capitolo VII

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Aprii la porta della classe di Storia e mi appoggiai allo stipite:era vuota.
Mi misi al primo banco disponibile vicino alla finestra e,per quanto odiassi stare in prima fila,dovetti accettare il fatto che,se volevo tenermi il più lontano possibile da Thomas,dovevo abituarmici.
Il mio banco preferito sarebbe stato,da ora in poi, vuoto;
La materia più scorrevole  doveva essere la più  noiosa e stressante;
Il mio unico passatempo doveva essere eliminato;
Le persone che amavo dovevano diventare le più odiate.
Sull'ultima dovevo concentrarmici di più.
Thomas era stato,negli anni,come un'angelo custode:si presentava quando meno te lo aspettavi e ti rendeva felice quando tutto stava crollando addosso a te.
Peccato che adesso era lui a farmi stare male,involontariamente.
Quindi,dovevo mettere tutta me stessa nel dimenticarlo,e ci dovevo riuscire,senza se e senza ma.
Levai lo sguardo dalla finestra appannata dall'umidità e chiusi gli occhi,infilandomi le cuffiette dell'auricolare e mettendo una canzone a caso.
Partì Act Like You Love Me di Shawn Mendes.
Ci poteva essere solo una minuscola percentuale che,tra le mie 2547 canzoni,il fato ne scegliesse una che parlasse di una storia d'amore.
Ma perché deve capitare tutto a me?Sono già abbastanza impegnata di mio.

La canzone era finita e i primi studenti iniziarono ad arrivare.
Per fortuna,il banco vicino al mio fu occupato da una ragazza con capelli neri come la notte,che le arrivavano al mento,e occhi marroni.Prima che le lancette dell'orologio sfiorassero il numero 14:05 Thomas arrivò,si fermò,come prima avevo fatto io,e si guardò attorno.
I miei occhi si scontrarono con i suoi,dolci.
Mi stava incantando...
Scossi la testa,distogliendo lo sguardo.
Lui si mise nella penultima fila,vicino ad un ragazzo alto e che,se non fosse stato per il suo sguardo innocente,sarebbe sembrato un bodyguard.
Quando entrò il professore,nella classe calò un silenzio tombale.
L'assenza di rumori si prolungó per ben 15 minuti...era come se le nostre bocche fossero cucite da fil di ferro,troppo doloroso per farci permettere di aprirle e noi troppo codardi per provarci.
Finalmente il professore iniziò con la sua lezione...
-Bene ragazzi,spero abbiate ripassato James Kent e la sua storia-
Qualche lieve sbuffo nacque nella stanza.
-Morgan,capisco che l'argomento non ti interessi,ma come dico sempre...-
-La storia è la scienza degli uomini nel tempo.-
Rispondemmo tutti in coro.
Ogni giornata ad ogni lezione,Il professor Jeffries aveva l'abitudine di ripetere sempre la stessa frase...e la cosa iniziava a farmi innervosire.Era come se avesse un disco che si ripeteva in continuazione nella mente.
-Bene,oggi non faremo le solite lezioni,che immagino voi reputiate noiose,ma vi assegnerò dirattamente il compito da svolgere-
Bene,potrò tranquillamente svolgere questo stupido compito di storia nel mio letto,mangiando gelato.
Poi...continuò:
-E,stavolta,lo svolgerete a coppie-
Ti prego fai che non stia con Thomas,
Ti prego fai che non stia con Thomas,
Ti prego fai che non stia con Thomas...
-Tu Jackson starai con Brody-
Ti prego fai che non stia con Thomas,
Ti prego fai che non stia con Thomas
-Tu,Rebecca starai con Lara-
-E tu,Crystal,con Dallas-
Oh...Dallas
Dallas era il ragazzo che mi piaceva.
Era alto,bello,biondo e...l'ho già detto bello?!
L'unico problema era che per lui non esistevo,e Thomas mi aveva specificatamente detto,più di una volta,che non dovevo perdere tempo con uno come lui,e che,se non mi considerava era perché era solo un'idiota.
-Infine,tu,Natasha starai con...-
Ti prego fai che non stia con Thomas,
Ti prego fai che non stia con Thomas,
Ti prego fai che non stia con Thomas...
-Chi vuole stare con Natasha??-
Ti prego fai che non stia con Thomas...
-Ok va bene,ci starai tu-
Mi girai,con gli occhi chiusi,pregando che non sia lui.
Li riaprii di scatto.
Thomas mi guardava,facendomi l'occhiolino,con la mano ancora alzata.
Bene,starò con lui.
-Il compito sarà su Thomas Edison e la sua storia-
-Ah e,naturalmente,darò un voto e mi aspetto che prendiate tutti,almeno,la sufficienza-
In quel momento la campanella suonò,ma io non avevo tempo di pensare alla prossima lezione,dovevo escogitare un modo per sopravvivere a lui per quasi....tutti i giorni dopo la scuola!
Sbattei la testa sul banco,più volte.
Il professore mi richiamò e io,con forza,andai al mio armadietto.
Vicino,trovai Thomas che cercava,come me,di prendere il suo libro di Anatomia.
-Ehi,compagna di studi,quando hai intenzione di iniziare la ricerca?-
-ehm...pensavo di farla domani pomeriggio,a casa mia-
-Perfetto,a che ora?-
Mi chiese guardandomi negli occhi.
Io invece,ero fissa sul lucchetto dell'armadietto,cercando di levare il mio impulso di fissarlo in quei suoi dolci occhi nocciola.
-Verso le....15:30,per te va bene?-
-Sì.-
Annuiì di risposta e iniziai a dirigermi in un'altra aula quando...
-Ah,e Nat,porterò anche il mio quaderno di appunti,so che tu non li hai Presi - affermò facendomi,di nuovo,il suo immancabile occhiolino.
Mimai un "ok" con due pollici alzati e continuai a camminare.
Domani sarà una lunga giornata....

Una ribelle in uniforme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora