Capitolo XXIII

46 6 0
                                    

Mi stavo allacciando le scarpe da ginnastica , pronta ad allenarmi.

Questo fine settimana ci sarebbe stata la partita che tutti aspettavano da un anno  e noi cheerleader e giocatori dovevamo essere pronti , anzi , più che pronti.

-Entriamo in campo ,forza!- urlò Rebecca.

Mi alzai a presi i pon-pon , avviandomi con le altre fuori dallo spogliatoio .

C'erano anche i ragazzi nel campo , che si allenavano ; e potevo scrutare un viso familiare sulle tribune che mi osservava con i suoi occhi dolci.

Ero più che felice di vedere che Thomas era venuto a guardare i miei allenamenti da Cheerleader , anche se sapevo che non era il suo obbiettivo.

A lui piaceva vedere gli schemi della squadra ,come si allenavano ; le strategie per vincere una partita.

Sorrisi e lo salutai.

-Lasciate i pon pon.Ora impareremo degli esercizi per coordinarci meglio e fare un ottimo lavoro di squadra.- parlò la medesima.

Iniziammo ad allenarci e ,ovviamente, la mia scarsa capacità mi fece sbattere con una ragazza dai capelli blu , che mi sussurrò un 'sta attenta' .

-Ehm , Natasha?Meglio che ti prendi una pausa.Non ti vedo particolarmente attiva oggi...- mi mandò in panchina.

-Quando mai è stata attiva?-urlò una ragazza del gruppo.

Me ne andai dall'altra parte del campo guardando i giocatori passarsi la palla e le ragazze allenarsi.

Perché avevo accettato di fare la cheerleader?
In realtà, non mi era mai piaciuto.
Avevo pensato che partecipare a quello stupido corso extra scolastico avrebbe fatto capire a Rebecca di che pasta ero fatta.
Ma ora...
ora non ero più così sicura.

Mi sedetti in una panchina vicino a Thomas ,continuando a guardare il campo.

-Perché non ti ho visto ancora con la divisa della squadra,sporco di fango,mentre passi la palla a qualcuno?- gli chiesi.

-Natasha...-mi ammonì.

-Ok ,ok.Ho capito.-

Restammo qualche minuto in silenzio, guardando avanti a noi impassibili ,fingendo di essere interessati ,quando io mi stavo trattenendo per non cercare di continuare a convincerlo.

Cominciai a muovere istericamente mani e piedi , ma non durai molto.

In poco tempo esplosi :

-Se magari ne parlassi con l'allenatore...-

-Natasha!-

-Sul serio, potrei convincerlo. Potremmo convincerlo!- gli presi le mani ,girandomi verso di lui.

-Davvero Nat ,lascia stare.-

Mi imbronciai.

-Promettimi che non farai niente per farmi entrare nella squadra.-

-Mh,non lo so...- dissi titubante.

-Promettimelo.- mi ordinò ,convinto.

Sbuffai.

-E va bene ,te lo prometto.-

-Perché non ti credo?-mi chiese,quasi spaventato.

Una ribelle in uniforme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora