• Passione maledetta •

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Sono stata una stronza!
Anche se l'ho fatto a malincuore, sapevo che avrei dovuto farlo.
Perché quale futuro avremmo potuto avere insieme noi?
Io nella mia vita ho sempre voluto dei figli miei e sapevo che un giorno avrei desiderato camminare lungo la navata di una chiesa vestita da sposa e con Taylor sapevo tutte queste cose non le avrei potute mai realizzare.
E poi resta il fatto che non volevo rinnegare la mia fede. Tutte queste scuse continuavano insistenti a ronzarmi nella testa, ma non rimaneva il fatto che sentivo di aver sbagliato con lei e lo sapevo bene.

"È proprio una gran stronza quella!" esclamò irritato Ben dal comportamento di Taylor.
"Dai smettila, la macchina si ripara" ribattei sospirando, quasi gli importava più della botta alla sua macchina, che di quello che gli aveva riferito Taylor riguardo a noi.
Già quella notte fantastica, che nonostante tutte le mie paranoie mentali non riuscivo proprio a dimenticare!
"Ah si? Così sarebbe solo una botta? Laura quella mi ha procurato danni per migliaia di dollari, è la chiami solo botta" continuò arrabbiato.
" senti lasciamo perdere eh? Facciamo una cosa per stanotte dormo nella stanza degli ospiti, così ti lascio pensare alla tua macchina da solo!" risposi irritata, uscendo dalla camera da letto.

Mi diressi nella camera degli ospiti, dove di solito non dormiva mai nessuno, era molto fredda, il contrario della stanza dove io e Tay avevamo fatto l'amore.
Mi sentivo strana in quella stanza, provavo una sensazione di estrema solitudine, forse mi mancava? "si da morire" ammisi a me stessa.
Guardavo in continuazione il display del mio cellulare, avevo la tentazione di chiamarla, anche se era troppo tardi per farlo.
Volevo scusarmi per essere stata così sleale nei suoi confronti, ma alla fine la mia testa l'ebbe vinta sul cuore e non la chiamai.
Decisi di mettermi a dormire, anche se era molto difficile riuscire a prendere sonno, con tutti quei pensieri che mi ronzavano nella testa.
il pensiero delle sue mani dentro di me, la sua lingua sulla mia e del suo dolce sapore, mi torturavano le sinapsi.
Tutto mi riconduceva a lei, e non sapevo proprio come fermare quella mia immensa voglia di lei.
Così presi una decisione alquanto rischiosa, dovevo andare da lei, dovevo farlo perché il mio corpo mi implorava di farlo.
Non potevo resistere ancora per molto a tutte quelle sensazioni.
Mi inserì velocemente i vestiti della sera prima, avevo ancora la sua maglia su cui il suo profumo era ancora impresso senza voler andar via.
Come avevo fatto ad allontanarla? Tutto solo per le mie stupide paure.
Diedi un occhiata a Ben che dormiva beatamente.

Presi la sua auto per tornare da lei, sapevo che forse mi avrebbe potuta rifiutare, chi non l'avrebbe fatto dopo tutto quello che gli avevo detto il giorno prima. Non l'avvertì che stavo arrivando a casa sua, l'ansia mi saliva, avevo paura del suo giudizio, avevo paura che non mi avrebbe più voluta vedere, che solo il pensiero mi faceva rabbrividire.

Arrivai sotto casa sua, decisi di rimanere ancora un po' in auto per trovare la forza di affrontarla. Era difficile cosa le avrei detto? "Scusa mi sono sbagliata, ora voglio scopare con te?" Questi miei pensieri mi tartassavano la mente, mi misi la testa tra le mani, per far smettere tutte quelle incertezze, alla fine decisi di avvicinarmi a casa sua.

