<Allora partiamo dal fatto che "puttana" ci chiami tua madre,visto che fino a ieri andava a letto con il marito della mia vicina di casa. Vi giuro che non è una cazzata me l'ha detto proprio lui, venendo a casa mia piangendo come un bambino e ne ho anche le prove. Povero. >>  Dico rivolgendomi a tutti gli studenti che mi stanno ascoltando.  <<E poi non hai il diritto di dirmi che faccio schifo e neanche a lui>> Indico Dustin che in questo momento è impassibile, senza nessun sentimento perchè di sicuro sta conoscendo la mia parte nascosta, quella più brutta, quella che ha portato al suicidio di una ragazzina di 12 anni.

<<Sai tu che cosa hai fatto qualche anno fa? Aspetta che ti rinfresco la memoria. Ti sei portato a letto  la ragazza del tuo migliore amico, Mery. Ma non ti fai schifo? E spero che ora non avrai il coraggio di negarlo!  Tra l'altro io con Dustin non ci ho mai fatto niente. Non stiamo insieme, non siamo mai andati a letto insieme a differenza tua lui non farebbe mai una cosa simile, nonchè io gliel'avrei permesso ovviamente.  Tu invece stai facendo tutte queste scene per un bacio, che fra l'altro non lo era nemmeno.  Pensavi davvero che io ero diversa  dalle altre? Beh, hai ragione. Lo sono. Non sono mai venuta a letto con te perchè non mi sei mai piaciuto, non mi hai mai fatto nessun effetto. Vi rendete conto che è stato tutti questi mesi insieme a me come un santarellino, e a lui andava più che bene! Abbiamo una vera femminuccia qui di fronte a noi! Ora puoi anche andare, ho terminato il mio discorso. Puoi tornare a fare lo sfigato di sempre. Non farti più vedere, per lo meno non da me.>>  Si gira e se ne va in silenzio.

Mi guardo attorno, noto molta gente deriderlo e altra sorpresa dalla mia reazione. Georgia mi guarda confusa per poi annuire come se avesse capito qualcosa. Zoe invece la vedo frecciare via dalla scuola.  Dustin mi sta ancora guardando, come se davanti a lui vedesse un fantasma, non più la dolce e sensibile Belle. Poi in uno scatto il mio sguardo incrocia quello del mio migliore amico.

No. No,no, noo. I suoi occhi sono tristi. Non sta più a lui salvarmi. Ho fallito di nuovo. L'ho deluso.

<<Robert>> lo chiamo in un sussurro, mentre lo vedo andar via. <<Robert, ti prego.>> Urlo fregandome dell'altra gente che se ne sta tornando ognuna nella propria classe.  <<Robert!>>  Urlo un' altra volta all'aria. Non c'è più nessun intorno a me. Sono rimasta sola.

<<Ho fallito di nuovo, lo so. >> Ripeto a me stessa.

<<Si, hai fallito. Non sei la persona che credevo di avere davanti. Mi hai deluso Belle.>>

Questa volta è Dustin a parlare oltrepassandomi e andandosene, lasciando un vuoto enorme dentro di me co quelle parole.

Nessuno mi può cambiare oramai.

 <<James in presidenza.>> 

Bene, ci mancava solo questo. Verrò sospesa  di sicuro.



POV'S ANONIMO

La vedo uscire dalla scuola due ore prima. Strano. Appunto ogni sua mossa sul mio taccuino.  E' bellissia. Sta andando verso la spiaggia, e sta piangendo. Detesto vederla piangere, mi riporta a ricordare  i giorni successivi a quell'incidente.

La seguo.  Sta andando verso lo scivolo dove è successo il tutto. Ma che fa?  La vedo salire su quel gioco e la sento urlare.

<<Vi odio! E' tutta colpa vostra! Mi avete ridotto a questo! Allo schifo di persona che sono!>> Urla mentre piange. So a chi si riferisce. E anche se a malincuore appunto ogni  sua parola.  <<Vi prego! Tornate! Sto morendo dentro di me senza di voi! Vi odio!>> E' disperata. Non sta più in lei, può commettere una qualsiasi cosa poco sana di mente.

Basta. Lo chiamo. Al terzo squillo risponde.

<<Sta dando di matto, piange urla. Si trova nel punto dell'incidente, sbatte le mani su un punto dello scivolo. <<In che punto di preciso?>> Mi chiede lui.  <<Sul tettino dello scivolo.>>> Silenzio.

<<E' uscita due ore prima da scuola e si è diretta qua. Piange e grida di continuo, non è più lei. Può commettere qualsiasi atto non sano di cervello. Devo interveire?>>  Domando.

<<No, ancora no.>>

Salvami finché puoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora