Capitolo XXI

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Ce l'avevo fatta.

Dopo aver mandato il messaggio a Dallas e aver ricevuto risposta,cominciai a correre,ero davvero in ritardo.

Suonai il campanello e,senza fiato,appoggiai le mani sulle ginocchia,cercando di regolarizzare il mio respiro.

-Ehi! ...stai bene?-mi chiese Dallas,dopo aver aperto la porta.

Gesticolai un po',non riuscendo ad aprire bocca,per poi sbuffare ed entrare.

Lui si avviò verso la cucina e,poi,mi porse un bicchiere d'acqua.

Bevvi tutto d'un sorso.

-Grazie-sospirai.
-Di niente.Se oggi avevi altri impegni,potevi anche disdire,tranquilla.-mi rassicurò.

-No,no.Va bene così.-
Sorrise,di rimando.

-Andiamo in camera?-domandò ed io annuii,in risposta.

La sua camera era molto diversa da quella di Thomas.
Al muro non vi erano attaccati poster di Star Wars,né,tantomeno,strane lampade fosforescenti o un canestro.
Lì, vi erano casse per ascoltare la musica,una chitarra ai piedi del letto,una TV esageratamente grande e un piccolo balcone.
E,dettaglio importante,era il doppio sia della mia camera sia di quella di Thomas.

Mugugnai un 'Wow' quasi sussurrato,restando immobile,di fronte a quell'esagerata stanza.

-Sì,lo so.Non è il massimo-
Mi informò Dallas.

-Scherziamo?Se per 'non è il massimo',intendi dire che è una stanza fantastica,da far invidia ad un Lord di Inghilterra e degna di un vip come Leonardo DiCaprio allora sì,non è il massimo.-

Ridemmo entrambi.

-Allora ... che ti va di fare?- mi chiese,sedendosi sul letto in modo poco elegante.
-Credo,studiare !?-

Sembrò osservarmi un attimo,indeciso sulla mia proposta.
Ma,infondo,mi aveva invitata qui per studiare.
No?!
-Sì,studiare-rispose poco dopo.
Mi sedetti accanto a lui e aprimmo il libro.

***

-No,è impossibile.
Ho letto su internet che loro sono fratelli!- esclamò,deciso .

Alla fine , dopo ore e ore perse per studiare , avevamo deciso di rilassarci un po' .
Mettendo un film a caso trovato sulla mensola in salotto , avevamo scoperto che i suoi genitori tenevano , anche se nascosti , tutta la saga di 'Twilight' e , subito dopo essi , il DVD più bello di sempre.

-Da quando un ragazzo tiene 'Pagine della nostra vita' in casa?- gli chiesi , osservando la videocassetta che avevo in mano quasi come fosse un prezioso cimelio di famiglia .

-Un ragazzo non può essere sensibile e avere buon gusto ?- mi domandò ,imbarazzato .

Lo squadrai ,scettica.
Vedendo quel dvd , Thomas sarebbe già scappato verso il Louisiana, pronto a passare una noiosa esistenza con la sua nonna paterna e i suoi cinque gatti.
Era ovvio che per me la sua affermazione non avesse senso.
Andiamo ,quale genere di ragazzo  avrebbe mai visto quel film senza essere ricattato?

-Ok, lo ammetto.
Lo ha comprato mia madre, affermando che quello - indicò l'oggetto  fra le mie mani- fosse il miglior film di sempre e che dovevamo assolutamente vederlo , sennò ci avrebbe fatto lavare i piatti per una settimana.- sbuffò , buttandosi a peso morto sul divano rosso.

Ridacchiai , fiera di aver capito da sola la presenza di quel fantastico dvd in quella casa.

E ora, sdraiati sul suo letto, una di fianco all'altro, stavamo guardando quel tanto amato , o perlomeno da me, film ; a tirarci pop corn ad ogni scena che lui riteneva noiosa , ovvero , sempre.

-Beh, io avevo letto che stavano insieme da due mesi.- affermai , convinta.

-Puoi esserti confusa.-

Scossi la testa.
-Mh, non credo proprio.-lo informai, mostrandogli la foto dove i due protagonisti si baciavano,sul mio cellulare , per poi puntargli un dito contro.
-E poi non hanno neanche lo stesso cognome!-esclamai , ridendo sonoramente,poco dopo.

-Hai perso un'altra volta.
Certo che per averlo in casa non sai molto di questo film.-

-Ok, ok.
Spara , quale sarebbe la mia penitenza?- alzò le mani , in segno di resa.

Misi il mento fra il mio pollice e il mio indice , facendo finta di pensarci su.

-Devi... urlare a quella passante una cosa imbarazzante su di te.- dissi , decisa, guardando fuori la ragazza dai capelli biondi che faceva jogging.

-Oh , no. Questo mai!-mi ammonì.

-Bene.Allora , devi chiamare tua nonna , dicendole di essere fidanzato con il suo vicino di casa.-

-Mi sa che urlerò alla passante.- sussurrò.

-Convinto che sia meglio.- alzai le spalle.

Si alzò, titubante, per poi aprire la finestra.
Si girò verso di me,prima di fare quell'azione così stupida.
-Posso ancora ritirarmi?-mi chiese, timoroso.
-Troppo tardi, bello.-esclamai,incrociando le braccia al petto e tirando fuori il cellulare.

-Ehi,ehi,ehi. Che fai?-mi chiese,mettendo le mani in segno di difesa.

-Immortalo la scena.
Non capita molte volte una cosa del genere.- dissi , ridacchiando, aprendo la fotocamera.

-No, questo non puoi farlo.-

-E chi te lo dice?-chiesi,con un sorriso.

-Non lo faresti mai.-annunciò,sicuro,prendendomi il cellulare con molta calma,mentre mi osservava con i suoi accesi occhi verdi.

-Forza; fai questa penitenza.-
Mi ricomposi , indicando la porta-finestra.

Lui chiuse gli occhi,per poi urlare a pieni polmoni.
-Odio con tutto il mio cuore Jackson King e credo che sia un ragazzo superficiale , sotto effetto di troppi steroidi.- esclamò.

Risi di gusto , buttandomi all'indietro sul suo letto blu ; Poi,mi avvicinai a lui e sbiancai.

Lì fuori non era più presente la ragazza bionda,oramai andata da tempo, ma , al suo posto, un furioso Jackson ,dentro la sua Porsche nera,ci guardava,rosso dalla rabbia.

Oh,cavolo.

Io e Dallas ci scambiammo qualche sguardo all'unisono, tutti e due con la stessa espressione sconvolta , per poi chiudere velocemente le finestre e correre al piano inferiore.

Ridacchiammo all'unisono,appoggiandoci alla porta d'entrata.

-Ehi, chitarrista!Apri questa maledetta porta così facciamo i conti.-Urlò Jackson, sbattendo rumorosamente la sua enorme mano sul legno bianco della porta.

Ero sicura; l'avrebbe sfondata.

Mi alzai velocemente,chiudendola a chiave.

-Ci penserò domani a te!-sbraitò,per poi sgommare via con la sua preziosa macchina.

-Che coraggio , signorina Ross.-mi disse, prendendomi la mano e baciandola , come un gentiluomo dell'ottocento.

-Devo dire che lei non è da meno , milord.- tenni il gioco ,avvicinandomi e lasciandogli un delicato bacio sulla guancia.

Mi faceva stare bene, per quel poco tempo che mi potevo permettere.
Era come se alleviasse il dolore di una ferita aperta ; Cosa che Thomas ora non stava facendo più.

Forse,Dallas non è il ragazzo che mi ero immaginata.
In lui c'era molto di più.

Forse,stavo cominciando a provare dei veri e propri sentimenti verso di lui.

Forse,riuscirò finalmente a dimenticare  il ragazzo dagli occhi nocciola che mi aveva stravolto la vita.

Una ribelle in uniforme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora