• La parte migliore di me •

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Ero in aereo in viaggio verso New York, ma stavolta non stavo per tornare a casa per una visita di piacere alla mia famiglia, stavolta stavo tornando a casa perché mia madre stava per morire e io mi sentivo estremamente sola, nonostante Ben fosse lì con me, nonostante mi tenesse la mano, nonostante mia madre nei gli ultimi 20 non sia stata molto presente per me, amavo mia madre nonostante tutto e non volevo  per nulla al mondo perderla.
Ma sapevo che se fosse morta, tutta la mia infanzia in qualche modo sarebbe sparita per sempre.
"A che pensi?" Ben interruppe quei miei pensieri dolorosi.
"A cosa posso pensare secondo te in questo momento?" Le risposi acida, non avevo voglia di parlare con lui, neanche volevo che ci fosse lui lì con me, avrei voluto un altra persona al suo posto, quella persona che non ho neanche avuto il tempo di salutare, neanche a farlo apposta mentre pensavo a lei, mi arrivò un suo messaggio, sorrisi spontaneamente appena lessi il suo nome sul display.
"Hey ma che succede? So che tua madre non sta bene, come stai?" Era una delle poche persone che mi aveva chiesto come stavo, Le risposi subito. "Sto bene, ma sono un po' spaventata,non voglio rivivere tutta la sofferenza che ho provato quando è morto mio padre" gli scrissi sincera.
Dopo pochissimo mi arrivò un altro messaggio.
"Questo non accadrà, perché stavolta ci sono io con te, e non permetteró che tu stia male dinuovo" mi spuntó un altro sorriso, possibile che non faceva altro che farmi sorridere quella ragazza? Era impressionante anche in un momento così triste dove avrei voluto solo piangere mi bastava un suo solo pensiero o una sua parola per stare così bene.
"Vorrei solo tu fossi qui con me, amore" non ero mai stata sincera come con quelle parole.
"Anch'io vorrei essere lì con te, per sostenerti e baciarti e stringerti fino a farti mancare il respiro e porgerti la mia mano fino a stringertela per darti tutta quella forza di cui hai bisogno ora!" leggendo quelle parole mi emozionai e sul mio viso scese una piccola lacrima, era tutto quello di cui avevo bisogno e lei lo sapeva.
"Bah a quanto pare peró il tempo di massaggiare c'è l'hai!" esclamó improvvisamente Ben con il suo solito fare irritato, poi aggiunse "peró se io ti parlo t'infastidisce."
Sbuffai, non avevo voglia di combattere per l'ennesima volta con lui, così mandai un ultimo messaggio a Tay "Ora devo andare, ci sentiamo dopo, ti amo xoxo" e posai il cellulare in tasca. Per fortuna Ben non ebbe altro tempo per lamentarsi perché il comandante ci informò di allacciarci le cinture che eravamo in fase di atterraggio all'aeroporto JFK di New York city.

