CAPITOLO 20

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POV'S   DUSTIN

Sono disteso su questo letto da più di un'ora. Ho mille pensieri in testa, Rose e sua figlia, Zoe, Liam, ma soprattutto lei.  Cazzo non riesco a togliere dalla mente tutte le emozioni che ho provato in quel bacio. La desidero con tutto me stesso.  Il suo sapore di buono è inconfondibile, riconoscerei il suo odore al lampone e more ovunque. Il calore del mio corpo in contatto con il suo è puro fuoco, cazzo.  Ho voglia di toccare di nuovo quelle labbra e di guardare i suoi occhi ancora più profondamente, ma più che altro...

Non lascio finire il mio pensiero che subito spalanco gli occhi e mi metto a sedere per poi ripetere ad alta voce. <<E' questione di sesso. A me non piacciono queste ragazze così piene di mistero, con dei passati feroci dietro. Io voglio la strada spianata e le cose facili!>>

Per convincermi ancora una volta di ciò che ho appena affermato, prendo il mio telefono e cerco il numero di chi sarebbe riuscita a soddisfare le mie necessità.

<<Pronto?>> domanda confusa la ragazza non aspettandosi di certo una mia chiamata.

<<Martina fra 10 minuti sono sotto casa tua. Preparati. Usciamo.>> Affermo freddo.

<<C-cosa?>> domanda ma in risposta attacco la chiamata.

Dopo cinque minuti sono pronto, non mi sono preoccupato di fare bella figura con lei.

<<Ciao Dustin, come mai questa tua improvvista?>> mi domanda entrando in macchina. Indossa una minigonna di jeans e un top rosso aderente che le mette in risalto il seno. Immediatamente penso a Belle che non indosserebbe mai cose simili e mi vengono in mente tutti i suoi tipici abiti floreali e mi spunta un piccolo sorriso.

<<Come mai sorridi? Ti piace ciò che vedi?>> mi domanda lei improvvisamente alzando il suo culo e posizionarlo proprio sopra alla mia erezione. Cazzo. Sapevo che era la scelta giusta. Mi mordo un labbro sospirando. <<Non qui andiamo in un posto più appartato.>> Le faccio notare io. Mi guarda con un sorrisetto malizioso e infila la sua mano dentro ai miei pantaloni e a sua volta dentro ai miei box, non posso fare a meno di chiudere gli occhi e di immaginare al suo posto una moretta con gli occhi scuri.

<<Bene andiamo dentro casa mia. I miei non ci sono.>> Dice stringendo ancora di più la presa sulla mia erezione. Non me lo faccio ripetere un'altra volta e così ci affrettiamo ad entrare.

In teoria prima avevo intenzione di offrirgli un gelato almeno per pagarla del lavoro che avrebbe fatto dopo, però ha molta voglia di giocare quindi meglio così.

<<Mi sei mancato così tanto in questi mesi...non ti sei fato più sentire. Sapevo che saresti tornato.>> Ripete questa frase due o tre volte finché me la ritrovo completamente nuda sotto di me e così prima di soddisfare le mie necessità sistemo le precauzioni e poi finalmente me la scopo.

Ma in testa ho in mente solamente una ragazza dagli occhi scuri che mi guarda disapprovando. Cazzo. Anche immaginarla con il broncio è irresistibile! Scaccio via quel pensiero e finisco ciò che ho iniziato.


POV'S  BELLE

Sono uscita per schiarirmi le idee e provare a godermi un milkshake in pace senza troppi pensieri.

Sono passati altri due giorni dopo la brutta discussione con Robert e non continuo ad avere notizie di nessuno, nonostante sia lunedì pomeriggio e posso assolutamente dire che non ho visto nemmeno una volta uno dei ragazzi. Nessuno. Neanche Dustin.

Con Robert non penso di parlarci per un bel po' finché almeno non si è schiarito le idee del tutto. So che dovrei andare da lui e dirgli tutto ciò che sento e sfogarmi come facevo prima, ma non ce la faccio. E' più forte di me.

Continuo a fissare il mare senza rendermi conto che qualcuno si è seduto vicino a me finché quest'ultimo non mi richiama. <<Ehi bellissima? Che ci fai qui tutta sola?>> Rimango a bocca aperta dopo aver ascoltato Dustin parlare dopo giorni di estremo silenzio.

Mi guarda alzando le sopracciglia. <<Da quando ti faccio questo effetto?>> Mi domanda ridendo.

<<Stupido...>> dico io mostrando una leggera risatina e dandogli una piccola pacca sulla spalla.

<<Ma che fine hai fatto tutti questi giorni? So che mi hai evitato ma ultimamente non ti ho proprio più vista.>>

<<<Ah io ti avrei evitato? Ma per  favore... sei tu quello che non mi ha più rivolto parola senza motivo.>> Gli rispondo io alzando un po' il tono. <<Beh un motivo c'è stato...>> Mi guarda maliziosamente e subito capisco al volo arrossendo pensando al bacio dell'altra volta. Accenna un sorriso guardandomi poi beve un sorso del suo caffè e si rigira a guardarmi.

<<E quindi durante le tue pause vieni qui a goderti il panorama? Niente male come cosa, penso che inizierò a frequentare questo posto molto più spesso...magari con la speranza i ritrovarti sempre qui. >>  Mi sorride di nuovo e giuro che in questo istante mi sento il cuore uscire fuori. Mio Dio com'è bello quando mi sorride in quel modo e poi i suoi occhi alluminati dalla luce del sole sembravo quasi verdi. E' bellissimo.

<<Forse, mi ci troverai spesso qui. Mi piace molto come posto e ogni tanto ci vengo per rilassarmi e pensare a tutto ciò che mi circonda.>> Esprimo le mie idee senza paura di essere sciocca, so bene che non mi giudicherebbe mai.

<<Allora oltre ad essere misteriosa, scorbutica delle volte, sei anche solitaria e pensierosa... Bene ho molta voglia di conoscere un altro tuo lato nascosto.>> Mi confessa serio.

Gli sorrido di rimando e iniziamo a parlare del più e del meno per tutto il pomeriggio.

Mi fa sentire bene questo ragazzo, ed è l'unico.

Salvami finché puoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora