Il tempo sembrò non passare mai, in quel momento avrei voluto solo sparire o addirittura morire.
Quella scelta pesava sul nostro destino e da essa naturalmente dipendeva anche la nostra felicità.
"Vuole prendere lei il qui presente Ben Foster come suo legittimo sposo e amarlo e onorarlo per il resto della sua vita?" Il celebrante la sollecitò ancora una volta, riformulando la fatidica domanda, ma fu alquanto inutile, perché lei sembrò fin troppo indecisa per prendere una decisione concreta, tanto che Ben la scosse dal torpore in cui si era rifugiata.
"Allora?" Le domandò lui spazientito dal suo tentennamento.
Una cosa era certa, di sicuro non avrei voluto essere nei suoi panni, ma il problema principale era che in quel istante non avrei voluto essere neanche nei miei.
"Io....io lo voglio" lo disse così all'improvviso con la voce tremante e tanta incertezza.
A quelle parole sentii una fitta prendermi dritta al cuore, era finita, gli aveva giurato amore eterno, diventando sua moglie, aveva scelto di stare ogni giorno della sua vita accanto a lui, rifiutando il nostro amore per sempre.
Il suo sguardo triste si posò su di me, era in lacrime e io non ebbi neanche più la forza per provare compassione o rancore per la sua persona, realizzai solo una profonda delusione verso di lei che mi attraversò interamente il corpo, come quando una pallottola ti oltrepassa completamente facendonti così tanto ma tanto male da toglierti il fiato, senza però ucciderti davvero e di quel bossolo né rimarrà soltanto la ferita, che sarà sempre lì a ricordarti tutto quel male che è parte dei tuoi pensieri più dolorosi.
Ero ferita nel profondo, mi sentii attaccata nell'anima dall'unica persona a cui l'avrei data l'anima.
"Lo sposo può baciare la sposa" quelle parole così prive di significato per me non fecero altro che dare il via alla mia resa, perché niente aveva più senso, neanche restare in quel posto, dove noi non esistevamo più.
Proseguii a passo lento lungo la navata, nel senso opposto al suo, allontanandomi per sempre dalla mia fonte di felicità.
La mia vita era sempre stata un lungo viaggio controcorrente, una grande fatica fatta solo di cadute e di scelte sbagliate.
I presenti furono pronti a fissare la mia sconfitta, divertiti forse dalla mia pubblica umiliazione e da quel poco di dignità che mi rimaneva, sparita per sempre in quel "si" che spezzò le ali del nostro amore.
Raccolsi delicatamente quella rosa ai miei piedi e con essa tutto ciò che restava del nostro amore, portandolo con me, nel mio cuore per il resto dei miei giorni.
Uscii da quella sala chiudendo la porta alle mie spalle, e mi ritrovai sola con l'anima frantumata dai residui di dolore che mi restarono attaccati addosso, gli occhi ormai scoppiarono in un pianto liberatorio e quasi automatico, il dolore che percepii pesava come un macigno sul mio cuore, avevo perso tutto, eppure sapevo per forza di cose di dover farmi forza per non crollare definitivamente.
"Aspetta!" la sua voce grave all'improvviso risuonò alle mie spalle, tanto che mi prese un colpo al cuore nel riascoltarla.
"Ti prego, non peggioriamo le cose, torna da lui!" dissi senza girarmi verso di lei, per non farmi vedere nello stato pietoso in cui mi trovavo.
"Lui non sarà mai te! Scusami se per tutto questo tempo, non ho fatto altro che farti soffrire, ma credimi l'unica persona che io abbia davvero mai amato sei tu, sei tu Taylor!" Con un colpo di reni mi abbracciò di slancio da dietro, appoggiando la sua testa sulle mie spalle troppo esili per sostenere quel peso, sentivo la sua stretta su di me, ed era forte, ma tutto ciò che volevo era fuggire dal suo abbraccio in cui mi sentii come soffocare dal suo amore che era diventato uno sbiadito ricordo passato con troppa fretta.
"Però hai scelto lui! È questo quello che conta alla fine, ma tanto ci sono abituata! È finita Laura!" cercai un distacco dalla sua stretta, fui brusca forse fin troppo fredda e distaccata anche se con lei non era così tanto facile esserlo.
"Quindi non ci rivedremo più?" La sentii tremare di dolore pronunciando quella domanda così diretta.
"No, non ci vedremo mai più! Tanti auguri signora Foster!" a quella mia stessa affermazione mi si raggelò il sangue, ma ormai pur soffrendo purtroppo sapevo che non potevo farci più nulla, perché era diventata sua moglie.
Stavo per andare ma mi bloccai a metà strada come se sapessi che bisognava dirsi addio.
"Addio amore mio!" proclamò lei tra le lacrime, chiusi gli occhi cercando di trattenere disperatamente le mie di lacrime, ma non riuscii a non soccombere alla sue parole d'addio così brevi eppure così intense.
"Ricordati sempre che sei fantastica, non far spegnere quella luce speciale che c'è in te, Laura, non lasciare che accada! Spero tu riesca ad essere felice anche senza di me!"esclamai emozionata dalle mie stesse parole d'addio, era la fine, la nostra fine, e si sa non esiste fine senza un bacio d'addio, così ci avvicinammo contemporaneamente per l'ultima volta, per l'ultimo bacio.
Appena sentii il suo respiro vicino al mio, me ne potei nutrire, non chiudendo mai gli occhi per poter percepire al meglio ogni singolo movimento del suo bellissimo volto, per non perdermi neanche un particolare di quel attimo così speciale, che sarebbe rimasto immutato nella mia mente costantemente.
Quando le nostre labbra finalmente si unirono, potei sentire l'amaro delle nostre lacrime mescolarsi inesorabilmente in un solo pianto d'amore, mentre le nostre lingue si sfiorarono timidamente, quasi come se fosse il nostro primo bacio, eppure quello era l'ultimo di tanti.
Gli accarezzai il viso ancora visibilmente bagnato dalle lacrime, stava soffrendo, proprio come me, e nonostante lei fosse la causa principale della mia sofferenza, l'amore che provavo verso di lei era immenso, andava oltre il rancore, superando ogni limite e concezione umana, era sempre e comunque al primo posto superando chiunque altra persona al mondo.
Perché l'amore vero è questo, sacrificarsi per l'altro costantemente, saper anche rinunciarci se è quello ciò che vuole. La stavo lasciando andare superando i confini del mio egoismo, che l'avrebbe voluta per sempre con me.
Mi staccai da quel bacio che era così bello da non voler mai terminare, anche se fu difficile riuscire a mantenere il controllo della situazione, dovevo farlo, perché l'unica via possibile in quel momento fu quella di andarmene e ricominciare senza di lei e lo feci con il poco di forza che mi rimaneva ancora in corpo.
"Addio!" dissi guardandola per l'ultima nei suoi occhi verdi come la speranza che ormai avevo perso, quegli stessi occhi che ogni volta non smettevano mai di emozionarmi come fosse la prima volta.
Mi incamminai verso un futuro fatto d'incertezze e sofferenza, un futuro senza di lei, scappai via da quel posto e dal mio ingombrante passato.
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Il labirinto dell'anima
FanfictionQuesta è la mia prima storia in assoluto su Wattpad, ho deciso di scrivere perchè mi sento molto ispirata in questo perieodo e quindi sono decisa a provare a cimentarmi in questa nuova esperienza, non mi aspetto che sia un successo o magari lo sarà...