Era sicuro suo padre non avrebbe alzato le mani su Derek, aveva già dato la sua benedizione a quella relazione, più o meno. Insomma, era vero che l'aveva messo incinta di due gemelli, che l'aveva fatto trasferire a casa sua, non gli aveva messo un anello al dito, ma sembrava ben intenzionato a restargli vicino, quindi sarebbe andato tutto bene.
«Sei certo che possiamo portare Ari?» sentì domandare ancora una volta a Derek.
«Certo che sì, Scott e Isaac mi hanno dato il via libera» lo rassicurò, finendo di abbottonare il cappotto «Mi sento in colpa a lasciarlo loro due sere di seguito».
«Ecco perché ti ama anche lui, così finisci per viziarli» a quelle parole Stiles non poté che arrossire, ogni volta che sentiva Derek affermare o sotto intendere di provare qualcosa nei suoi confronti «A proposito della tua Jeep, che ne dici se la mettiamo nel box e non la guidi più se non per emergenza» buttò lì, riprendendo l'argomento che avevano interrotto per via della doccia e dell'attività fisica più piacevole che avevano svolto sotto all'acqua.
«Perché scusa?» chiese palesemente contrariato.
«Perché non credo sia l'auto più adatta per scarrozzare i gemelli in giro per la città» affermò con semplicità, proponendogli di incominciare a pensare per un auto più comoda.
«Siamo solo all'inizio» iniziò a parlare il più piccolo, portandosi una mano all'altezza dell'addome «É presto per pensare a tutto ciò, manca ancora un bel po' al terzo mese» lo disse cercando d'essere il più distaccato possibile «È vero che le gravidanze maschili sono -» Derek lo interruppe baciandolo in maniera profonda, lasciandolo quasi senza fiato.
«Andiamo, se no facciamo tardi» Stiles non aggiunse più nulla sentendosi leggermente triste e perso nel leggere un certo dolore nello sguardo del compagno «Prendiamo la mia, auto».
Non avevano più toccato l'argomento gravidanza. Ari era comodamente seduto nel bagagliaio della Land Rover, la radio copriva il silenzio, finché non fu la voce di Stiles a farlo per via di una chiamata in entrata.
«Ehi, no. No, mi dispiace ma lo sapevi già come stavano le cose» il tono di voce che stava utilizzando era scocciato «Ripeto, mi dispiace, ma per me è finita da tempo» e con ciò mise giù, sbuffando e guardando fuori dal finestrino.
Derek lo osservava di sottecchi, mentre prestava attenzione alla strada e a seguire le indicazioni del navigatore. Stiles sospirò piano e mormorò piano «Non lavoro quest'anno al ringraziamento, tu?».
«Non credo d'avere riunioni, penso di poter casomai lavorare da casa, perché?» chiese senza mostrare particolare interesse verso la cosa, ma arricciando il naso e affermando che solitamente non lo festeggiava «Ma se vuoi possiamo organizzare qualcosa».
Il figlio dello sceriffo annuì e basta, abbandonandosi di più contro lo schienale del sedile, mancavano una manciata di minuti prima di arrivare alla casa di Scott.
Nessuno dei due parlo, neppure per fermare l'uggiolio di Ari che abbaiò quando sentì il motore spegnersi.Scesero entrambi dall'auto. Derek passi a Stiles la bottiglia di viso italiano che si era fatto portare da Peter durante il suo ultimo viaggio di lavoro nel Dolce Paese e stava conservando per un'occasione come quella. Recuperó Ari e si fermò a baciare il figlio dello sceriffo prima su una guancia poi dopo un piccolo suo sorriso, sulle labbra.
«Scusami» mormorò piano, carezzando la testa del cagnolone che gli aveva urtato apposta la mano «Solitamente non ho sbalzi d'umore così».
«Non dirlo neppure per scherzo. Sei incinta, sul libro che mi ha casualmente fatto trovare Laura sulla scrivania questa mattina c'è scritto che è normale».
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Our FOREVER [COMPLETA da revisionare]
FanfictionWhat!if. [MPREG!] Il karma ha un suo perché. Stiles. Derek. Scott. Isaac. Lidya... I colpi di scena, in questa storia a tematica rosa, sono dietro all'angolo :) #3 in Stiles 6/07/22 #6 in Stiles 20/07/22 #10 in Stiles 05/08/22 #1 in mpreg 30/08/22