Bussai alla sua porta, tremavo un po' dal freddo un po' dall'ansia.
Bussai più di una volta ma nessuno mi apriva giustamente erano le 4 di notte cosa avrei dovuto aspettarmi, stavo per andare quando.
"Che cavolo ci fai qui a quest'ora?" Chiese lei scrutandomi da capo a piedi con aria di sonno, era evidentemente sorpresa di trovarmi alla sua porta, e ne aveva tutte le ragioni.
"Io...io sono qui, perché mi volevo scusare, non sono stata corretta con te prima." Non riuscì a finire la frase che lei mi interruppe
"Non mi interessano le tue scuse! Laura tu mi hai ferita, e questo non posso dimenticarlo mi dispiace!" Cercò di chiudere la porta, ma io glielo impedì in modo al quanto repentino.
"È vero sono stata una stronza! Ma sono una stronza che ha paura okay? IO HO PAURA!
E se sono qui stasera è perché non smetto di pensare a te, alle tue cazzo di mani, ai tuoi occhi che cazzo si mi guardano in modo unico, io ti voglio, è una passione incondizionata che non ho mai avuto con nessuno, ed é strano perché io in questo momento sento un bisogno irrefrenabile di fare l'amore con te!"
" La sai una cosa? una scopata di punizione ti serve! Ma per scontare la tua pena te ne servirà più di una. È non mi sprecherò con te, ti farò molto male sappilo, voglio che provi tutto quello che mi hai fatta passare!" esclamò con aria da dura e intrigante.
Quelle provocazioni non fecero altro che farmi arrappare.
"Ok va bene tutto, basta che ora mi porti nel tuo letto." Le risposi ancor più vogliosa.
"Chi ha parlato del letto?" La guardai stranita.
"Questo accordo tra di noi, comprenderà che io ogni qual volta vorrò scoparti, tu sarai sempre disponile, ovunque e non potrai mai opporti al mio volere." Aggiunse lei porgendomi la sua mano per suggellare l'accordo.
"Ok affare fatto!" non ci pensai neanche un secondo in più stringendogli la mano.
Ormai ragionavano le mie parti intime al posto del mio cervello.

"Vieni con me" mi prese per mano e mi giudò dentro casa sua, mentre sua madre dormiva sul divano letto, tutto in quella casa era silenzioso, tranne la stanza della lavanderia.
"Che ci facciamo qui?" chiesi perplessa, mentre fissavo quella stanza così piccola e la lavatrice in funzione che spiccava alla mia attenzione.
"È qui che voglio fotterti come meriti!" Disse mangiandomi con gli occhi.
"Qui? Ma è così piccolo e scomodo" mi chiedevo come facessimo, non ero una tipa che avesse sperimentato granché aldilà del solito sesso comodo sul letto.
Non mi rispose, mi tolse i vestiti con grande velocità e abilità.
Voleva farmi sua, mi eccitava ogni volta questa sua intraprendenza.
Rimasi nuda davanti a lei. Anch'io volevo vederla nuda, così stavo per sfilargli i vestiti, ma non me ne diede il tempo perché mi blocco immediatamente.
"Qui il gioco lo conduco io!" esclamò con il suo sguardo felino, che trapelava solo una gran rabbia verso di me.
Di slancio mi fece sedere sulla lavatrice e appena lo fece sentii sensazioni mai provate prima, assolutamente uniche, tutto lì sotto si muoveva a ritmo della lavatrice e io non poté fare a meno di godere sotto il suo sguardo dannatamente sexy.
Dopo poco sentii le sue mani dentro di me, mi penetrò violentemente con tre dita, non poté fare a meno di urlare.
"Ti fa male eh? Ti meriti tutto quello che ti sto per fare." Disse quasi divertita dalla mia sofferenza.
Non mi poté trattenere dal cercare disperatamente le sue labbra, finii per mordergliele e avvolgere la mia lingua sulla sua, né uscii un bacio molto hot mentre lei aumentava il ritmo della penetrazione. Era passione pura tra di noi e non potevo più fare a meno di tutto questo.
"Non basterà un bacio per farti perdonare!" continuo lei staccandosi violentemente dal mio bacio, per poi porgere le attenzioni delle sue labbra sul mio sesso concentrandosi sopratutto a torturare mio clitoride mentre continuava a penetrarmi anche con le altra dita.
Chiusi gli occhi immersa da una sensazione assolutamente bellissima e tutto questo diventava sempre più pazzesco, quella donna era una grande amante, ci sapeva fare benissimo col sesso e io impazzivo totalmente per quel suo essere stronza e dolce allo stesso tempo, è come se sapesse sempre di cosa io avessi bisogno.
"Sto per venire, sto per venireeee, STO PER VENIRE!" urlavo come una forsennata, finché non mi provocò l'orgasmo tanto invocato, venni in modo esagerato, svuotandomi completamente da tutte quelle mie stupide paure.
Soccombendo davanti alla sua passione maledetta.

*Spazio dell'autrice*
Fatemi sapere le vostre impressione su questo capitolo come dire molto hot. 😏😏😏

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