Arrivai nella mia vecchia casa dove ritrovai mio fratello e le mie 3 sorelle, che appena mi videro mi strinsero erano visibilmente scossi dalla brutta situazione, ne avevamo passate tante insieme, ma non eravamo mai abituati a queste situazioni di grande sofferenza. Guardai i miei fratelli chi piangeva, chi invece si torturava le mani, chi fissava il vuoto, io avevo paura a chiedergli se avevo fatto in tempo per vedere mia madre viva, ma lo fece Ben e fu indelicato al posto mio.
"È ancora viva?" disse in modo rude, tanto che si beccò uno sguardo malefico da me e dai miei fratelli.
"Si, anche se è in condizioni molto gravi" le rispose mio fratello Brad, che era stato sempre il più paziente tra noi.
"Sicuri che non c'è più niente da fare, io ho i soldi posso pagare tutte le cure di cui ha bisogno, dobbiamo chiedere a qualcuno di più grande magari uno specialista, in giro per gli Stati uniti c'è ne sono tanti di bravi." Dissi disperata ai miei fratelli con gli occhi pieni di lacrime, sentivo che stavo per crollare.
"Non c'è più niente da fare Laura, il suo medico è uno dei migliori di New York, e ci ha descritto lui personalmente la situazione, ed è molto critica, il suo cuore non funziona più a dovere" mi spiegò mia sorella Stephanie, era rassegnata, sapeva molto meglio di me la situazione di nostra madre, lei la seguiva mentre io per i miei cavolo d'impegni di lavoro, non ho potuto aiutarla nel prendermi cura di lei.
"La sapete l'ultima ci sposiamo" esclamò Ben con un sorriso a trentadue denti, del tutto fuori luogo come sempre.
"Non è il momento!" lo ammonì in modo molto duro, ma nonostante la mia risposta, i miei fratelli furono nonostante il dolore molto felici per questa notizia, ma io non lasciai trapelare niente, non mi importava del matrimonio, in quel momento volevo solo vedere mia madre, così mi diressi nella sua camera da letto mentre tutti gli altri rimasero in soggiorno, prendendomi del tempo da sola con lei. Era sola in camera con in mano un rosario, e con tutti i fili dei macchinari che la monitoravano costantemente. Prima di entrare mi soffermai sulla porta, come facevo quando ero piccola, adoravo anche solo guardarla, era bellissima, nonostante fosse lì sofferente, io e lei ci assomigliavamo molto davvero in tutto, e non la odiavo affatto per averci in qualche modo abbandonati da piccoli, perché sapevo che lei lo aveva fatto per una buona ragione, perché lei aveva perso l'amore della sua vita, mio padre, l'unico uomo che lei abbia mai amato e non so se un giorno anch'io dovessi perdere l'amore della mia vita, farei la sua stessa fine.
"Laura sei tu?" la sua voce roca e sofferente riaccese la mia attenzione, tremavo, avevo paura, non sapevo bene cosa dirgli, forse avrei voluto dirgli tutto, ma non volevo che soffrisse.
"Si, mamma sono io" dissi con le lacrime che ormai scendevano come una cascata sul mio volto.
"Avvicinati, ti stavo aspettando, non potevo andarmene, senza che tu fossi venuta da me." le sue parole si facevano strada nel mio petto spaccandolo completamente in due, era tornata mia madre, quella che a 13 anni mi preparava i pancake prima di andare a scuola, quella che mi diceva sempre di credere in me stessa perché avevo delle grandi doti, quella che mi dava sempre il bacio della buona notte.
Mi avvicinai, e mi sedetti sulla sedia  accanto al letto, sentii la sua mano cercare la mia, e quando l'avvicinai alle sue mani me la strinse con quella poca forza che le era rimasta.
"Sei sempre stata forte da sola, piccola mia, scusami se non ti ho dato tutte le attenzioni di cui avevi bisogno, sappi che mi sento in colpa con tutti voi, ogni giorno e non ho scuse né con te né con i tuoi fratelli, sono stata una mamma pessima in questi anni, ma nonostante tutto vi ho sempre amati tanto, sopratutto te piccola mia, tu che sei sempre stata la più sensibile, tu che sei sempre stata così simile a me." Mia madre si stava scusando con me, appena sentii le sue parole piansi a singhiozzo fino ad abbracciarla di slancio, facendo sempre attenzione a non fargli troppo male, era fin troppo fragile tra le mie braccia, volevo avere la forza di salvarla, ma sapevo che non era possibile.
"Non voglio che tu mi abbandoni, tu sei la mamma migliore che io abbia mai potuto desiderare in tutta la mia vita e non ti devi scusare con me, sono io che devo farlo con te per non essere stata presente in questi anni come figlia." Sentivo la sua stretta debole su di me che ormai tremavo, sapevo che quelli erano gli ultimi istanti di mia madre.
"Ama figlia mia, non sprecarti mai in questo, in tanti ti diranno che l'amore vero è inutile, che è solo una fantasia, ma ti assicuro che esiste è quando lo trovi non fartelo sfuggire per nessun motivo, perchè altrimenti te ne pentirai per tutta la vita." Con quelle parole meravigliose, mia madre fece il suo ultimo respiro e il suo cuore cessò di battere, mentre era ancora tra le mie braccia.
"Mamma, mamma?" Urlavo inutilmente tra le lacrime, tanto che si precipitarono tutti in quella stanza di morte e sofferenza, continuavo a piangere come una disperata tanto che nessuno riusciva a staccarmi dal corpo senza vita di mia madre.
Stavo soffrendo, forse anche più di quanto avessi mai fatto in vita mia, ero sola, non ero più figlia, non ero più niente in quel momento.
Mi buttai per terra sulle ginocchia e urlai ancora e ancora come una dannata sperando che qualcuno da lassù sentisse tutto il mio dolore.
Avevo bisogno solo di una persona adesso, ed era Taylor il solo il mio più grande e vero amore, sapevo che solo lei sarebbe riuscita ad alleviare un po' del mio dolore, così mi rialzai di scatto, presi il telefono dalla tasca del cappotto, non mi curai ne di Ben e ne dei presenti e digitai il suo numero, avevo voglia di sentirla, avevo bisogno di sentire la sua voce, che mi dava sempre grande serenità, Taylor mi rispose subito.
"Ho bisogno di te!" dissi con tono sicuro ma allo stesso tempo disperato, sapevo che a quelle mie parole sarebbe corsa da me, perché lei era la sola che mi capiva al volo, era la parte migliore di me.

*Note dell'autrice*
Un capitolo triste lo so, quasi nessuna scena Laylor, ma era un capitolo di passaggio molto importante ai fini della storia, anche perché da come avrete capito per Laura sua madre è molto importante, ma non temete nei prossimi capitoli ci saranno scene spumeggianti.😉😏😏😏❤️
Poi sopratutto che farà Laura sposerà Ben? o sceglierà il suo grande amore Taylor?
Volevo fare una precisazione che non c'entra niente con la storia, volevo ringraziare mrsmraxiai, perché è una persona davvero fantastica come poche. Oggi è sempre più raro trovare qualcuno di così speciale sia nella vita reale che sopratutto su un social network, poi trovare un amica che ti capisce davvero in così poco tempo è qualcosa di straordinario, ringrazio wattpad, le Laylor o qualunque cosa sia che mi ha permesso di conoscerti.
TI VOGLIO BENE RAGAZZA! ❤️

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